Rinascere: intervista a Giancarlo Commare (Manuel Bortuzzo)
Uno scambio di persona può costare caro. È il caso di Manuel Bortuzzo, che resta vittima innocente e inconsapevole di un regolamento di conti. Questa è la premessa di Rinascere, un film tv che racconta la storia di una giovane promessa del nuoto. Dopo essere colpito da un proiettile alla schiena, il ragazzo va incontro a una diagnosi difficile da accettare e a un lungo percorso di riabilitazione. In occasione del debutto su Rai 1 domenica 8 maggio 2022 di Rinascere, ecco l’intervista a Giancarlo Commare, interprete del protagonista Manuel Bortuzzo.
Trovi il video con l’intervista completa a Giancarlo Commare (Manuel Bortuzzo) all’inizio di questo articolo.
La guida di Manuel Bortuzzo “in altre vesti” nei confronti di Giancarlo Commare
A pochi giorni dall’inizio delle riprese, Giancarlo Commare è stato preso per interpretare Manuel Bortuzzo in Rinascere. In questa intervista, Giancarlo Commare racconta che – a differenza di come spesso accade – non ha ricevuto alcun consiglio diretto dal nuotatore prima di vestirne i panni. Come mai? Manuel in quel periodo ha partecipato a Il Grande Fratello. “Quindi io non ho avuto modo di conoscerlo prima di arrivare sul set” di Rinascere, spiega in questa intervista Giancarlo Commare. Questo non significa che non abbia potuto godere della sua guida.
Avendo “acquistato il suo libro”, grazie ad esso – racconta – “ho potuto – in qualche modo – capire bene tutto quello che lui aveva vissuto in quei momenti così tragici, soprattutto quando si ritrovava da solo nella sua stanza di ospedale. Sempre lui, in altre vesti, mi ha sicuramente guidato in questo percorso.”
“Ho sempre cercato di trovare il buono e di andare avanti a testa alta”, racconta Giancarlo Commare
Manuel ha provato una solitudine difficile da comprendere dall’esterno, citata anche dall’attore che è chiamato a interpretarlo. Effettivamente il nuotatore allontana tutte le persone a cui vuole bene nel momento di più grande dolore, compresa la fidanzata. È complicato immaginare come ognuno di noi avrebbe potuto reagire a una disgrazia come quella che è successa a Manuel Bortuzzo. Lo stesso Giancarlo Commare non ne ha idea perché è “una situazione veramente particolare.”
Tuttavia, ci svela alcuni dettagli dal set di Rinascere perché in questa intervista Giancarlo Commare ripensa: “Mi è capitato, a volte, di ritrovarmi a girare delle scene che mi hanno fatto un certo effetto.” Girando alcuni passaggi in particolare si è trovato a chiedersi: “Pensa se fosse capitato veramente a te”.
Non è una domanda che lascia il tempo che trova e la prova è che ha suscitato in lui “delle emozioni abbastanza forti, tanto è vero che a volte non era neanche così difficile entrare nella situazione perché bastava veramente stare in ascolto con quello che io avevo intorno.”
I percorsi di vita di Manuel Bortuzzo e di Giancarlo Commare sono diversi, ma “una cosa che mi accomuna a Manuel per aspetti diversi è che mi sono sempre rialzato dalle cose brutte. Ho sempre cercato di trovarci il buono e di andare avanti a testa alta. Quindi siamo due persone che accettano le sfide.”
Quindi, al netto che è praticamente impossibile sapere con certezza come avrebbe reagito di fronte a una tragedia del genere, guardando oltre Rinascere in questa intervista Giancarlo Commare afferma: “Conoscendomi un pochino sicuramente non mi sarei lasciato abbattere o, comunque, sicuramente non sarebbe finita lì la mia vita.”
“Niente accade per caso”, basta ascoltare la vita per ricevere le risposte
Manuel rimane vittima di un colpo di arma da fuoco per uno scambio di persona e qualcuno parlerebbe di destino. Quindi, siamo davvero gli artefici del nostro destino? Grazie all’esperienza di Rinascere, in questa intervista Giancarlo Commare, argomenta avendo un tassello in più: “Credo che nella vita niente accada per caso, anche le cose brutte. C’è sempre un motivo.”
È umano farsi la domanda, di fronte alle tragedie del: “Perché a me?”, però l’attore pensa che “poi magari con il passar del tempo uno riesce a trovare la motivazione. La vita poi ti dà le risposte, se tu la sai ascoltare. Sono convinto di questo.”
Trova un esempio proprio in Manuel: “a lui è successa questa cosa molto tragica, però lui, ascoltando – in qualche modo – la vita, è riuscito ad andare avanti e a trovare delle alternative, a cambiare punto di vista.”
È abbracciando nuovi orizzonti che Giancarlo Commare accetta, via via nuovi ruoli in cui avverte “un’urgenza di racconto” e spera, un po’ utopicamente, che la forza dell’Arte possa renderci più empatici. Perché comprendendo meglio l’altro – e questo percorso con Manuel Bortuzzo ne è la prova – possiamo riflettere su noi stessi, migliorarci e, forse, sperare in un mondo in cui regni meno violenza e più Bellezza.
Lascia un commento