Creata da: Giulio Calvani, Carlo Mazzotta, Daniele Rielli, Andrea Valagussa
Prodotta da: Rosario Rinaldo, Maddalena Rinaldo
Nazionalità: Italia
Casa di produzione: Rai Fiction, Cross Productions
"Brennero" è una fiction di genere crime, che va in onda in quattro serate. Scritta da Giulio Calvani, Carlo Mazzotta, Daniele Rielli, Andrea Valagussa, vede alla regia Davide Marengo e Giuseppe Bonito. Si tratta di una coproduzione Rai Fiction – Cross Productions, prodotta da Rosario Rinaldo e Maddalena Rinaldo.
Le riprese di hanno luogo a Bolzano. Del resto, per citare i produttori della serie, è insita “l’esigenza di raccontare la peculiare realtà della città di Bolzano, in cui convivono la popolazione di lingua tedesca e quella di lingua italiana”. Non sempre è stato facile tra di loro comunicare, capirsi e accettarsi nella loro diversità. Ci è voluto del tempo per “instaurare un dialogo”. Questa fiction vuole rendere onore a questo processo inclusivo.
Nel cast di "Brennero" ci sono Matteo Martari che è Bruno, Elena Radonicich che è Eva, Richard Sammel, Lavinia Longhi, Luka Zunic, Sinead Thornhill, Giovanni Carta, Paolo Briguglia, Anita Zagaria, Katja Lechthaler e Lia Grieco.
Stagioni di Brennero (2024)
Stagione 1
Il rinvenimento di una salma nel centro della città obbliga Eva, una giovane e rampante PM di cultura tedesca e figlia dell’ex procuratore capo Kofler ormai in pensione, a lavorare insieme a Paolo, un ispettore di origini italiane, che è nato e cresciuto in città. Eva e Paolo danno vita agli stereotipi della propria cultura e tradizione. Si trovano fianco a fianco in una Bolzano apparentemente divisa. Da un lato ci sono i tedeschi: precisi, rigorosi e benestanti. Dall’altro, si fanno sentire gli italiani: rumorosi e calorosi. È davvero così come appare? Eva e Paolo si frequentano in modo coatto. Questo li porta a scoprire che sono diversi da come pensano di essere. Diventano una solidissima coppia di investigatori. Intanto, danno la caccia al “Mostro di Bolzano“. Chi è lo spietato serial killer, responsabile di sei omicidi? Tutte le vittime sono di lingua tedesca. Sarebbero colpevoli (secondo lui) di aver considerato gli italiani inferiori. Eva è ossessionata dal Mostro di Bolzano, l’unico caso in cui il padre aveva fallito. Anche per Paolo quel Mostro è un pallino. Tre anni prima, cercando di catturare l’assassino, Paolo ha perso la gamba e Giovanna, la sua compagna e collega. Per Paolo trovare il responsabile diventa sia un’ossessione sia una questione personale. Eva desidera dimostrarsi degna di suo padre. Il suo nome è Gerhard Kofler. Adesso è in pensione, ma prima era alla guida della procura di Bolzano. Neanche Gerhard – che è riuscito a risolvere quasi tutti i casi – è venuto a capo della questione. Quindi, Eva e Paolo fanno squadra e ottengono il risultato. Risolvono il caso del Mostro. Inoltre, superano le reciproche ossessioni e guariscono dalle loro insanabili – solo in apparenza – ferite interiori.