Purché finisce bene – Questione di stoffa: intervista a Pierpaolo Spollon (Matteo)
Arriva un nuovo film tv legato alla saga Purché finisca bene, e questa volta a interpretarlo è il celebre Pierpaolo Spollon. Nel dettaglio, lui è il protagonista di Questione di stoffa – in onda il 3 novembre 2024 in prima visione su Rai 1 – che noi di TVSerial.it abbiamo avuto il piacere di intervistare per conoscere il suo personaggio e approfondire insieme i suoi prossimi progetti.
Trovi il video con l’intervista completa a Pierpaolo Spollon (Matteo) all’inizio di questo articolo.
Pierpaolo Spollon non tanto diverso da Matteo, il suo personaggio in “Questione di stoffa”
In una recente intervista, Pierpaolo Spollon ci ha aperto le porte del suo mondo interiore e professionale, raccontandoci del suo ultimo progetto con Rai Fiction e Pepito Produzioni, il film tv Questione di Stoffa. Nel film, Pierpaolo interpreta Matteo, un personaggio dalla natura introversa e sognatrice che trova nel disegno un potente mezzo di espressione.
“La storia di Matteo è la storia di un ragazzo che cerca di autodeterminarsi, che sicuramente nasce introverso, ma introverso in senso rispettoso nei confronti della famiglia”.
Spollon ammette di aver condiviso con il personaggio la sua natura un po’ timida, rivelando come anche lui abbia dovuto scoprire e utilizzare altri linguaggi per esprimersi pienamente, in particolare quello della recitazione. Questo percorso lo ha portato a trasformare la sua timidezza in una forza, permettendogli di connettersi con il pubblico in modi sempre più profondi e significativi.
“Ma il Pierpaolo introverso era talmente introverso” – spiega l’attore – “che ha dovuto trovare dei meccanismi per salvarsi, e è strano però spesso succede così nella vita. Adesso io, se mi togli le persone, gli amici, sono finito”.
Questione di stoffa non è solo una narrazione sulla ricerca della propria voce artistica, ma anche un’esplorazione del coraggio di affrontare e accettare il diverso. Attraverso il rapporto con Rani, interpretata da Beatrice Sandri, Matteo impara a superare i pregiudizi e ad aprire il proprio mondo a nuove prospettive e culture.
“In realtà autodeterminazione e aprirsi al diverso vanno di pari passo, nel senso che è sempre il diverso che ti fa scoprire qualcosa che non sapevi e mettere in discussione quello che pensi di sapere”.
Riflettendo poi sulla propria esperienza, Spollon sottolinea l’importanza di accettare il fallimento come parte del processo creativo e di vita.
“Riconoscere il fallimento come una parte assolutamente normale della propria vita. Quindi liberarsi da questa idea, da questo giudizio, perché è un giudizio personale soprattutto, o un giudizio che si pensa alla gente dia a noi, è forse il modo migliore per poi – quasi – non fallire più, ecco.”
Con umiltà e saggezza, l’attore invita quindi chiunque si trovi a lottare con la timidezza o il dubbio a riconoscere e abbracciare queste sfide come opportunità per crescere e evolversi.
Guardando poi al futuro, Pierpaolo è elettrizzato e al tempo stesso terrorizzato dai suoi prossimi impegni, che includono la sua prima serie da protagonista e la continuazione del suo impegno nel teatro con numerose date già pianificate.
“Avrò la mia prima serie da protagonista. E sono un po’ elettrizzato, il 90% terrorizzato”.
Con le sue parole, Pierpaolo Spollon non solo anticipa un appassionante progetto televisivo ma offre anche una finestra sulla sua filosofia di vita e carriera, marcata da una costante ricerca di autenticità e di connessione umana.
Questione di stoffa promette quindi di essere un’opera che, al di là dell’intrattenimento, invita alla riflessione sulle proprie scelte e sull’importanza dell’accettazione di sé e degli altri.
Lascia un commento