“Interpretare un personaggio così istintivo è stato catartico per me”. Parola di Rupert Grint, catapultato nella fama mondiale all’età di undici anni grazie al ruolo di Ron Weasley nella saga di Harry Potter. Due decenni dopo, Grint è tra i protagonist di Servant, la serie horror del maestro della suspence M. Night Shyamalan per Apple.
La storia di una famiglia borghese alle prese con un lutto straziante vede Rupert Grint nei panni di Julian, il fratello di Dorothy (Lauren Ambrose) nonché migliore amico del marito di lei, Sean (Toby Kebbell). “Dopo l’esagerato uso di droghe della scorsa stagione, Julian ha trovato una nuova ossessione nella tata Leanne,” anticipa Rupert Grint, che aggiunge: “Io sono l’opposto del mio personaggio, ma penso che mi piacerebbe essere amico di Julian, nella vita reale”.
Tutt’altra storia è quella di Sean, interpretato da Toby Kebbell (la prima stagione di Black Mirror). Pragmatico e costretto a reggere il gioco ad una moglie sprofondata in una spirale di follia, Sean è conteso tra il bisogno di proteggere la propria famiglia e il desiderio di crogiolarsi in quel falso eppure così rassicurante quadretto domestico. “Da una parte Sean vorrebbe svegliarsi da quell’incubo, ma dall’altra ha un gran bisogno di sentirsi al sicuro con sua moglie e il loro bambino” ammette Toby Kebbell, che dice: “Si tratta di un sentimento profondamente umano”.
In apertura di post il video integrale con il racconto di Rupert Grint e Toby Kebbell riguardo all’esperienza di Servant, la cui terza stagione è disponibile in streaming dal 21 gennaio su Apple TV+.
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