Scene da un matrimonio, spiegazione della serie HBO
Scopriamo la spiegazione di Scene da un matrimonio, cinque ore di struggente ed emozionante flusso di coscienza nel racconto di una vita coniugale a un passo dal fallimento. Questa solo la premessa dell’intensa miniserie HBO tratta dall’omonimo capolavoro di Ingmar Bergman del 1973.
Il progetto presentato in anteprima alla 78° Mostra del Cinema di Venezia, e riadattato dal regista israeliano Hagai Levi (The Affair), ripropone in chiave moderna l’agonia di una coppia a lungo esplorata già dal regista svedese negli anni ’70.
Entrambe le versioni partono da una ricerca sulle più intime dinamiche di una coppia sposata. Da una parte Liv Ullman ed Erland Josephson nei ruoli di Marianne e Johan, dall’altra Jessica Chastain e Oscar Isaac in quelli di Mira e Jonathan, nel presente.
Scene da un matrimonio, differenze con l’opera di Bergman
Cosa cambia tra le due coppie analizzate? La prima differenza consiste nel contestualizzare la loro visione delle cose in un lasso di tempo lungo quarantotto anni. Se il progetto originale metteva in scena un’analisi sociale e umana scardinando usi e costumi svedesi tipici degli anni ’70, il remake di Hagai Levi dimostra gli effetti e le conseguenze sulla società di quella straordinaria rivoluzione.
Primo tra tutti l’inversione dei ruoli dei protagonisti. Se l’opera originale caricava l’uomo delle responsabilità del fallimento matrimoniale, il remake HBO ribalta la situazione affidando alla donna la rottura degli equilibri.
In entrambi i casi, però, persiste il fantasma dell’incomunicabilità nei confronti dell’altro ma anche verso se stessi. Scopriamo così che in Scene da un matrimonio non esistono vittime o carnefici perché ciascun personaggio finisce sempre per essere succube dei cambiamenti, esterni o interni che siano.
Lasciando da parte il confronto con i tempi diversi e la modernizzazione, nelle due opere il rapporto d’amore tra due persone rimane invariato perché analizzato al di là di ogni idea di matrimonio, divorzio o monogamia.
Ciascuno ferito a modo suo, i protagonisti della miniserie si tradiscono e si urlano contro perché incapaci di gestire le nuove emozioni che li travolgono. A mutare con loro è anche la loro dimora, unica ambientazione della storia che, un tempo rifugio d’amore, lentamente si trasforma in una prigione: il limbo dove si svolge l’infinito gioco di attrazione e repulsione.
Scene da un matrimonio significato
Alla fine qual è il vero messaggio racchiuso in Scene da un matrimonio riproposto da Hagai Levi? Se il progetto originale aveva lo scopo di gettare luce sulle difficoltà del matrimonio come motivo principale della morte dei sentimenti, il secondo si sofferma invece sul trauma di una rottura tra due persone, e il modo in cui la separazione influisce poi sulla propria vita.
Il risultato è una storia tra d’amore caotica e travolgente, resa ancora più ipnotica dall’incredibile sinergia dei due protagonisti, i bravissimi Oscar Isaac (Show Me a Hero, Dune) e Jessica Chastain (nominata all’Oscar per Zero Dark Thirty), qui anche nel ruolo di produttori esecutivi.
Da una parte una donna in carriera incompresa e stanca della monotonia coniugale, dall’altra un marito premuroso costretto a subire da solo l’improvviso “lutto” matrimoniale.
La loro struggente storia si evolve quindi nel corso di cinque intense puntate fino a risolversi in un finale ricco di sensualità e tenerezza, ma mai accondiscendente e sempre distante da ogni forma di buonismo. Una volta infatti innescato il cambiamento, per i protagonisti è impossibile tornare indietro.
Persino quando si rincontreranno dopo sette lunghi anni niente potrà cambiare. L’emozione dell’incontro sarà forte, ma la paura di non aver saputo mai amare ancora di più. Certamente più maturi e saggi, alla fine Mira e Jonathan accetteranno le complicazioni del loro rapporto “nel pieno della notte, senza troppo clamore, in una casa buia in qualche parte del mondo…”
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