Riverdale, Ryan Grantham e l’omicidio della madre
Ryan Grantham, ex attore ventiquattrenne è stato condannato all’ergastolo per aver ucciso la madre sessantaquattrenne nella loro casa in Canada.
A questa terribile accusa si era aggiunta poi quella di aver organizzato un complotto contro il primo ministro canadese Justin Trudeau. La condanna definitiva sulla pena da scontare è arrivata lo scorso 21 settembre 2022 in seguito alla dichiarazione di colpevolezza del ragazzo: Ryan passerà il resto dei suoi giorni in carcere.
Parliamo dell’ex attore di Riverdale che lo scorso marzo 2020 si era dichiarato colpevole di aver ucciso sua madre con un colpo di pistola alla nuca, e in seguito accusato anche di complotto contro il primo ministro canadese Justin Trudeau.
Come riportato da EW , risale al 15 giugno 2022 l’inizio dell’udienza di condanna presso la Corte Suprema della Columbia Britannica che avevano richiesto per il ragazzo 20 anni di carcere.
“Gli psichiatri hanno convenuto che al momento di questo orrendo evento soffriva di un grave disturbo depressivo e di un disturbo da uso di cannabis, tra le altre cose“, aveva dichiarato il suo l’avvocato Chris Johnson.
A rendere ancora più inquietanti i retroscena di questa storia è l’aneddoto sul personaggio interpretato da Ryan Grantham in Riverdale, serie tv dove l’attore ha vestito i panni dell’assassino di Fred Andrews (Luke Perry), il padre di Archie.
Il piano per uccidere Justin Trudeau, il premier canadese
Tra i piani dell’ex attore Ryan Grantham ci sarebbe stato anche quello di uccidere il premier canadese Justin Trudeau. Ad impedirglielo sarebbe stata la madre prima di essere uccisa dallo stesso ragazzo. I fatti risalgono alla fine di marzo 2020, ma il processo sulla condanna per il complotto a Trudeau si sta svolgendo in questi giorni.
La CBC riporta che l’accusa ha fatto riferimento ad alcuni rapporti psichiatrici che indicherebbero uno stato mentale alterato per Grantham, ragazzo che all’epoca stava attraversando un “periodo intenso di depressione clinica”. Ed è proprio per i suoi impulsi violenti, e per il dispiacere che tutto ciò avrebbe scatenato alla madre, che il ragazzo aveva preferito ucciderla.
Stando infatti alle dichiarazioni di Ryan fatte alla polizia, dopo l’efferato omicidio alla madre, il ragazzo avrebbe caricato la sua auto il giorno successivo con tre pistole, munizioni, una dozzina di bottiglie molotov, forniture da campeggio e indicazioni necessarie per dirigersi verso la casa di famiglia di Trudeau.
A confermare il terribile piano ci sono anche alcuni estratti del suo diario privato letti in tribunale. Nonostante però l’impeccabile cospirazione, quel giorno Grantham non è mai arrivato alla residenza del primo ministro, ma si è diretto invece al quartier generale della polizia di Vancouver per costituirsi.
Chi è Ryan Grantham, da Diario di una schiappa a Riverdale
Prima di rivolgersi alla polizia per confessare il terribile matricidio, Ryan Grantham era un giovane attore canadese classe ’98 ricordato soprattutto per aver recitato in diverse serie tv da Supernatural a iZombie, da Diario di una schiappa a Riverdale.
Ryan Grantham in Riverdale, ecco chi era
Chi era il personaggio di Grantham in Riverdale? Come scritto prima, a fare da sfondo a questa triste storia è un’inquietante coincidenza tra Ryan e il suo personaggio interpretato in Riverdale, Jeffery Augustin.
Il personaggio è inserito nella serie targata The CW solo per pochi episodi e con uno scopo ben preciso: investire accidentalmente con il suo Pick-Up il personaggio interpretato da Luke Perry, attore realmente deceduto nel 2019 a causa di un ictus.
Alla produzione serviva quindi un espediente che spiegasse l’uscita di scena dell’attore, che per questo motivo aveva optato proprio per Ryan come assassino “accidentale” di Fred Andrews, il padre del protagonista Archie Andrews.
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