My Home My Destiny 2, perché Gulbin andò via di casa
Negli episodi finali di My Home My Destiny, la soap turca in streaming dal lunedì al venerdì su Mediaset Infinity, ha fatto la sua entrata in scena Gulbin, la sorella perduta di Zeynep: la donna intende vendicarsi di quest’ultima e di sua madre Sakine, ed è in combutta con Ekrem – l’ex marito di Nermin – e l’amante di lui, Meltem. Perché Gulbin andò via di casa vent’anni prima? Questo è un mistero che si dipana nel corso degli episodi, tratteggiando la figura di Gulbin in maniera molto più tragica di una semplice arrivista.
Come racconta a Tarik, il suo amante che ha presentato a Zeynep e Nermin come suo fratello, Gulbin ricorda un episodio doloroso della sua gioventù che la portò, successivamente, ad andarsene dalla casa che condivideva con Sakine. All’età di quindici anni, un giorno Gulbin si recò a lavorare al posto della madre, in quanto quest’ultima era indisposta. Giunta a casa della signora Suzanne, la loro datrice di lavoro, Gulbin inizia subito a occuparsi delle faccende di casa, dopodiché si dedica a stirare gli indumenti. A quel punto arriva il figlio signora Suzanne, di qualche anno più grande di lei. Il giovane sull’asse da stiro i soldi e le dice: “complimenti, sei stata anche più veloce e più brava di tua madre tesoro, vorrei che venissi tu da oggi in avanti”.
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Gulbin lo ignora – lei è lì per lavorare e non intende dare adito alle avance di quel viscido giovane uomo -, ma lui la prende da dietro per immobilizzarla. Gulbin è spaventata ma non ha le forze per fermarlo: riesce a divincolarsi per un attimo, ma lui le prende la mano e la brucia col ferro da stiro. Di quell’incontro Gulbin porta ancora le cicatrici sul suo corpo. Iniziano a lottare, ma quell’uomo è più forte di lei: alla fine Gulbin riesce a buttarlo a terra mettendogli le mani alla gola. Lui inizia a gridare: lasciami andare, e arriva la signora Suzanne, sua madre. Quando vede Gulbin sopra suo figlio, con le mani intorno alla gola, Suzanne le urla cose indicibili. Gulbin scappa e torna a casa sua, disperata e con la mano ustionata.
Si apre la porta di casa e Sakine inveisce contro la figlia: Suzanne l’aveva già chiamata, dicendole solo bugie. Secondo la ricostruzione della signora, Gulbin aveva tentato di sedurre il figlio. Gulbin cerca di spiegare la verità alla madre, ma senza successo. Sakine prende la mano di Gulbin e gliela premette, dicendole: “Non dovrai mai dimenticare questo dolore, figlia. Non dovrai mai mischiarti con le persone ricche: loro ti usano e poi ti gettano via, e tu rimarrai sola”.
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