Creata da: Chris Brancato, Carlo Bernard, Doug Miro
Prodotta da: José Padilha, Eric Newman, Chris Brancato
Nazionalità: Stati Uniti d'America
Casa di produzione: Gaumont International Television
Con un occhio attento a sottolineare sempre l’intreccio tra crimine, corruzione delle istituzioni e sfruttamento della povertà, Narcos coinvolge grazie all’alternanza sapiente tra sequenze più investigative e grandi scene d’azione, e non lascia tregua: l’ampio spazio dato alla voce narrante, la quantità di dettagli storici e politici, l’uso abbondante dello spagnolo (sottotitolato) possono all’inizio risultare ostici, ma sono necessari per dare le coordinate di una vicenda ultradecennale che affonda nella complessità dell’assetto sociopolitico colombiano. Il punto di vista sulla storia è quello degli agenti della DEA Stephen Murphy (Boyd Holbrook) e Javier Peña (Pedro Pascal), ma è l’interpretazione di Wagner Moura nei panni di Escobar a rubare la scena. Nonostante la sua mancanza, lo spirito della serie rimane sufficientemente intatto nella terza stagione, con nuovi personaggi, alleanze e arresti.
Stagioni di Narcos
Stagione 1
La prima stagione dettaglia il percorso dell’ambizioso narcotrafficante di umili origini dagli anni Settanta in avanti: dal tentativo di entrare in politica, all’adorazione degli strati più poveri della popolazione, dalla costruzione del suo impero grazie a una feroce mancanza di scrupoli, alle manie di grandezza che sfociano in sanguinosi attentati. Sulle sue tracce l’agente “gringo” Stephen Murphy, costretto a integrarsi e a capire come funziona uno stato così complesso come la Colombia, e il più navigato Javier Peña. Ricattando il governo, Escobar riesce addirittura a trasformare la sua tenuta nella prigione per sé e i propri associati, fin quando il presidente Gaviria decide che la misura è colma e scatena un raid a La Catedral.
Stagione 2
Escobar è riuscito a fuggire ma è costretto a nascondersi e a fare i conti con le poche risorse che si ritrova, nonché con i rivali come il cartello di Cali, che cercano di approfittarsi della sua momentanea vulnerabilità per vendicarsi, collaborando persino con le forze speciali impegnate nella ricerca costante del latitante. Ma Escobar non ha intenzione di arrendersi, e con l’aiuto di pochi fedeli e del suo nuovo fidato aiutante Limòn continua a uccidere e creare scompiglio fino all’ultimo. La seconda stagione è la disamina dettagliata di una sconfitta, o di una vittoria, secondo i punti di vista, e riesce a bilanciare la suspense, le ottime scene d’azione, ai momenti più introspettivi, persino esistenziali, intorno alla figura di Pablo Escobar.
Stagione 3
La prima conseguenza della morte di Pablo Escobar è il prosperare dei traffici dei suoi vecchi rivali. Il cartello di Cali, guidato dai fratelli Orejuela, è ora il principale fornitore di cocaina negli Stati Uniti, ma il leader Gilberto è intenzionato a lasciare il narcotraffico entro sei mesi per concentrare gli affari della famiglia in business legali; ma la decisione non vede tutti d’accordo. Intanto Javier Peña continua a dar loro la caccia insieme a due nuovi colleghi, e trovano un importante informatore nel capo della sorveglianza del cartèl Jorge Salcedo, stanco della vita criminale. Nonostante la mancanza del carisma di Pablo Escobar la stagione fa un ottimo lavoro concentrandosi sull’intricata rete di alleanze, tradimenti e connessioni politiche del narcotraffico, dimostrando che l’eliminazione del suo leader più pericoloso ha tutt’altro che risolto le cose.