Rupert Grint vuole una serie tv reboot di Harry Potter
Rupert Grint vuole una serie reboot su Harry Potter. A più di un anno di distanza dalla magica e iconica reunion, l’interprete di Ron Weasley ha dichiarato a GQ Magazine UK che il ritorno di un prodotto legato al mondo del mago più famoso di sempre è inevitabile. La sua speranza è che Warner Bros realizzasse una serie tv con nuovi attori.
“Mi piacerebbe vedere Harry Potte adattato in uno show televisivo”, ha detto Rupert. “Penso che funzionerebbe davvero. Sono sicuro che i film verranno comunque rifatti un giorno”. Inoltre, l’attore che attualmente sta promuovendo il nuovo film di M. Night Shyamalan, Bussano alla porta, ha aggiunto: “Penso che proverei la sensazione di passare il testimone, lasciando che qualcun altro interpreti Ron. È strano perché sono protettivo nei suoi confronti e poi sono stato io a dargli ‘vita’. È difficile lasciarlo andare, ma allo stesso tempo sarebbe anche bello farlo”.
Hogwarts Legacy
Anche se non è legato alla storia che ruota attorno ad Harry Potter, per i fan della saga questo è un periodo molto importante per l’arrivo dopo tanti anni di attesa, del gioco Hogwarts Legacy. Il videogioco si ambienta nel 1800 e permetterà ai giocatori di esplorare le magie di Hogwarts, ecco la trama ufficiale:
Hogwarts Legacy è pervaso da una magia coinvolgente che pone i giocatori al centro dell’avventura per trasformarli nelle streghe o nei maghi che hanno scelto di essere. Imparando a padroneggiare potenti incantesimi, affinando le tecniche di combattimento e scegliendo compagni con cui affrontare nemici letali, i giocatori svilupperanno le abilità del proprio personaggio; incontreranno inoltre missioni e ambientazioni che porranno loro scelte difficili e dovranno stabilire per quale fazione schierarsi.
In un’altra intervista con la rivista Bustle, Rupert Grint ha confessato che gli anni in cui ha recitato in Harry Potter sono stati soffocanti e non riusciva a distinguere Ron da sé stesso, quindi la vita privata dal lavoro. “Le riprese duravano un intero anno, poi avremmo iniziato il periodo di promozione del film e si ripartiva. È stata un’esperienza molto intensa e faticosa per molto tanto, ma alla fine siamo riusciti a chiudere al momento giusto prima di finire in qualcosa che avrebbe stancato”.
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