Creata da: Ryan Murphy, Brad Falchuk, Ian Brennan
Prodotta da: Ryan Murphy, Brad Falchuk, Dante Di Loreto, Ian Brennan
Nazionalità: Stati Uniti d'America
Casa di produzione: 20th Century Fox Television Brad Falchuk Teley-Vision Ryan Murphy Productions
Glee è una serie statunitense che mescola il musical al teen dramedy, genere che tratta i drammi ricorrenti dell’età adolescenziale e tematiche sociali delicate lasciando spazio a momenti di leggerezza e umorismo. In un liceo dell’Ohio dominato da cheerleader e giocatori di football, il professor Will Schuester (Matthew Morrison) decide di ridare vita al Glee Club, ma ha un po’ di difficoltà a trovare nuovi iscritti. Con impegno e dedizione, riesce a riunire un gruppo eterogeneo per estrazione sociale, status quo, idiosincrasie e carattere, tutti dotati di grande talento, anche se in taluni casi un po’ acerbo. Tra competizioni, cover, mash-up, coreografie, luci, make-up e costumi, i diversi personaggi si inseriscono all’interno di una narrazione corale che li vedrà maturare, artisticamente e non solo, nel corso delle sei stagioni.
Stagioni di Glee
Stagione 1
Il liceo McKinley ripropone le dinamiche sociali di ogni classico liceo americano: quando i ragazzi cool della scuola non sono impegnati nelle attività sportive, si dilettano nel prendere di mira gli emarginati, buttandoli nei cassonetti o tirandogli granite in faccia. Gli stessi meccanismi gerarchici si ripetono anche all’interno del corpo docente, dominato da Sue Sylvester (Jane Lynch), la carismatica e terrificante allenatrice delle Cheerios, i cui deprecabili metodi didattici hanno comunque portato grande prestigio alla scuola. Il professor Will Schuester desidera solo dare nuovo lustro al suo amato Glee Club, ma si ritroverà in guerra aperta con Sue, decisa a tutti i costi a mantenere inalterato lo status quo. Le premesse alla High School Musical vengono sviluppate attraverso una narrazione sarcastica e sopra le righe, in cui le eccezionali performance canore e coreografiche delle Nuove Direzioni danno voce ai sentimenti e alle drammatiche vicissitudini dei protagonisti.
Stagione 2
Dopo un’estate passata a metabolizzare la sconfitta alle regionali, le Nuove Direzioni si apprestano ad affrontare un nuovo anno scolastico, ma non senza qualche sorpresa. Il Preside Figgins ha tagliato il budget delle Cheerios e del Glee Club, scatenando le ire della Coach Sylvester, che convince Will a unirsi contro il nemico comune: Shannon Beiste, la nuova allenatrice della squadra di football, una donna che ha saputo farsi strada in un ambiente fortemente maschilista. La coach Beiste è un personaggio forte ma anche fragile e la rivalità tra i tre colleghi rappresenta uno degli archi narrativi più azzeccati della stagione. La seconda stagione mantiene degli elevati standard qualitativi sotto l'aspetto performativo, presentando numerosi episodi a tema – “Britney/Brittany”, “The Rocky Horror Glee Show”, “Born This Way” – dall’elevata carica umoristica e drammatica, in cui la musica continua a guidare i giovani protagonisti nel loro percorso di formazione.
Stagione 3
La terza stagione riparte riproponendo le stesse premesse narrative delle stagioni precedenti: dopo la sconfitta alle nazionali, il Glee Club è nuovamente a corto di membri, mentre Sue continua a tramare contro Will e il Club. Glee sembrerebbe caduto in una spirale in cui ripete sempre le stesse dinamiche in una sorta di loop temporale, se non fosse che è l’ultimo anno per molti degli storici membri del Glee Club ed è giunto il momento di tirare le somme. Tra crisi di identità, sogni e compromessi, la stagione accompagna i ragazzi attraverso una delle più difficili fasi della vita: il passaggio all’età adulta.
Stagione 4
La quarta stagione si ritrova tesa tra due obiettivi principali: da una parte, la necessità di riempire il vuoto lasciato dai ragazzi che hanno terminato gli studi presso il McKinley e, dall’altra, quella di non perdere l’ampia fanbase che non aspettava altro che sapere cosa sarebbe successo ai suoi amati personaggi una volta usciti dal liceo. Nel tentativo di mantenere fede al primo proposito, la serie inserisce una nuova generazione di losers che rivestono i panni e richiamano le dinamiche sociali del gruppo originale, dando vita a personaggi, come Marley - la "nuova Rachel" - che non convincono del tutto. Anche il secondo proposito non porta completamente ai risultati sperati: con l’unico fine di movimentare la trama, le love story dei personaggi principali subiscono una brusca battuta d’arresto, in alcuni casi in maniera ingiustificata o che risulta incoerente con le caratterizzazioni dei personaggi coinvolti. Tra alti e bassi, la stagione riesce a portare a compimento alcuni archi narrativi molto attesi e a mantenere un elevato standard performativo.
Stagione 5
Nella terza puntata, la produzione e l’intero cast, presente e passato, omaggiano Cory Monteith, venuto a mancare nell’estate del 2013, realizzando una degli episodi più toccanti della serie. Il personaggio di Finn è uscito dalla serie insieme al suo interprete, lasciando i suoi amici e la sua famiglia a fare i conti col lutto, che il professor Schuester propone di elaborare attraverso la musica. La puntata in memoria di Cory fa parte di quell’insieme di episodi che indicano un miglioramento nella direzione registica della serie rispetto alla stagione passata e che segnano una ripresa nello sviluppo degli archi narrativi dei personaggi.
Stagione 6
Alla fine della stagione precedente, le promettenti ex-star del McKinley si erano separati per inseguire i loro sogni. Si ritroveranno ancora una volta insieme, nel tanto amato e odiato liceo, a supportarsi, superando lo sconforto legato ai loro fallimenti e ritagliandosi delle seconde possibilità. La stagione si conclude con due episodi sviluppati in timeline diverse: un salto nel passato con “2009” e un’anticipazione del futuro ne “I sogni si avverano”. L'ultimo episodio chiude gli archi narrativi degli ormai adulti ex-studenti del Glee Club attraverso i messaggi di resilienza, amicizia e speranza sottintesi alla serie fin dal suo principio.