Mina Settembre 2: intervista a Serena Rossi (Mina Settembre)
É al via domenica 2 ottobre 2022 Mina Settembre 2: in questa intervista a Serena Rossi, scopriamo qualche dettaglio in più sulla protagonista da lei interpretata. Alla fine del primo ciclo di episodi ha scoperto l’identità dell’amante misteriosa di suo padre deceduto: la sua amica di infanzia Irene! Gianluca, figlio di quest’ultima, non è quindi uno pseudo-nipote della “zia Mina”. È il suo fratellastro. La protagonista, quindi, è ancora alle prese con la verità che la scombussola…
Trovi il video con l’intervista completa a Serena Rossi (Mina Settembre) all’inizio di questo articolo.
Serena Rossi ha accolto Mina nelle sue nuove “delicatezze” e l’ha amata “forse ancor più di prima”
All’inizio di questa stagione, a seguito di quello che abbiamo riassunto in apertura, troviamo una Mina comprensibilmente scossa. Proprio lei che sostiene tutti, non riesce a dare una seconda possibilità a Irene e chiede sostegno psicologico. A noi ha fatto effetto. Ci chiediamo come possa essere stato per la sua interprete vivere questa evoluzione del personaggio che da “eroina” si è mostrata fragile?
Serena Rossi rivela che “una delle caratteristiche che amo di più di questo personaggio è che è un’eroina imperfetta, piena di fragilità che – in realtà – ha mostrato – anche in modo diverso nella prima stagione. [Sono] fragilità nella prima stagione legate soprattutto al papà, a questa mancanza importante per lei, questa voglia di scoprire l’amante misteriosa.” Detto questo, “sicuramente tutte le cose che le sono accadute hanno avuto una ripercussione molto importante su quella che è la vita di Mina”, continua l’attrice e, aggiungiamo noi, non potrebbe essere altrimenti.
Se al principio della seconda stagione non ha “il coraggio di affrontare tutti questi cambiamenti”, poi, “grazie, invece, al supporto e a un percorso da una psicanalista troverà la forza di affrontare temi importanti come anche il perdono. Quindi io l’ho accolta in queste sue delicatezze e l’ho amata forse ancora più di prima.” Siamo sicuri che noi faremo altrettanto.
Mina Settembre 2 con coraggio affronta temi delicatissimi, partendo dai disturbi del comportamento alimentare
Temi delicatissimi in Mina Settembre 2: in questa intervista a Serena Rossi, ad esempio, menzioniamo quello citato nei primi due episodi. Mina fa riferimento al suo passato e ai suoi problemi legati al disturbo alimentare. Il paradosso è che, ai tempi, la protagonista ha avuto sostegno proprio da Irene. Il fatto che questi discorsi, così come tanti altri che verranno intrapresi nel corso dei dodici episodi della stagione, siano portati “su una Rete come quella che è Rai 1, sulla tv di Stato” non è da poco. “Se riusciamo a innestare una micro-riflessione nel pubblico che ci segue, penso che il nostro dovere l’abbiamo più che fatto”, confessa l’attrice.
Quando darsi dei compiti è anche sinonimo di fuga da qualcosa che fa paura
Mina è sempre mossa dal “io devo fare qualcosa”. Darsi sempre dei compiti è anche un modo per scappare o riempire un vuoto? Pensando alla stagione prima e a Mina Settembre 2, in questa intervista Serena Rossi spiega che “sicuramente Mina si è sempre buttata a capofitto in quella che è la sua professione perché ha proprio una vocazione. In questa seconda stagione – e le amiche che la conoscono molto bene glielo faranno notare – questo suo accanirsi a volte su alcune storie che le capitano, è un modo anche un po’ per fuggire da alcune responsabilità che lei non riesce a prendersi. Quindi a volte sì, fa parte della sua indole quella di essere una donna molto attiva, però in questo caso – secondo me – lo fa anche un po’ per scappare perché ha paura.”
Mina è convinta che la cosa più importante sia piacere a sé stessi, come dice alla giovane Valeria nel secondo episodio della seconda stagione. La protagonista lo afferma con cognizione di causa, ma vale lo stesso per la sua interprete? Anche a Serena Rossi è capitato di onorare questo pensiero: “Mi è successo crescendo. C’è anche da dire che – comunque – facendo un lavoro che ti espone costantemente al giudizio degli altri, il desiderio di piacere a tutti, di non ricevere critiche, un po’ ce l’avevo.”
Ha lavorato su questo. “Ho imparato, però, crescendo ad avere più fiducia in me stessa e questa fiducia non dipende dalle conferme che gli altri mi danno”, continua Serena Rossi che cerca le conferme da sola. “È stato un processo comunque lungo, anche perché sono stata sotto ai riflettori da quando ho sedici anni. […] A quell’età si è anche un pochino più fragili. Quindi, arrivare a dire: ‘Devo piacere soprattutto a me stessa’ è stato un percorso un pochino lungo, ma alla fine ci sono arrivata fortunatamente.”
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