Sex Education: la serie ideata da Laurie Nunn torna su Netflix a distanza di diciannove mesi dagli scorsi episodi. È una stagione dedicata al cambiamento, la terza che approda in streaming con otto episodi inediti in streaming dal 17 settembre.
Al liceo di Moordale arriva una nuova preside (interpretata da Jemima Kirke di Girls) che promette di rimettere il corpo studentesco in carreggiata, costi quel che costi. I giovani, tuttavia, sono più adulti che mai quest’anno. Abbandonati i bollori delle scorse edizioni (seppur continuino ad essere molto presenti nella serie), i protagonisti di Sex Education si ritrovano a compiere le prime scelte consapevoli.
“Eric è arrivato al punto della sua vita in cui è stufo di contribuire al cambiamento di tutte le persone intorno a lui, ignorando i propri bisogni e le proprie aspirazioni” racconta il suo interprete Ncuti Gatwa nel corso della sua intervista esclusiva a Tvserial.it. “Adesso è pronto a vivere la sua vita nella maniera più impenitente possibile, e questo avrà delle ripercussioni sul suo rapporto con Adam, il quale è abituato ad una versione ben più accomodante di Eric”.
“A volte crediamo che la nostra vita sia arrivata al capolinea, e invece quello è proprio l’inizio” sostiene Aimee Lou Wood. È stato così anche per il suo personaggio, Aimee, la quale è al centro di una delle scene più importanti della passata stagione, quella sul bus. Anziché lasciarsi definire da un evento traumatico, Aimee ha deciso di renderlo il primo passo nel viaggio verso sé stessa.
“Aimee ha smesso di compiacere gli altri, è molto più vulnerabile e all’inizio non sa bene come chiedere aiuto” racconta Aimee, che aggiunge: “Adesso è giunta l’ora per lei di occuparsi di sé stessa, e nonostante sarà difficile per lei, a volte, questo non significa che mollerà”.
In apertura di post il video integrale con il racconto di Ncuti Gatwa e Aimee Lou Wood riguardo all’esperienza di Sex Education, la cui terza stagione è disponibile in streaming dal 17 settembre su Netflix.
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