Netflix, anche in Italia la condivisione dello stesso account solo se sotto lo stesso tetto
A partire da martedì 23 maggio, Netflix ha iniziato a inviare un’email agli abbonati in Italia che condividono l’account Netflix al di fuori del proprio nucleo domestico. La comunicazione in questione si rivolge pertanto a coloro che adoperano la medesima utenza pur non coabitando, cioè accedendo all’account da due localizzazioni differenti.
Come annunciato nei mesi scorsi, la misura con la quale Netflix intende porre rimedio alla lenta risalita degli iscritti è finalmente entrata in vigore in Italia e in moltissimi territori. In diversi Paesi del Sud America questa novità fu testata a inizio anno.
L’account Netflix – si legge sul sito ufficiale del colosso dello streaming – “è destinato a un unico nucleo domestico, ovvero a te e a chi vive con te”. In poche parole, soltanto chi convive e utilizza la piattaforma streaming all’interno della stessa abitazione potrà continuare ad accedere allo stesso account tramite i rispettivi profili e secondo le modalità rese disponibili – a casa, in movimento, in vacanza – dal servizio. Confermata anche l’introduzione di nuove funzionalità come Trasferisci profilo, Acquista un utente extra e Gestisci accessi e dispositivi. Vediamo di che cosa si tratta.
Come fa Netflix a verificare la condivisione del profilo?
Su questo il colosso dello streaming non si è soffermato troppo, nella nota diffusa alla stampa per confermare l’entrata in vigore delle nuove regole circa la condivisione degli account. Secondo una prima indiscrezione sembrava che l’azienda fondata da Reed Hastings avrebbe verificato che i dispositivi attraverso i quali si accede ai profili di una data utenza Netflix – siano essi smartphone, tablet, personal computer o smart TV – accedessero almeno una volta al mese tramite la rete wi-fi dell’abbonato che è il titolare pagante dell’account in questione.
Questa – secondo una portavoce Netflix che ha segnalato la cosa a Tvserial.it – non è tuttavia la fattispecie del nucleo domestico, bensì quella dell’utilizzo che rientra nella categoria “seconda casa o viaggi frequenti nello stesso luogo” nel tema del viaggio/uso in movimento. Netflix adopera informazioni quali indirizzi IP, ID dei dispositivi e attività dell’account per determinare se un dispositivo che ha effettuato l’accesso al tuo account appartenga – o meno – al Nucleo domestico.
Trasferisci profilo
La prima è: trasferisci un profilo. Con quest’opzione Netflix dà la possibilità a coloro che non sono titolari dell’account di spostare il proprio profilo su un nuovo abbonamento a pagamento, così da non perdere le proprie liste, i contenuti già visti e quelli in corso.
Verifica accessi all’account
La seconda riguarda la possibilità di verificare quali dispositivi – e da dove – hanno accesso all’account Netflix. Questa funzione dà al titolare dell’abbonamento più visibilità e controllo su chi può entrare nell’account e, all’occorrenza, procedere al cambiamento della password in caso di accessi sospetti.
Acquista un utente extra
Arriviamo al vero bandolo della questione. Chi vuole continuare a usare l’abbonamento Netflix pur non facendo parte dello stesso nucleo domestico – cioè abitando in due luoghi diversi – potrà decidere di acquistare un’altra utenza extra, associata quindi all’account in questione pur non continuando a vivere sotto lo stesso tetto, al costo aggiuntivo di 4,99€ al mese.
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