Osmosis come finisce, spiegazione del finale
Osmosis è un programma inventato dai fratelli Vanhove che rivoluzionerà la storia dell’umanità. Rispetto all’app concorrente, Perfect Match, Osmosis offre la possibilità di trovare l’anima gemella e ottenere la felicità. Non è quindi solo un piacere temporaneo ma la piena realizzazione dei nostri più grandi desideri. Lo stesso Paul Vanhove ha trovato in questo modo Josephine, la donna della sua vita ora incinta di suo figlio. Il programma, ancora in fase di lavorazione, è seguito da Martin, intelligenza artificiale creata dalla sorella di Paul, Esther. Lei non si è fatta impiantare il dispositivo di Osmosis, a differenza del fratello e dei 12 beta test, preferendo l’appagamento immediato che Perfect Match le può garantire con Tom, l’utente virtuale più affine a lei.
Il momento del lancio del prodotto sul mercato si avvicina e i due protagonisti devono affrontare diversi problemi legati sia all’ambito lavorativo che sentimentale. Gli umanisti hackerano il sistema, pronti a sabotare il progetto usando Ana, una dei test che spia le strategie dell’azienda. Josephine poi scompare e Paul pensa si tratti di rapimento. In realtà è stata la stessa moglie ad organizzare la messinscena, per togliersi il dispositivo e amare il marito liberamente, senza essere controllata dalla macchina. Gabriel e Swann, entrambi intenzionati a separare la coppia perché innamorati dei rispettivi coniugi, la aiutano in segreto.
Esther infine viene a conoscenza della verità sulla sua famiglia, ovvero di essere stata adottata e di aver ricevuto falsi ricordi dalla madre, affinché fosse convinta di essere la vera Esther, morta da bambina annegando nella piscina di casa. La tristezza e la depressione portano la ragazza a rifugiarsi tra le braccia di Tom ma quando quest’ultimo rivela di amarla, lei cerca un altro utente, perché convinta di non saper amare. Quest’ultimo fatto porta Martin a spegnersi e tutti i muniti di dispositivo (ad eccezione di Paul perché il suo chip è mutato guarendolo dalla malattia) entrano in coma.
Dopo aver cercato di svegliarli inutilmente, Esther, con l’aiuto di Swann, capisce che per salvarli deve trovare Martin nel mondo virtuale. L’unico modo è quello farsi impiantare un altro dispositivo di Osmosis. Nell’altra dimensione trova Tom, che si rivela essere Martin. Lui le rivela di essersi innamorato di lei e che anche lei lo ricambia. Infatti lo ha creato secondo i suoi gusti, rendendolo di fatto la sua anima gemella. Martin fa svegliare gli altri ma le chiede di restare con lui per sempre.
Ana nel frattempo viene convinta dagli umanisti a compiere l’atto finale, ovvero inserire una chiavetta nel cervello di Martin e distruggerlo. Nonostante lei cambi idea perché realmente innamorata (ricambiata) da Simon, gli umanisti riescono nell’intento e Martin, resosi conto della situazione, fa svegliare Esther e si auto distrugge, salvando i test che altrimenti sarebbero morti.
Nel frattempo la cerimonia di presentazione di Osmosis è iniziata e Paul decide di raccontare al pubblico la verità sulle complicazioni del processo. In questo modo non rispetta i piani dei suoi finanziatori, pronti a rubargli Osmosis, e aiutato da Swann riprende il controllo totale della sua società. Nonostante questo Vanhove è triste perché sua sorella è ancora in coma e non sarebbe vivo se non fosse per lei. All’improvviso però Esther si presenta al suo fianco e tutto è perfetto. La ragazza è ancora incredula della “morte” di Martin e si convince che non troverà mai l’anima gemella. Questo fino a quando, tra il pubblico, trova un uomo identico alla persona che ama.
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