Non ci resta che il crimine – La serie catapulta Moreno (Marco Giallini), Giuseppe (Gian Marco Tognazzi) e Claudio (Giampaolo Morelli) nella Roma del 1970, dove il trio di protagonisti cambierà inavvertitamente il corso della storia spalancando le porte a un’eversione fascista che ha preso piede nel presente.
Giuseppe (Tognazzi) è un commercialista insoddisfatto e romanista accanito. Lui rappresenta po’ il “cuore” del trio, uno che non si è mai tirato indietro davanti alle sfide che le varie epoche gli hanno messo di fronte. Questa volta però la sfida riguarda lui stesso: dopo aver scoperto di essere stato adottato, decide di tornare nel 1970 per incontrare sua madre e scoprire il motivo di quell’abbandono. Infiltrandosi tra la variegata umanità dell’epoca, tra fricchettoni e estremisti di sinistra, l’incontro con Linda (Grace Eleanor Ambrose, vista recentemente ne Il Paradiso delle Signore – Daily) e il piccolo Govinda (cioè sé stesso) riempirà la sua vita portandolo a diventare un vero eroe pronto a tutto pur di proteggere la famiglia che ha appena scoperto di avere.
Per Tognazzi la serie di Non ci resta che il crimine, con la storyline del Golpe Borghese, rappresenta un corso e ricorso della storia. Nel 1973 il padre Ugo recitò, nei panni dell’Onorevole Giuseppe Tritoni, nel film “Vogliamo i colonnelli” di Mario Monicelli, una commedia che racconta un maldestro colpo di Stato in Italia e che allude apertamente alla vicenda Borghese.
Claudio (Morelli) – insegnante precario con velleità artistiche continuamente frustrate – sembra finalmente aver trovato la quadra: promesso sposo di una ereditiera del mondo editoriale, ha appena pubblicato un libro col quale spera (inutilmente) di scalare le classifiche. Quando si ritrova nel 1970, Claudio si illude di aver trovato il suo posto nel mondo, al tavolo con Moravia e Flaiano. Ma quando si accorge di essere soltanto uno zimbello per quel mondo intellettuale che tanto ha sognato di raggiungere, la sua frustrazione monta. Sarà per questo che, da infiltrato nella destra eversiva, inizia a prenderci gusto e a esplorare un lato oscuro che, fino a questo momento, si era soltanto intravisto.
In apertura di post trovate la video-intervista completa a Gian Marco Tognazzi e Giampaolo Morelli, mentre qui trovate quelle a Massimiliano Bruno e Alessio Maria Federici, a Marco Giallini e quella a Maurizio Lastrico e Liliana Fiorelli. Non ci resta che il crimine – La serie è su Sky e Now dall’1 dicembre.
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