Questo Mondo Non Mi Renderà Cattivo, intervista a Michele Rech
La coscienza di Zero(Calcare). Michele Rech torna su Netflix con la sua seconda serie animata per il servizio streaming statunitense dopo il successo di Strappare lungo i bordi del novembre di due anni fa. Si intitola Questo mondo non mi renderà cattivo e – rispetto alla predecessora – è un vero e proprio raddoppio. Gli episodi passano da 15 a 30 minuti per un racconto che ha senz’altro bisogno di più respiro.
C’è molta contemporaneità in Questo mondo non mi renderà cattivo. La vicenda prende forma quando Cesare, un amico d’infanzia che Zero ha perso di vista vent’anni prima, fa ritorno in quartiere e si sente smarrito. Dopo l’esperienza in comunità, Cesare non sa più come ritrovare la propria dimensione in quella che un tempo considerava la sua casa.
Zero vorrebbe poterlo aiutare, ma sembra sempre incastrato tra il senso di colpa derivante dal suo privilegio – il suo lavoro, il suo impegno sociale, il suo idealismo – e la capacità di accantonare le proprie paranoie per restare al passo di chi, nella corsa della vita, è stato rallentato.
La componente politica del racconto risulta a tratti retorica. La trama legata ai richiedenti asilo accolti nel centro di accoglienza del quartiere è un po’ di grana grossa, nel modo in cui sviscera un tema estremamente complessa. Manca il tono poetico di Strappare lungo i bordi, ma in Questo mondo non mi renderà cattivo c’è un coraggio di indagare la complessità di oggi che nella sua serie precedente non c’era.
Questa è la serie tv in cui Michele Rech si pone domande, e – in maniera profondamente anti-marzulliana – non si dà risposte. Di Questo mondo non mi renderà cattivo bisogna apprezzare il coraggio di prendere una posizione netta, cosa piuttosto rara di questi tempi, e di sperimentare con formati e sviluppi narrativi che non sono necessariamente nelle corde di ZeroCalcare. Il risultato è riuscito? Non del tutto, ma poco importa.
Come la Generazione Y, i quarantenni di oggi, che Questo mondo non mi renderà cattivo ben racconta nella loro crisi di mezza età anticipata, questa serie di ZeroCalcare arranca non tanto sotto il peso delle aspettative, ma davanti alle richieste di presentare un mondo regolato da assoluti, in cui i buoni sono belli e bravi e i cattivi sono brutti e perfidi.
La soluzione alle tribolazioni interiori di Zero, sempre rappresentate dall’Armadillo che anche qui ha la voce di Valerio Mastandrea, è la gentilezza? “Non saprei. Quel che so per certo è che a volte dovremmo tenere a mente che le battaglie interiori le affrontano quotidianamente sia gli altri che noi stessi in primis,” dice il fumettista.
In apertura di post trovate la video intervista completa a Michele Rech. Questo Mondo Non Mi Renderà Cattivo è disponibile in streaming dal 9 giugno su Netflix.
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