Noi: intervista a Dario Aita, Claudia Marsicano e Livio Kone (Claudio, Caterina e Daniele)
Arriva il remake italiano di This Is Us: Noi. In questa intervista a Dario Aita, Claudia Marsicano e Livio Kone (Claudio, Caterina e Daniele), scopriamo in che modo questi tre personaggi cercano la propria strada verso la felicità. Sono figli di una coppia affiatata, Pietro e Rebecca – interpretati da Lino Guanciale e Aurora Ruffino) che, non senza difficoltà affronta una delle più grandi sfide della vita: essere genitori. Nel loro caso in modo ancora più impattante del “normale”: con tre figli gemelli… Ormai i tre sono diventati adulti, ma la serie racconta le varie fasi della loro crescita e è una continua scoperta.
Trovi il video con l’intervista completa a Dario Aita, Claudia Marsicano e Livio Kone (Claudio, Caterina e Daniele) all’inizio di questo articolo.
Dario Aita come Claudio: la sua lotta contro i pregiudizi
Tra i tre gemelli della famiglia Peirò, Claudio è quello che soffre di più. Pensa di ricevere meno attenzioni dai propri genitori. Per questo si è ripromesso, negli anni, di brillare. Trova il successo nello show di cui è il protagonista: veste i panni del Maestro Rocco e è amato da tante telespettatrici. Questo traguardo non gli basta quando si rende conto che – per avere quel genere di riscontro – deve accettare una sfilza di pregiudizi. Guardando oltre Noi, in questa intervista a Dario Aita (che interpreta Claudio), gli chiediamo quale sia il pregiudizio contro cui combatte nella vita reale.
L’atmosfera che si respira è di spensieratezza nell’interazione dell’attore con i colleghi. Infatti di primo acchito la risposta abbraccia l’ironia. “Il maggior pregiudizio che tendo a combattere riguarda la mia bellezza! Sono troppo bello e quindi la gente… No, non è vero”, comincia l’attore. In realtà è una questione che non si è mai posto, ma poi ci racconta quella che è la sua esperienza in campo lavorativo.
“Per tanto tempo c’è stata una grande separazione tra il mondo della televisione e il mondo del cinema”: introduce così l’argomento della distinzione tra “la cattiva maestra” e l’insuperabile grande schermo. Dal punto di vista professionale “c’è una stranissima leggenda metropolitana che vuole che se fai tanta televisione, poi il cinema non ti amerà tantissimo. Non so quanto di vero ci sia in questa credenza popolare.”
Dario Aita sfata il mito. “Ultimamente mi è capitato di sperimentare il contrario. Io ho fatto tantissima televisione, ma ho incontrato anche del bellissimo cinema e delle bellissime persone che facevano cinema che mi hanno accolto in quell’altro linguaggio.” A proposito di apparenze e di miti, passiamo la palla a Claudia Marsicano che interpreta Caterina.
Claudia Marsicano e la grande responsabilità sul tema del cibo, visto con gli occhi di Cate
Partiamo dal nodo fondamentale per il personaggio di Cate in Noi in questa intervista a Claudia Marsicano. A dispetto di tutti i suoi sogni, a 34 anni Cate pensa di aver fallito e di essersi “mangiata la sua vita”: per la sua storyline il cibo è un nemico. Come l’attrice ha approcciato questo tema così delicato e cosa spera di trasmettere?
La sua serenità ci spiazza piacevolmente perché, come racconta lei stessa, “ogni volta che rispondo a questo genere di domande la gente rimane sempre un po’ delusa perché si aspetta chissà quale percorso di rinascita che ho dovuto affrontare nella mia esistenza. Invece, ho sempre avuto un rapporto molto di pace, d’amore con il mio corpo”. Ciò non toglie che senta fortemente “la responsabilità rispetto alle persone che, invece, vivono un dramma” su questo tema.
Basti pensare a Caterina Peirò e alla sua costante battaglia con il cibo. Posto che sia piuttosto evidente che con esso il personaggio abbia un problema, l’attrice rovescia la prospettiva. “È il modo che lei usa per creare uno scudo verso l’esterno perché è una cosa che riconosce. Quindi è meglio crogiolarsi in quella convinzione che il suo corpo è il suo unico problema che guardarsi dentro e capire che, in realtà, c’è dell’altro.”
Così il fulcro di questa linea narrativa è inondato di una nuova luce. In un certo senso “è una scusa per Cate”, che “la blocca sotto tutti i punti di vista”. Anche se questo è “il suo dramma fin da ragazzina”, esiste un’altra possibilità. “In realtà probabilmente Cate ha un problema – come tante persone hanno – con la madre – banalmente! – però è difficile dirselo.”
Guardarsi dentro è una prerogativa di tutti i personaggi di Noi: questa intervista prosegue con Livio Kone.
La diversità come ricchezza nella famiglia Peirò e nella vita: parla Livio Kone
Anche se Pietro e Rebecca trattano Daniele come gli altri due figli, lui cerca il proprio spazio all’interno della famiglia. La diversità è ricchezza, sempre: la presenza di Cosimo (poi Daniele) arricchisce la famiglia Peirò. Pensando a Noi, in questa intervista Livio Kone è d’accordo: “questa diversità che c’è all’interno della famiglia arricchisce la famiglia stessa.”
Per chiarire il punto racconta una scena in cui a Daniele “viene un’irritazione alla cute dietro perché – essendo anche nero – va trattato in maniera diversa. Anche i capelli vanno trattati in maniera diversa”, per fare un esempio.
In questo caso, la parità di trattamento fa “un danno”, ma di base è frutto dell’amore incondizionato di Pietro e Rebecca nei confronti di tutti e tre i loro figli, gemelli unitissimi come da un vero e proprio cordone ombelicale.
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