Paddington in Perù, il terzo capitolo della saga dell’amato orso
L’orso più amato del cinema- ora con il passaporto del Regno Unito – sta per tornare nella terza avventura della fortunata saga con Paddington in Perù, il film dal 20 febbraio al cinema. Sony Pictures Italia porta sul grande schermo la magia dell’orso con cappello rosso, giacca blu, amante della marmellata che riparte da quel di Londra questa volta in cerca della sua cara zia Lucy che sembra essere scomparsa in Perù nel ricovero per orsi anziani.
Un film inevitabile dato che la serie è amata da tutti, grandi e piccini. Questo terzo capitolo si sposta più verso l’avventura, con tutta la famiglia Brown in un viaggio in Perù. Ognuno con le sue motivazioni personali affronteranno un’esperienza di gruppo, individuale per crescere come persone e famiglia.
Quando Paddington scopre che l’amata zia Lucy è scomparsa dalla Casa degli Orsi in pensione, lui e la famiglia Brown si dirigono verso le terre selvagge del Perù per cercarla, con l’unico indizio del luogo in cui si trova segnato su una mappa misteriosa. Deciso a risolvere il mistero, Paddington si imbarca in un’emozionante ricerca attraverso le foreste pluviali dell’Amazzonia per ritrovare sua zia. Nel farlo potrebbe anche scoprire uno dei tesori più leggendari del mondo: El Dorado, incredibilmente legato alle sue vere origini.
![Paddington In Paddington I Perù Credits Sony](https://www.tvserial.it/wp-content/uploads/2025/02/paddingont-in-paddington-i-peru-credits-sony.jpeg)
Un viaggio per ritrovare i legami famigliari
Il terzo film della serie è ancora una volta basato sugli amati libri per bambini di Michael Bond. Francesco Mandelli torna a dare la voce a Paddington. Sebbene nessuno dei personaggi subisca gravi danni, ci sono momenti veramente pericolosi. Il richiamo è ai film d’avventura per famiglie, con villain goffi e scene esilaranti. Certo a volte la sospensione dell’incredulità è eccessiva, ma il film Paddington in Perù rimane un film divertente che ti fa sorridere e spensierare. Questo è il film più per famiglie dell’intera saga. Perché questo viaggio non farà altro che rafforzare il legame tra i Brown che da anni vivono sotto lo stesso tesso, ma ognuno è sempre più individualista. Una situazione in cui molte famiglie si posso identificare.
Paddington stesso, in cerca della sua zia dispersa, ritroverà un legame con la sua terra d’origine che in realtà non farà altro che rafforzare i rapporti con le persone che lo hanno cresciuto, amato, accolto a Londra. Ora ha anche un passaporto ed è ufficialmente un cittadino britannico. “L’intero tema del personaggio di Michael Bond e delle sue storie è che si tratta di un giovane orso sfollato in un ambiente sconosciuto. È quindi molto bello prendere quell’orso che è stato sfollato una volta, rimetterlo nel suo ambiente precedente e spostare i Brown”. Dice Hugh Bonneville che torna ad interpretare il Signor Brown.
Messaggi chiari e semplicità, ma meno profondità
La famiglia Brown affronta minaccia e pericolo: sono messi sotto tiro, inseguiti, legati e colpiti alla testa. Fanno un viaggio in sul Rio delle Amazzone, una barca si capovolge, si schiantano con un aereo e ci sono apparizioni di fantasmi del passato. Ma c’è qualcosa di meno profondo rispetto ai due film precedenti. Paddington rimane di buon cuore e sono sempre divertenti le sue gag. Mostra coraggio e perseveranza nella sua ricerca con la famiglia Brown. Lungo la strada, incontrano personaggi come il capitano del battello fluviale Hunter Cabot (Antonio Banderas, Babygirl), un po’ un Gatto con gli Stivali in carne ed ossa con un passato legato alle ossessioni famigliari per l’oro. Anche lui in cerca della sua redenzione famigliare con sua figlia.
![antonio banderas in paddington in perù credits sony](https://www.tvserial.it/wp-content/uploads/2025/02/antonio-banderas-in-paddington-in-peru-credits-sony.jpeg)
La Reverenda Madre (Olivia Colman, Landscapers), le cui intenzioni potrebbero non essere così nobili come sembrano. Anche se i bambini possono apprezzare il cambio di scenario, riportare Paddington nel suo habitat naturale significa che questa volta c’è un po’ meno umorismo farsesco. Ma i messaggi sono comunque chiari sul non rinunciare mai a chi ami e sull’idea che correre rischi e abbracciare l’avventura a volte può dare i suoi frutti. Certo con una sospensione dell’incredulità degna di un film per famiglie. Dougal Wilson, che prende le redini alla regia dopo il maestro Paul King (Wonka), utilizza anche qualche espediente tecnico confortevole e famigliare. Come le citazioni a Indiana Jones nel viaggio in aereo o alla palla di roccia gigante come se fossimo in Crash Bandicoot, oppure qualche inquadratura alla Wes Anderson.
É anche vero che questo è il più classico dei terzi film di una saga (vedi Kung Fu Panda). La scoperta delle origini, della famiglia originaria del protagonista. Per non ripetersi è d’obbligo un viaggio esotico di questo tipo. Poi le immagini del Perù sono mozzafiato per una terra da esplorare, magica e incantevole. Tra la magia della foresta amazzonica, le maestose Ande e il misterioso Machupicchu. Consiglio per la visione: panino con marmellate di arance.
PROMPERÚ
Il film Paddington in Perù, girato anche con il supporto di Film In Perù – l’iniziativa di PROMPERÚ dedicata alla promozione del Paese come destinazione cinematografica – offre uno scorcio su alcuni dei più spettacolari panorami della destinazione.
l film celebra anche il fascino della capitale, Lima, con le sue strade ricche di storia del Centro Storico, patrimonio mondiale dell’UNESCO, impreziosite da un’architettura coloniale unica e da vivaci mercati. Non manca il suggestivo lungomare del celebre quartiere Miraflores di Lima, la capitale peruviana, da cui si possono ammirare tramonti e panorami spettacolari sull’Oceano Pacifico, cornice perfetta per le avventure di Paddington.
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