Questo mondo non mi renderà cattivo, il significato
Qual è il significato di Questo mondo non mi renderà cattivo? Ha esordito venerdì 9 giugno la seconda serie tv di ZeroCalcare prodotta da Movimenti per Netflix.
Quando Cesare, un vecchio amico di Zerocalcare, torna nel quartiere dopo diversi anni di assenza passati in comunità, l’uomo fatica a riconoscere il mondo in cui è cresciuto. Zero vorrebbe fare qualcosa per lui ma si rende conto di non essere in grado di aiutarlo a sentirsi di nuovo a casa e a fare la scelta giusta per trovare il suo posto nel mondo.
Un gruppo di richiedenti asilo viene trasferito nel centro di accoglienza del quartiere di Zero, scatenando le proteste dei nazisti. Nazisti che, sorprendentemente, diventano gli unici punti di riferimento di Cesare al ritorno nel suo quartiere. Zero deve quindi rivedere il suo concetto di “giusto” e “sbagliato” quando si rende conto che persino le persone più vicine a lui – come Sara – gli rimproverano che il suo idealismo ha talvolta poca attinenza col mondo spietato che abitano.
Il titolo stesso della serie trae ispirazione dal brano del cantautore romano Path Questo mondo non mi renderà cattivo che si trova nell’album Hombre Lobo Sessions uscito nel 2017.
Questo mondo non mi renderà cattivo racconta la difficoltà di rimanere se stessi in mezzo alle contraddizioni della vita e rappresenta una sorta di mantra, una frase che sembra aleggiare su tutte le decisioni che i protagonisti si trovano a dover prendere nel corso della storia quasi per auto-convincersi, nei momenti più difficili, quelli in cui diventa più forte il rischio di fare scelte sbagliate e rinnegare i propri ideali pur di togliersi dai guai.
Nel corso della conferenza stampa di presentazione della serie, Michele Rech ha raccontato che la storia di QMNMRC nasce prima di Strappare lungo i bordi: “ho voluto misurarmi con qualcosa di più lontano dalle mie corde”, ha detto il fumettista romano riferendosi soprattutto al formato della nuova serie. Rispetto alla precedente, infatti, QMNMRC è composta da sei episodi di mezzora, anziché quindici minuti l’uno.
“Il titolo nasce da una canzone”, ha aggiunto Rech, che ha fatto una premessa: “[il titolo] non è da intendersi a me prima persona singolare. In realtà sono tanti i personaggi che – nel corso di questa serie – vengono messo alla prova dal mondo con prove ben più dolorose e impegnative rispetto a quelle che devo affrontare io che sono un privilegiato in quel gruppo di protagonisti”.
La storia vera dietro al titolo Questo mondo non mi renderà cattivo
È una storia vera, quella di QMNMRC? Sì e no. Michele Rech conferma che per il racconto ha tratto spunto da aneddoti e vicende che sono realmente accadute a lui o a suoi conoscenti, ma quelli che vediamo rappresentati nella serie non sono esattamente persone esistenti. “Cesare non è una persona vera, ci sono stati tanti cesare nella mia vita, lui rappresenta un insieme di persone. La sua assenza forzata dal quartiere per quasi vent anni lo porta a sentirsi spaesato perché senza punti di riferimento e quindi ne trova altri,” ha dichiarato Rech.
Come va interpretata la nuova serie di ZeroCalcare per Netflix? “È un auspicio rispetto a ciò che abbiamo intorno e al tentativo, quando affrontiamo momento di crisi “si salvi chi può” cercando di sgomitare o prevaricare il prossimo, la serie racconta sia chi cade in quella tentazione che chi non ci cade,” ha detto l’autore.
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