Miles Heizer fidanzato con Connor Jessup
Miles Heizer fidanzato: il suo ragazzo gli ha dedicato un post emozionante su Instagram: “Sono in ritardo ma ti amo, sei buono, mi rendi migliore, buon San Valentino+1”. Con queste parole, Connor Jessup ha ufficializzato la sua relazione con l’attore che interpreta Alex Standall in Tredici.
Quando Tredici debutto nella primavera 2017, i fan della serie si erano chiesti: “Brandon Flynn e Miles Heizer stanno insieme?”. Complice fu un cortometraggio nel quale i due si baciavano: la loro presunta relazione fu prontamente smentita dai portavoce di entrambi gli attori.
Giunge con qualche giorno di ritardo rispetto a San Valentino la notizia che Miles Heizer è felicemente fidanzato. Come lui, anche il compagno è un attore di una serie Netflix: si tratta di Connor Jessup, tra i protagonisti di Locke & Key.
Miles Heizer non ha mai commentato pubblicamente le indiscrezioni riguardo alla propria sessualità, né ha mai fatto coming out finora. Giungendo non da lui bensì dal fidanzato Connor Jessup la conferma della sua storia d’amore, tecnicamente questo su Instagram costituirebbe un outing, che si differenzia dal coming out in quanto una rivelazione proveniente da terzi. Tuttavia siamo piuttosto certi che se Miles Heizer non avesse voluto rendere pubblica la relazione, il fidanzato non avrebbe pubblicato questa dedica e avrebbe rispettato la sua volontà.
Nel 2018 Heizer è apparso nel film Tuo, Simon al fianco di Katherine Langford, sua collega anche sul set di Tredici, e Nick Robinson. In arrivo su Disney+ una serie televisiva ambientata nello stesso mondo del romanzo e del film, di cui è una sorta di spin-off.
Connor Jessup è gay: ecco il suo coming out
Risale allo scorso giugno il coming out del venticinquenne che ha preso parte alla seconda stagione di American Crime e attualmente veste i panni di Taylor Kinsey in Locke & Key. Ecco le parole che ha affidato ad un post su Instagram:
Sapevo di essere gay quando avevo tredici anni, ma l’ho nascosto per anni.
continua a leggere dopo la pubblicitàHo ripiegato questa consapevolezza e l’ho fatta scivolare sotto il resto del mio disordine emotivo. Non ne vale la fatica. A nessuno importa comunque. Se posso continuare a renderla sempre più piccolo, sempre più piccolo … La mia vergogna ha preso la forma di una scrollata di spalle, ma è stata una vergogna.
Sono un uomo bianco e cisessuale proveniente una famiglia liberale della classe borghese medio-alta. L’accettazione non è mai stata messa in discussione. Ma ancora, sospeso in tutto questo privilegio, ho esitato. Mi ci sono voluti anni. È un processo ancora in corso. Lo dico ora perché non l’ho detto sufficientemente ad alta voce prima.
Sono stato dichiarato per anni nella mia vita privata, ma mai abbastanza pubblicamente. Ho giocato a quel gioco noioso. Più dolorosamente, ho parlato dei personaggi gay che ho interpretato mantenendo una distanza neutra, quasi antropologica, come se fossero separati da me.
Queste evasioni sono bizzarre e imbarazzanti per me ora, ma al momento erano naturali. La discrezione era predefinita e sembrava benigna. Sarebbe presuntuoso supporre che a qualcuno interessasse, sì? E comunque, perché dovrei dire qualcosa? Che diritto hanno gli estranei di sapere i dettagli intimi della mia vita? Questi e altri sussurri di sottofondo – nuove forme più sottili delle stesse voci di quando avevo tredici, quattordici, quindici anni …
continua a leggere dopo la pubblicitàLa vergogna può diventare pesante e rumorosa, ma può anche tacere; può ripararsi dietro comodità e convenienza. Ma è sempre violento. Per me questa discrezione è diventata senz’aria. Non voglio censurare – consapevolmente o meno – il modo in cui parlo, mi siedo, rido o mi vesto, le storie che racconto, le battute che faccio, i miei punti di riferimento e il mio legamo.
Non voglio essere complice, nemmeno periferico, nell’idea che essere gay sia un problema da risolvere o mettere a tacere. Sono grato di essere gay. La queerness è una soluzione. È una promessa contro cliché, solipsismo e insipidezza; è una testa inclinata e una finestra aperta. Valuto di più ogni giorno le persone, i film, i libri e la musica che mi aprono. Se sei gay, bi, trans, appartenenti al terzo sesso o in discussione, se sei confuso, se stai soffrendo o ti senti solo, se non lo sei o non lo fai: rendi il mondo più sorprendente e sopportabile. A tutti i queer, i devianti, i disadattati e gli amanti della mia vita: vi amo. vi amo. Felice orgoglio!
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