Quattro amiche ad Harlem, ma non chiamatela “Sex and the City”
Debutta domenica 16 maggio su Starzplay la nuova serie comedy Run the World, creata da Leigh Davenport, sceneggiatrice afroamericana tra le autrici della serie Boomerang, e prodotta da Yvette Lee Bowser, qui coinvolta anche nelle vesti di showrunner.
Il curriculum di Lee Bowser è impressionante. Fu dalla sua “Living Single”, la sit-com che lanciò la carriera di Queen Latifah nel 1993, che la rete NBC prese punto per realizzare “Friends”.
“Living Single” consentì a Yvette Lee Bowser di staccare un traguardo che, fino a quel momento, aveva eluso i creativi neri nella televisione americana. Con “Living Single”, l’autrice divenne la prima donna afroamericana a sviluppare la propria serie in onda nel prime-time.
A quasi trent’anni dal suo esordio, Yvette Lee Bowser continua a rappresentare un’icona progressista nel mondo televisivo. Il suo più recente incarico l’ha vista al timone di “Dear White People”, la serie spin-off del film omonimo di Justin Simien prodotta da Lionsgate per Netflix. Con “Run The World”, l’autrice torna in un territorio famigliare: raccontare le vite e gli amori di un gruppo di trentenni tra i brownstone di New York. Se a fare da sfondo a “Living Single” era Brooklyn, nella nuova serie Starzplay l’azione si sposta ad Harlem.
“Run the World è la storia di quattro amiche che amano, vivono e prosperano ad Harlem” racconta la protagonista Amber Stevens West nel corso della sua intervista a Tvserial.it, per poi aggiungere: “Ed è anche un sacco divertente!”. La serie racconta le storie di un gruppo di donne afroamericane trentenni: le quattro migliori amiche sono intelligenti, divertenti, ambiziose, leali e piene di vita.
Ciascuna di loro si destreggia tra gli alti e bassi della vita, della carriera e dei sentimenti, arrivando anche a rivalutare le scelte compiute. Al centro del racconto un’amicizia invidiabile, che le aiuta non solo a sopravvivere ma anche a migliorare insieme.
Corbin Reid, “Run The World? Parla delle donne nere nell’America di oggi”
Al centro della serie troviamo Whitney (Stevens West, vista in Greek – La Confraternia), una perfezionista che ha sempre rispettato le regole, Ella (Andrea Bordeaux, NCIS: Los Angeles) un’audace romantica che sta cercando di capire cosa vuole veramente dalla vita, Renee (Bresha Webb, Marlon) vulcanica primadonna con una carriera apparentemente in ascesa e in procinto di divorziare, e infine Sondi (Corbin Reid, Valor) un’aspirante romanziera che inizia a mettere in dubbio sia la sua carriera che le priorità personali.
Il cuore di “Run The World” è rappresentato dalla novità di portare sullo schermo le storie di quattro donne nere nell’America di oggi. “Penso che talvolta il femminismo escluda chiunque non sia una donna bianca” riflette Corbin Reid nel corso della sua intervista a Tvserial.it. “Adesso finalmente stiamo iniziando a dare importanza all’intersezionalità” spiega l’attrice. Il rischio, nel raccontare le vite delle donne nere, è quello di cadere negli stereotipi. “Le donne nere sono eccezionali, ma spesso ci si imbatte in rappresentazioni un po’ miopi. Non capita spesso di imbattersi in una raffigurazione complessa di ciò che significa essere una donna nera negli Stati Uniti, ma soprattutto ad Harlem”.
Amber Stevens West, “Supportandoci a vicenda, noi donne conquisteremo il mondo”
Sin dall’esordio del primo trailer, “Run The World” è stata inevitabilmente paragonata a “Sex and the City”. Chi ha individuato queste somiglianze potrebbe ignorare il fatto che il precursore di quest’ultima serie fu, a onor del vero, proprio “Living Single” di Yvette Lee Bowser. Cosa ne pensano le attrici di “Run The World” di questi paragoni? “Amiamo Sex and the City, ma le nostre serie non potrebbero essere più diverse” mette subito in chiaro Amber Stevens West, chiarendo il suo punto di vista. “Le uniche cose che abbiamo in comune sono il fatto che le protagoniste sono quattro donne, che la serie è una commedia, che è ambientata a New York e che i nostri vestiti sono fantastici perché Patricia Field è la costumista di entrambe le serie” ha detto l’interprete di Whitney.
“Sex and the City”, secondo Amber Stevens West, fu una serie figlia del suo tempo. “Allora, il dibattito femminile riguardava se e come poter essere fedeli a noi stesse, e allo stesso tempo, riuscire a trovare un uomo” commenta l’attrice. Quelli che una volta erano i dilemmi di Carrie Bradshaw, oggi sono le premesse da cui partono le amiche di “Run The World”. “Le nostre protagoniste sono legate da amicizie femminili invidiabili, si sostengono e si supportano a vicenda” riflette Corbin Reid. Del resto, come fa notare Amber Stevens West, “Soltanto sostenendoci tra donne possiamo governare il mondo”. Non avrebbe potuto dirlo meglio.
In apertura di post il video integrale con il racconto di Amber Stevens West e Corbin Reid riguardo all’esperienza di Run The World, disponibile dal 16 maggio su Starzplay.
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