Nuovi ragazzi, stessi problemi
Dal 7 maggio approda su Amazon Prime Video “Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino” con protagonisti Jana McKinnon e Michelangelo Fortuzzi.
La serie tv in otto episodi è una rivisitazione moderna del libro-verità omonimo pubblicato nel 1979 nel quale i giornalisti dello Stern Kai Hermann e Horst Rieck hanno raccolto le memorie di Christiane F., allora diciassettenne. Due anni dopo il suo esordio nelle librerie tedesche, l’opera letteraria sbarcò al cinema. Del film diretto da Uli Edel, David Bowie cura la colonna sonora, apparendo anche nei panni di sé stesso in un cameo.
Realizzata da Konstantin Television e Amazon Studios con l’italiana Cattleya, “Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino” riporta sugli schermi la storia di sei adolescenti nella capitale tedesca a cavallo tra gli anni Settanta e ottanta e della loro rovinosa caduta nella dipendenza da droghe e prostituzione.
Christiane (Jana McKinnon), Stella (Lena Urzendowsky), Babsi (Lea Drinda), Benno (Michelangelo Fortuzzi) Axel (Jeremias Meyer) e Michi (Bruno Alexander) lottano senza sosta per avverare i loro sogni di felicità e libertà lasciandosi alle spalle genitori, insegnanti e chiunque non li comprenda.
Il loro rifugio sono le notti berlinesi senza limiti o regole per celebrare vita, amore e tentazioni finché non comprendono che questa estasi non solo distruggerà la loro amicizia ma li farà sprofondare in un abisso.
Tra i volti della serie, spicca quello di Michelangelo Fortuzzi, attore italo-tedesco di vent’anni. Vincitore del German Television Prize nel 2019 per la sua interpretazione nella serie “Alles Isy”, Michelangelo è divenuto un idolo dei giovani per aver preso parte a “Druck”, il remake tedesco di “Skam”.
Nella serie, Michelangelo ha interpretato il ruolo di Matteo Florenzi, l’equivalente di Martino Rametta (Federico Cesari) nella versione nostrana. Tvserial.it ha raggiunto Michelangelo via Zoom mentre si trova a Londra per studiare recitazione.
In “Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino”, Michelangelo Fortuzzi interpreta Benno, il personaggio che nel romanzo si chiamava Detlef. Benno è il fidanzato di Christiane (Jana McKinnon): la loro discesa agli inferi della dipendenza costituisce il tema principale degli otto episodi.
Ciascuno dei personaggi lotta con i propri demoni interiori che cerca disperatamente di esorcizzare con il ricorso alle droghe. C’è chi riuscirà ad ottenere la propria catarsi e chi non arriverà alla redenzione: del resto, questa non è una storia da lieto fine.
“Benno è quel tipo di persona che fa il possibile per vedere sempre contenti i suoi amici” racconta Michelangelo, il quale sostiene di notare alcune somiglianze con il suo personaggio: “Come lui, anche io vivo un po’ con la testa tra le nuvole”.
Interpretare Benno è stata una sfida. “Mi piace cimentarmi in ruoli sempre diversi, altrimenti si rischia di ritrovarsi a fare la stessa cosa” dice Michelangelo Fortuzzi. Nel caso di questo personaggio, l’attore confessa: “La cosa più difficile? Arrivare ad un punto così buio, prima di realizzare cosa si ha smarrito”.
Prima di essere scritturato nella serie, Michelangelo non aveva mai letto il libro di Christiane F. “Vivendo a Berlino, dove quella della droga è una realtà che vedi per le strade e sui mezzi pubblici, era una storia che mi intimoriva,” sostiene l’attore, che si domanda: “Chi entra in quel mondo, riesce poi a scapparne?”.
Nonostante siano passati più di quarant’anni da quando le vicende di Christiane e dei suoi amici abbiano sconvolto intere generazioni, secondo Michelangelo Fortuzzi il tema è ancora molto attuale. “Forse il problema si è spostato in un’altra direzione, ma resta lo stesso ancora oggi” dichiara l’attore. Cosa possono trarre i giovani dalla visione di questa serie? “Che bisogna prendere la propria vita in mano e scegliere di non farsi male da solo”, aggiunge Michelangelo.
Figlio e fratello d’arte (il padre e il fratello sono regista e attore), Michelangelo ricorda con affetto le estati passate a Tarquinia, in provincia di Viterbo, dove abita la nonna. “Parlo sempre in italiano con mio padre,” racconta l’attore, che spiega: “Ho paura di dimenticarlo”.
Vorrebbe recitare in una serie tv italiana, un giorno? “Se l’opportunità si presenterà e il progetto è quello giusto, mi piacerebbe molto” conclude Michelangelo.
In apertura di post il video integrale con il racconto di Michelangelo Fortuzzi riguardo all’esperienza di Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino, disponibile dal 7 maggio in streaming su Amazon Prime Video.
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