Sbarca oggi, mercoledì 6 dicembre, Noi, dopo di noi, su Serially. La piattaforma di video on demand italiana offre serie tv provenienti da tutto il mondo per il pubblico italiano. A questo giro, è la volta di un titolo turco, il primo che va ad arricchire il già variegato catalogo.
Noi, dopo di noi (İlk ve Son) è ambientato in Turchia, in particolar modo a Istanbul. L’arco temporale in cui si svolgono le vicende raccontate va dal 2011 al 2021. In questi dieci anni, la vita offre ben più di una svolta per i protagonisti: è a un matrimonio che, casualmente, Deniz (Özge Özpirinççi) e Barış (Salih Bademci) si incontrano. La scintilla che qualcuno sogna per l’intera esistenza, per loro diventa realtà da giovani: è subito amore, un colpo di fulmine che spalanca le porte a un amore intenso e passionale. La serie, grazie a flashback tortuosi, porta a indagare il passato in contrapposizione con il presente con cui è difficile fare i conti. Rispetto a una cronologia precisa, Noi, dopo di noi predilige una narrazione legata a momenti significativi e alle emozioni.
Ad esempio, in una quieta sera in cui il tempo sembra non scorrere velocemente, ma essere un prezioso alleato per apprezzare la vita, sembra di camminare insieme Deniz e Barış. Lei, presa in spalla dal suo amato, gli confessa il suo amore. Il sorriso di lui vale più di una replica, scontata e intuibile. È quel sentimento totalizzante a essere il motore per quel che viene dopo.
“Deniz è una brava ragazza”, recita il trailer. Essere con la testa a posto non è necessariamente vero a 360°. Pur essendo una brava ragazza, è anche un “po’ matta”. Come si fa a non volerle bene? Il primo a dare una risposta è proprio Barış. Un padre vorrebbe la felicità imperitura per i propri figli. “La amerai per sempre, vero?” sembra essere una domanda retorica, fatta a un uomo innamorato, disposto a impegnarsi per la vita. La rassicurazione che segue (“Non potrei mai smettere di amarla, papà”) non lascia spazio a dubbi. Eppure si insegna anche ai bambini che è più saggio non dire “mai” a vuoto. Mai dire mai!
Anche Deniz chiede al fidanzato di farle una promessa. Nel suo caso, non si tratta solo del giuramento di amore eterno e della fedeltà che ne consegue. Proprio perché Deniz è una brava ragazza ma è anche un po’ matta, teme che possano diventare come le altre coppie. Tanti anni di matrimonio possono portare a una routine consolidata, a un’abitudine che mal si accompagna con il carattere scoppiettante della protagonista. Non è qualcosa che può accettare. La loro storia non evolverà come per tanti consorti, adagiati in una pallida e noiosa comfort zone, vero? “Promettimelo”, chiede la ragazza con slancio. Ancora una volta, Barış è certo di quello che riserva loro il futuro. “Non lo faremo!” è un’esclamazione che non nasconde incertezza né volontà di manipolare nessuno.
Mentre il mare continua a scandire il tempo con il fragore delle onde, i giorni assolati proseguono tra risate e passeggiate, ma… La perfezione non esiste. Nella dinamica dei due si insinua un’ombra. Già nel trailer, le fiamme di un incendio sono simbolicamente il richiamo alla passione da un lato e all’erosione del loro trasporto dall’altro.
Infatti, non è un mistero il fatto che – dal 2011 al 2021 – Deniz e Barış vedano una trasformazione del loro amore. Dall’incipit alla crescita dei due singoli come persone e della loro relazione, fino al tentativo di dare un senso al loro matrimonio. Tutto è destinato a finire? Anche le loro promesse?
Alla regia della storia di questo amore dai confini incerti, troviamo Cem Karci, già al timone di alcune tra le serie tv turche più popolari in Italia come Il sarto. La sceneggiatura, invece, è firmata da Hakan Bonomo che – tra le altre cose – è lo sceneggiatore di una delle migliori serie turche secondo i fan italiani: Cherry Season – Le stagioni del cuore.
Se ami questi due titoli o hai divorato soap come Love Is In The Air, Bitter Sweet – Ingredienti d’amore, Mr. Wrong – Lezioni d’amore fino ad arrivare alla più recente Terra Amara, sei un esperto di dizi turche e non puoi perdere Noi, dopo di noi. Qualora, invece, tu non sia ancora entrato in questo mondo, sappi che questa non è una dizi come quelle menzionate poc’anzi. È unica, contraddistinta da una malinconia realista, che non lascia alle emozioni patinate da commedia romantica prendere il sopravvento senza indurre una riflessione costruttiva.