Creata da: Cristina Farina, Maurizio Careddu
Prodotta da: Roberto Sessa, Alessandro Carbone, Paola Pannicelli
Nazionalità: Italia
Casa di produzione: Rai Fiction, Picomedia
L’IPM (Istituto di Pena Minorile) di Napoli ospita i ragazzi che sbagliano. C’è chi sbaglia senza volerlo, chi sbaglia con premeditazione e chi pensa che lo sbaglio sia farsi arrestare e non quello di commettere il crimine.
Quando si è adolescenti, il confine tra bene e male è spesso labile, un sottile filo su cui si vuole camminare per mettersi alla prova e soddisfare i propri desideri, senza paura, o senza mostrare di averla.
L’Istituto Minorile è a picco sul mare e ospita settanta detenuti: 50 maschi e 20 femmine. Quando entrano i ragazzi hanno sempre meno di 18 anni. La serie racconta le loro storie.
L’Istituto di detenzione minorile è un’interruzione di tempo e spazio per i ragazzi che nel pieno della loro giovinezza si sono rivelati pericolosi per la società in cui vivono. Qui dentro, nel vuoto provocato dallo sradicamento dal loro ambiente familiare e sociale hanno modo di capire chi sono stati, chi sono e chi vorranno essere. Il primo passo da fare per compiere questo percorso è conoscere la famiglia da cui provengono e capire quella verso la quale tendono.
Stagioni di Mare Fuori (2020)
Stagione 1
Filippo (Nicolas Maupas) è un ragazzo borghese della Milano bene, figlio e studente modello che, in seguito a una notte brava, viene ritenuto responsabile della morte del suo migliore amico. Carmine (Massimiliano Caiazzo), un ragazzo di Secondigliano, fa di tutto per sfuggire al destino criminale previsto dalle sue origini familiari. La Famiglia infatti lo chiama ‘piecuro’ perché vorrebbe lavorare onestamente. Quando però un ragazzo figlio di un Clan avverso prova a violentare la sua ragazza, Carmine reagisce in maniera efferata. Edoardo (Matteo Paolillo) è un piccolo grande boss di sedici anni. Ha già un figlio in arrivo dalla fidanzata che lo aspetta fuori, ma si innamora di Teresa, una studentessa che fa volontariato in carcere. Viola (Serena De Ferrari) ha ucciso sua madre senza averne apparentemente motivo e non sembra pentita di quello che ha fatto. Naditza (Valentina Romani) è una ragazza rom che preferisce stare in casa piuttosto che nel campo nomadi dove il padre la vuole dare in sposa a un uomo orrendo. Insieme ai giovani detenuti ci sono gli adulti che governano il carcere: l’ambiziosa direttrice (Carolina Crescentini), l’appassionato comandante di polizia penitenziaria (Carmine Recano), gli educatori, il cuoco, il barbiere e tutti coloro che ogni giorno cercano di aprire una piccola finestra su un futuro diverso da quello che quei ragazzi sono convinti debba essere il loro. Tra minacce, amori, fughe, esami di scuola, partite di pallone, risse, cadute all’inferno e inaspettate resurrezioni scopriremo che l’IPM ha le sue regole, le sue alleanze, le sue leggi. E quando vivi in una cella che si affaccia sul mare e quel mare ogni giorno ti regala il vento e i suoi profumi, è molto più difficile dire addio alla libertà.
Stagione 2
Nella seconda stagione di Mare Fuori ogni detenuto si trova di fronte, come uno specchio, la propria famiglia, e verrà chiamato a compiere una scelta. Seguirne le orme o rinnegarle? Troveremo nuovi personaggi che faranno il loro ingresso nell’IPM, come Kubra, una ragazza di origini nigeriane colpevole di matricidio. O Sasà, un ragazzino arrestato per violenza carnale, un reato che è convinto di non aver compiuto. Le nuove puntate vedono ancora una volta protagonisti i ragazzi rinchiusi nell’istituto, ma è fuori da queste mura che si indaga per cercare i veri responsabili dei crimini compiuti dai nostri giovani detenuti, perché quando un minorenne sbaglia ci sono sempre degli adulti colpevoli.
Stagione 3
Nella terza stagione di Mare Fuori i nostri protagonisti sono cresciuti e molti di loro si trovano a dover compiere la scelta di come affrontare il loro ruolo di adulti nel mondo. La scoperta dell’amore è la rotta che li conduce alla scoperta di nuovi aspetti di sé stessi. Continenti sinora inesplorati. Qualcuno di loro si troverà perso a causa di questa emozione sconosciuta, qualcun altro invece vivrà questo sentimento come fosse un faro nella notte e si farà guidare dalla sua luce abbagliante. Nuovi personaggi faranno il loro ingresso nell’IPM, come Giulia, una Trapper appartenente ad una gang milanese. O i fratelli Di Meo che insieme a Dobermann, un amico extracomunitario di colore, entrano in prigione per aver devastato un ospedale. Le pagine di cronaca nera ogni anno che passa si riempiono di tragici eventi che vedono protagonisti ragazzi giovani e spietati. Il fallimento di un minore è il fallimento di un adulto. I protagonisti di Mare Fuori sono giovani ma il loro urlo rabbioso e violento è rivolto a noi adulti e mettersi in ascolto è un nostro dovere.
Stagione 4
Nella quarta stagione i protagonisti della serie si trovano metaforicamente a navigare in mare aperto. Rosa, Carmine, Mimmo, Kubra, Dobermann, Cucciolo e Micciarella vivono tutti la consapevolezza di non essere più attaccati all’àncora salvifica della famiglia. Sono soli, spinti dalla corrente verso il largo. Ora devono vincere ogni giorno le loro più intime paure per affrontare la vita. Al loro fianco non c’è più l’amore incondizionato della famiglia, ma quello degli amici con cui scelgono di navigare. A contrastare questo racconto ci sono Pino, Edoardo, Cardiotrap, Giulia e Silvia che nel bene e nel male vivono ancora il peso dei legami familiari capaci di condizionare la loro vita. È il momento di crescere e questo significa capire chi si vuole diventare e cosa si desidera essere. Ormai la maggior parte dei detenuti è maggiorenne. Il cambiamento è inevitabile, ma la crescita personale è una scelta che richiede coraggio. Bisogna decidere in che modo e verso dove orientare la propria vita, il proprio viaggio. Chi non lo fa permette ad altri di farlo per lui. La libertà non è solo fuori dal carcere, è anche una conquista interiore dettata dal coraggio di scegliere. La durezza della nuova direttrice forza i ragazzi ad una scelta necessaria: ribellarsi per la propria autodeterminazione. Lo scontro fra il mondo degli adulti e quello dei ragazzi è inevitabile per capire chi si è, chi si vuole diventare e trovare la voce per dirlo.