Creata da: Marco Bellocchio, Stefano Bises
Prodotta da: Lorenzo Mieli, Simone Gattoni, Elena Recchia, Nicola Lusuardi
Nazionalità: Italia
Casa di produzione: The Apartment, Società Del Gruppo Fremantle, Kavac Film, In Collaborazione Con Rai Fiction, In Co-produzione Con Arte France
Dopo Buongiorno notte Marco Bellocchio torna sul caso Moro sperimentando per la prima volta la serialità, una forma narrativa dall’ampio respiro per affrontare la molteplicità dei punti di vista dei personaggi che di quella tragedia furono protagonisti e vittime. Scritta da Marco Bellocchio, Stefano Bises, Ludovica Rampoldi, Davide Serino, diretta da Marco Bellocchio, con Fabrizio Gifuni nei panni di Aldo Moro, Margherita Buy, Toni Servillo, Fausto Russo Alesi, Gabriel Montesi e Daniela Marra, Esterno Notte è una serie Rai prodotta da Lorenzo Mieli per The Apartment, società del gruppo Fremantle, con Simone Gattoni per Kavac Film, in collaborazione con Rai Fiction, in coproduzione con Arte France. Il distributore internazionale è Fremantle. Dopo la presentazione ai Festival di Cannes, New York e Londra, Esterno Notte sarà premiato a dicembre agli EFA, gli Oscar europei, con l’Award for Innovative Storytelling (il premio per la narrazione più innovativa) a Marco Bellocchio.
Stagioni di Esterno Notte
Stagione 1
1978. L’Italia è dilaniata da una guerra civile. Da una parte le Brigate Rosse, la principale delle organizzazioni armate di estrema sinistra, e dall’altra lo Stato. Violenza di piazza, rapimenti, gambizzazioni, scontri a fuoco, attentati. Sta per insediarsi, per la prima volta in un paese occidentale, un governo sostenuto dal Partito Comunista (PCI), in un’epocale alleanza con lo storico baluardo conservatore della Nazione, la Democrazia Cristiana (DC). Aldo Moro, il Presidente della DC, è il principale fautore di questo accordo, che segna un passo decisivo nel reciproco riconoscimento tra i due partiti più importanti d’Italia. Proprio nel giorno dell’insediamento del Governo che con la sua abilità politica è riuscito a costruire, il 16 marzo 1978, sulla strada che lo porta in Parlamento, Aldo Moro viene rapito con un agguato che ne annienta l’intera scorta. È un attacco diretto al cuore dello Stato. La sua prigionia durerà cinquantacinque giorni, scanditi dalle lettere di Moro e dai comunicati dei brigatisti: cinquantacinque giorni di speranza, paura, trattative, fallimenti, buone intenzioni e cattive azioni. Cinquantacinque giorni al termine dei quali il suo cadavere verrà abbandonato in un’automobile nel pieno centro di Roma, esattamente a metà strada tra la sede della DC e quella del PCI.