Qualcuno Deve Morire 2: la saga famigliare ideata da Manolo Caro continua su Netflix?
Ha esordito venerdì 16 ottobre su Netflix la serie Alguien Tiene Que Morir. Si tratta della seconda collaborazione tra Manolo Caro, regista e autore messicano, e la piattaforma streaming di Reed Hastings. Caro ha firmato anche La Casa de las Flores, tra i maggiori successi di Netflix in Messico grazie anche alla partecipazione di Verónica Castro nel corso della prima stagione.
Dopo la conclusione de La Casa de las Flores, avvenuta lo scorso aprile, Manolo Caro torna su Netflix con Qualcuno Deve Morire. Si tratta di un dramma ambientato nella Spagna franchista degli anni Cinquanta. Il giovane Gabino (Alejandro Speitzer, già visto in Oscuro Desiderio) fa ritorno a casa dopo alcuni anni passati in Messico.
Con lui viaggia anche l’amico Lázaro (Isaac Hernández), che ha conosciuto durante la sua permanenza in Messico: la sua presenza desterà alcune perplessità nei genitori di Gabino, Mina (Cecilia Suárez) e Gregorio (Ernesto Alterio), e anche nella nonna Amparo (Carmen Maura).
Il rientro di Gabino destabilizzerà i precari equilibri che tengono uniti la famiglia di Gabino. I genitori di quest’ultimo, insospettiti dalla presenza di Lázaro, annunciano di avergli organizzato un matrimonio combinato con Cayetana (Ester Expósito, Carla di Élite), la sorella di un caro amico di Gabino, Alonso (Carlos Cuevas). Osserva tutto ma non commenta la domestica (Mariola Fuentes), custode degli innumerevoli segreti di quella famiglia.
Chi ha concluso la visione dei tre episodi si starà chiedendo: Qualcuno Deve Morire 2 si farà? Sembra proprio di no.
Nell’annunciare il progetto, Netflix e l’ideatore Manolo Caro hanno specificato che Alguien Tiene Que Morir è stata congegnata sin dal principio come miniserie, e come tale è da considerarsi conclusa nell’arco delle tre puntate che la compongono.
Sebbene esistano precedenti illustri di miniserie che hanno avuto un seguito a fronte dell’enorme successo ottenuto, da Big Little Lies a Tredici, Qualcuno Deve Morire rimarrà un progetto auto-conclusivo salvo ripensamenti da parte di Netflix.
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