Per Elisa – Il caso Claps: intervista a Gianmarco Saurino (Gildo Claps)
Dal 24 ottobre 2023 debutta in tv la serie basata sui fatti di cronaca che hanno sconvolto l’Italia: Per Elisa – Il caso Claps. In questa intervista a Gianmarco Saurino, scopriamo di più su Gildo Claps, il fratello maggiore della giovane scomparsa. Al momento della sparizione della sorella ha solo 24 anni…
Trovi il video con l’intervista completa a Gianmarco Saurino (Gildo Claps) all’inizio di questo articolo.
Gianmarco Saurino porta in Per Elisa – Il caso Claps la sua visione di Gildo Claps
In Per Elisa – Il caso Claps – come accennato e ripercorso in questa intervista – Gianmarco Saurino interpreta Gildo Claps. Non c’è stato un vero e proprio aiuto grazie alla consulenza della famiglia Claps nell’abbracciare questo ruolo così delicato e tragico allo stesso tempo. “In verità non l’ho chiesto”, spiega l’attore. Poi specifica: “Nel senso che la famiglia Claps – nello specifico Gildo Claps – ha aiutato i nostri sceneggiatori a tirare fuori una sceneggiatura che fosse – innanzitutto – adiacente alla verità, che fosse più credibile possibile; però – una volta arrivati a Potenza e durante lo shooting – Gildo è passato sul set ogni tanto. L’ultima delle mie intenzioni era quella di pensare che che lui pensasse io lo stavo studiando, in qualche modo.”
In Per Elisa – Il caso Claps – spiega in questa intervista – Gianmarco Saurino “quello che noi andiamo a vedere è assolutamente la mia visione di Gildo Claps, ovviamente all’interno di alcune circostanze specifiche e date, che sono quelle dell’avvenimento storico.”
L’amicizia tra Gianmarco Saurino e Gildo Claps nella vita reale
Tra Gianmarco Saurino e Gildo Claps è nata una bellissima amicizia. “Ci siamo interrogati su quanto era possibile che certe mie scelte fossero adiacenti alle sue, quanto certe mie scelte di recitazione fossero – poi – uguali al modo in cui lui si esprimeva in certe situazioni. Insomma, è bello vedere come le cose – poi – si sono unite comunque.”
Per quanto riguarda il contributo della famiglia Claps è da lui definita come una “sorveglianza d’amore”.
Gildo non crederà più nella Giustizia
Parlando di Per Elisa – Il caso Claps – in questa intervista – Gianmarco Saurino cita le scelte che Gildo fa. In che modo il suo carattere, la sua propensione per la ricerca della verità, l’amore per la legge, per la giustizia guidano quello che lui farà dopo la scomparsa di Elisa? Proprio “l’amore per la legge, ad esempio, è una cosa che dentro di lui si rompe, per certi aspetti. Lui era un quasi-laureato in Giurisprudenza. Il malaffare che circonda tutta questa vicenda lo porterà non tanto più a credere nello Stato e nella giustizia. Si laureerà comunque, perché Filomena glielo chiede come un regalo personale perché aveva il sogno di avere un figlio laureato. Quindi lo farà, ma non eserciterà mai e non sarà mai un avvocato. Non farà mai l’esame di Stato perché non crederà più nella giustizia ed è abbastanza concepibile rispetto a quello che gli è successo”.
La differenza tra il dolore di un lutto e quello di una sparizione
Non dobbiamo perdere di vista la cornice. Gildo è un ragazzo di 24 anni di una famiglia normalissima, “che a un certo punto perde una sorella. La sottolineatura va proprio sul ‘perde la sorella’” – secondo Gianmarco Saurino – “perché il dolore di una scomparsa, di una sparizione è veramente tanto diverso rispetto al dolore di un lutto canonico. Un lutto canonico ha delle fasi di elaborazione più o meno acclarate.”
Invece, “la sparizione di un parente così vicino è un dolore inimmaginabile”. Il “non sapere, unito alla speranza, unito alla paura di sapere, crea dentro di te una distruzione totale per la quale un ragazzo di 24 anni reagisce – magari – come ha reagito Gildo. Prende e combatte contro tutto e tutti, contro i mulini a vento. Mamma Filomena lo fa allo stesso modo. Papà Antonio si spegne. A me è una cosa che commuove. Ha la stessa dignità – insomma – della forza che ci hanno messo Gildo, Luciano, Filomena.”
L’addio alla spensieratezza della giovinezza
Nella prima scena della prima puntata vediamo Gildo e Elisa su un motorino con in sottofondo una canzone degli 883 – Hanno ucciso l’Uomo Ragno – che è in netta contrapposizione con tutto quello che verrà dopo: il dolore, l’ansia della sparizione. È l’emblema del furto della loro spensieratezza. È la rottura di un percorso.
“A Elisa è stata tolta la vita e non c’è grande discussione su questo. Poi che suo fratello Gildo o Luciano e mamma Filomena abbiano deciso di dedicare la loro vita a questo è una conseguenza più o meno naturale. A Elisa è stata tolta la vita, è stata tolta la speranza, è stata tolta l’adolescenza nel bel mezzo dei sogni. Chi ha la possibilità di leggere i suoi diari e i suoi quaderni troverà una ragazza illuminata e stupenda per essere una ragazza degli anni Novanta”, aggiunge l’attore.
I sensi di colpa di Gildo Claps
Già nella prima puntata vediamo un legame molto forte tra Gildo e Elisa, tant’è che Gildo è l’ultima persona di famiglia che lei vede prima di uscire e di andare incontro a quello che le capita. Viene spontaneo chiedersi se lui abbia dei sensi di colpa per quanto accaduto. Gianmarco Saurino conferma: “L’unica cosa che ho chiesto a Gildo – la prima sera che ci siamo conosciuti – è stata se gli fosse mai passato il senso di colpa, che io immaginavo lui avesse. Lui mi disse: “Guarda, quella volta lì, a Montegiordano” – che è la prima scena del film, sulla spiaggia – quando Danilo arriva accanto ad Elisa e non succede niente. Gildo dice: “Io avrei dovuto capire. Quella volta lì se io avessi capito e fossi stato brusco nei confronti di uno che si avvicina a mia sorella, forse lui non ci avrebbe mai più provato”. Quella cosa lì è dura da mandare giù. È tanto dura”, conclude.
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