Scomparsa non va in onda il 23 luglio 2023, al suo posto la docufiction “Raul Gardini”

Scomparsa non va in onda il 23 luglio 2023

Domenica 23 luglio 2023 non vanno in onda le repliche della fiction Scomparsa. La programmazione subisce una variazione. Scomparsa non va in onda il 23 luglio 2023 in quanto la Rete lascia spazio alla docufiction Raul Gardini. A trent’anni dalla sua dipartita, la tv nazionale ripercorre la storia dell’imprenditore italiano. Diventa il presupposto per ripercorrere insieme un importante capitolo per il nostro Paese. Scomparsa torna la domenica successiva con il consueto appuntamento.

Raul Gardini, la docufiction in onda il 23 luglio 2023 su Rai 1

La docufiction Raul Gardini è diretta da Francesco Micciché. Grazie a un mix di materiale d’archivio, ricostruzioni e testimonianze inedite, questo prodotto audiovisivo ci riporta nel 1990. In particolar modo la docufiction inizia l’11 marzo 1990 con il varo del Moro di Venezia e si conclude il 23 luglio del 1993. Non è un giorno qualunque, ma quello in cui Gardini si toglie la vita. Nell’arco di questo racconto emergono sia le complessità e sia le contraddizioni di un un imprenditore che, con una visione a lungo termine, non ha mai smesso di credere nella crescita dell’Italia – e dell’intera Europa – dal punto di vista industriale.

Oltre alla parte documentata esiste la ricostruzione affidata alla fiction. Da questo versante l’incontro del protagonista con una giornalista a cui dà volto e voce Pilar Fogliati, funge da occasione per una sorta di intervista/confessione. Grazie a questa conversazione emergono i fatti che lo hanno condotto alla ribalta a livello internazionale.

Nel comunicato diffuso il 19 luglio 2023, sono riportate le parole di Fabrizio Bentivoglio sul suo primo approccio alla docufiction. “La prima volta che mi è stato proposto il ruolo di Raul Gardini risale a una decina di anni fa, per un film che poi, come spesso succede, non si è più fatto, lasciando in me, ma credo anche in lui, non contento già allora di essere stato dimenticato, un certo rimpianto”. Non è finita qui. La “telefonata di Francesco Miccichè” cambia tutto e “questo Raul è sgorgato quasi malgrado me, autonomamente, come se avesse anche lui una certa fretta di uscire e di liberarmi da quella promessa fattagli più di dieci anni fa”.