True Blood (2008)

Dopo il serial killer e gli eventi della prima stagione, la seconda approfondisce la scoperta che le creature soprannaturali sono molte di più di quello che Sookie potesse immaginare. Concentrandosi addirittura su due fronti antagonisti, la stagione appare meno compatta e non sempre all’altezza del divertimento orrorifico a cui ha abituato la prima stagione: i primi nemici sono rappresentati dalla Compagnia del Sole, una pseudo-chiesa violentemente anti-vampiri che ha attirato Jason tra le sue fila; poi il richiamo alla mitologia greca, con la menade Maryann, capace di influenzare i comportamenti altrui. Una sottotrama coinvolge Eric e gli altri vampiri alla ricerca del suo antico creatore Godric, dato per scomparso. Jessica, la neo-vampira affibbiata a Bill come punizione per l’omicidio di un vampiro, si aggiunge ai personaggi principali, mentre a fine stagione fa la sua comparsa Sophie-Ann, la regina vampira interpretata da Evan Rachel Wood.

L’idillio tra Sookie e Bill viene interrotto bruscamente con la sparizione di lui, che innesca una catena di eventi e nuovi pericolosi incontri: primi tra tutti la sua creatrice Lorena e il villain migliore della serie, il re vampiro dandy Russell Edginton, deciso a ristabilire e diffondere il diritto dei vampiri di cibarsi degli umani. Entrano in scena anche i lupi mannari, alleati di Russell tranne il buon Alcide, mentre Sookie scopre una genealogia ancora più soprannaturale di quanto pensasse.

Stufa di essere usata dai vampiri, Sookie si riunisce al nonno-fata rifugiandosi brevemente nel regno fatato, ma quando torna a Bon Temps scopre che è passato un anno e molte cose sono cambiate: Bill è il Re Vampiro della Louisiana, Eric ha comprato la sua casa e dunque possiede anche lei, Lafayette e il suo nuovo compagno Jesus si interessano di stregoneria e frequentano una congrega capeggiata dalla strega Marnie, che lancia un incantesimo su Eric facendogli perdere la memoria e diventare noiosamente sensibile. Le fate intanto sono minacciate per i poteri del proprio sangue sui vampiri… Sullo sfondo, altri iperbolici scenari, da Jason che viene rapito dalle pantere mannare, alle possessioni demoniache.

Dopo una stagione sbilanciata verso il soprannaturale magico, si torna alle questioni istituzionali, con la presentazione della tante volte nominata Autorità, che regola le questioni giudiziarie dei vampiri. Bill e Eric sono arrestati per l’omicidio di Nan Flanagan ma presto strappano un accordo con l’Autorità: li aiuteranno a fermare Russell Edgington, nuovamente a piede libero. La caccia ha risvolti inaspettati quando i vampiri superstiti vengono soggiogati da Salome e dalla sua fede “sanguinista” – che prevede il ritorno al nutrimento via sangue umano e l’eliminazione del TruBlood –, che seduce soprattutto Bill, destinato a diventare qualcos’altro bevendo il sangue di Lilith. Tra le sottotrame, Jason scopre dettagli inquietanti sulla morte dei genitori, mentre Tara è costretta ad adattarsi alla sua nuova condizione.

I protagonisti hanno a che fare con un Bill estremamente più potente. Jessica non può resistere al suo richiamo di creatore ed è costretta a vivere con lui. Nel frattempo Jason e Sookie individuano nel misterioso Warlow il responsabile della morte dei loro genitori. Eric scopre un campo di detenzione ed esperimenti sui vampiri gestito con il benestare del governatore della Louisiana: presto Pam, Jessica, Eric e Tara vengono catturati. La stagione si divide tra i pericoli del campo, i destini intrecciati di vampiri e fate, i cambiamenti di personalità di Sookie e Bill. Il finale riconcilia le differenze tra i protagonisti, giusto in tempo per l’arrivo di una nuova minaccia a Bon Temps.

Proprio quando si era finalmente stabilito un equilibrio tra vampiri e umani, vampiri affetti da epatite V, simili a zombie, attaccano Bon Temps provocando la psicosi nei cittadini. Chiaro il riferimento metaforico all’HIV, mentre l’epidemia si diffonde e non risparmia Eric, ormai disperso ma ritrovato da Pam in Francia, perseguitato dal proprio passato. Sookie, Jessica, Jason rimangono in prima linea nella risoluzione dei problemi, ma il tasso di melodramma sale, con i continui intrecci sentimentali, gelosie, morti importanti, innumerevoli scontri, pericoli e nuovi sfruttatori da eliminare. Alla fine l’ordine si ristabilisce, con un lieto fine particolarmente normalizzante ambientato tre anni dopo gli eventi.