Come finisce Scandal: trama dell’ultima puntata
Nell’ultima puntata di Scandal, Cyrus (Jeff Perry) uccide David Rosen (Joshua Malin) con l’aiuto di Jake Ballard (Scott Foley), avvelenando il Procuratore Generale degli Stati Uniti nel tentativo di mettere a segno l’impeachment del Presidente Mellie Grant (Bellamy Young). Cyrus riesce tuttavia a passarla liscia e non pagherà per il suo crimine, ma sarà costretto a presentare le dimissioni dopo che Rowan (Joe Morton) testimonierà sull’esistenza del B613. Sarà proprio Eli Pope a salvare i Gladiatori dal finire in prigione.
Scandal ultima puntata: David Rosen muore
Andiamo con ordine: il gran finale di Scandal con Olivia e i Gladiatori pronti ad ammettere durante l’udienza speciale in Senato tutto ciò che hanno compiuto nel corso degli anni, tra accordi sottobanco, ricatti e bugie nel nome della Repubblica. Altra morte del gran finale di Scandal è quella di Lonnie (Michael O’Neill), ex tirapiedi di Cyrus.
Il procuratore speciale Lonnie Mencken si suicida per consentire ad Olivia di avere l’udienza speciale in Senato a porte chiuse per rivelare l’esistenza trentennale del B-613, e David Rosen torna ad occuparsi del caso sostituendo Lonnie. Jake si reca da David per cercare di essere risparmiato ma Rosen si rifiuta di coprirlo. Cyrus ha mandato Jake ad eliminare David, ma sorprendentemente quest’ultimo riesce a convincere Jake di non ucciderlo.
Fingendo di voler confessare, Cyrus invita David a casa sua: Rosen accetta un bicchiere dal vice-presidente, ignaro che si tratta di un drink avvelenato. Cyrus uccide David Rosen con le sue stesse mani, soffocandolo con un cuscino. Cyrus ha dimostrato per l’ultima volta di essere disposto a tutto pur di mettere piede nell’Ufficio Ovale e sedersi alla scrivania del Presidente degli Stati Uniti. Un uomo distrutto dalla sua stessa sete di potere, Cyrus arriva ad uccidere David, l’uomo più innocente tra tutti i personaggi di Scandal e il pilastro morale della serie. Olivia pretende le sue dimissioni e Cyrus acconsente, consapevole di non poter più scappare dai demoni che lo hanno portato a commettere un omicidio.
La morte di David colpisce Olivia, Quinn, Abby (Darby Stanchfield) e Huck (Guillermo Diaz) motivati ancora di più ad arrivare a fondo di questa vicenda e rivelare al mondo intero il B-613 una volta per tutte. “Se David è morto i buoni siamo noi adesso: siamo gli unici cappelli bianchi rimasti”.
Scandal ultima puntata: Olivia e Fitz tornano insieme
Per Olivia intanto si prospetta un cupo scenario: lei e i Gladiatori finiranno in prigione, l’impeachment di Mellie diventerà realtà e Cyrus Beene diventerà presidente degli Stati Uniti. Uno spiraglio di luce: Liv organizza il matrimonio di Quinn (Katie Lowes) e Charlie (George Newbern), che attualmente si trova in prigione; scopriamo che il vero nome di Charlie è Bernard. Il marito di Quinn nonché padre della piccola Robin è in custodia dopo stato incastrato da Cyrus.
Olivia si lascia andare ad un momento di vulnerabilità dove ammettere che il problema è sempre stato lei, ma Fitz cerca di distoglierla da questi pensieri. Liv offre a Fitz due opzioni: sentimenti oppure sesso, e considerando che gli Olitz potrebbero avere soltanto un’ultima notte da passare insieme prima che Olivia finisca in carcere, Fitz le dice “togliti i vestiti”.
A sorpresa, Rowan si presenta a testimoniare nell’ultima udienza in Senato: “un uomo nero ha mandato avanti il paese negli ultimi trent’anni”, spiegando che tutto ciò che ha compiuto, dagli atti più orribili a quelli che lo hanno portato a perdere la sua bussola morale, è stato nel nome degli uomini bianchi in Senato e della loro ignavia. Eli Pope salva i Gladiatori: Olivia e i suoi non andranno in prigione, le loro testimonianze saranno omesse e l’impeachment di Mellie viene sventato: i buoni hanno vinto. Dopo le dimissioni di Cyrus, Jake Ballard finisce in una prigione di massima sicurezza nell’Illinois grazie alla confessione di Rowan.
Grazie a Rowan, anche la reputazione di Fitz viene riabilitata: Fitzgerald Grant III passerà alla storia come un grande Presidente. Nell’ultima scena, Fitz sorprende Olivia quando il suo SUV si ferma per incontrarla fuori dalla Casa Bianca. Il futuro degli Olitz viene lasciato incerto: Fitz e Olivia non scappano in Vermont a fare marmellate, ma da Shonda Rhimes non potevamo aspettarci un semplice lieto fine. Dai loro sguardi intuiamo che Olivia e Fitz sono pronti a scegliersi ancora una volta, ma non sappiamo cosa riserva il futuro per la coppia più travagliata della serie. I rapporti tra Olivia e Eli sembrano tornati ottimi: li intravediamo cenare insieme, accompagnando ogni portata con… del vino rosso, ovviamente.
Scandal ultima puntata: Olivia è diventata Presidente?
Mellie chiede a Olivia di rimanere al suo fianco per mandare avanti il Paese: tra i suoi progetti c’è una legge per ottenere maggior controllo sulle armi da fuoco, promessa fatta a Lonnie e che porterà a compimento con Marcus (Cornelius Smith Junior) al suo fianco. Olivia decide che è giunta l’ora di dire addio a Washington D.C. e ad una vita passata a risolvere i problemi degli altri: Liv è finalmente libera, e lo dimostra indossando il suo iconico trench bianco mentre passeggia per le strade della Capitale. La presidenza di Mellie per la prima volta è finalmente davvero sua, senza Olivia che tira le fila da dietro le quinte.
Scandal si conclude con un gruppo di bambine afroamericane – tra cui anche Harper Rhimes, figlia della creatrice Shonda – in gita scolastica mentre osservano i dipinti dei Presidenti americani alla National Portrait Gallery. In un omaggio alla foto divenuta virale della bambina afroamericana meravigliata di fronte al ritratto di Michelle Obama, una ragazzina affascinata il dipinto che raffigura… Olivia Pope, vestita di rosso, bianco e blu (i colori della bandiera americana) con “We The People”, l’incipit della dichiarazione di indipendenza, scritto a fianco.
L’inclusione del dipinto di Olivia Pope, onore riservato soltanto ai Presidenti, nella National Portrait Gallery significa che Olivia è diventata Presidente? Shonda Rhimes è rimasta sul vago ammettendo che nella sceneggiatura dell’episodio conclusivo questo passaggio è stato volutamente lasciato vago, ma che per lei è “estremamente chiaro”.
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