La terza stagione di Sex Education, disponibile da venerdì 17 settembre, ha molte promesse da mantenere. E anche una lunga attesa da farsi perdonare. Certo, i diciannove mesi trascorsi dall’uscita della seconda stagione sono da imputare principalmente alla pandemia globale. Per una serie che è da subito risultata un fenomeno di culto, uno stop di quasi due anni potrebbe mettere a rischio la sua longevità e la sua presa sul pubblico.
Fortunatamente, non è questo il caso. L’attesa per gli otto nuovi episodi delle vicende di Jean e Otis, il duo di terapisti sessuali madre e figlio interpretati da Gillian Anderson e Asa Butterfield, è alle stelle.
Gli spettatori non vedono l’ora di poter ritornare a Moordale, e per chi come il sottoscritto ha già visto la terza stagione, si tratterà di una stagione che riconfermerà Sex Education come uno dei prodotti originali più brillanti di Netflix.
“Vorrei aver avuto una serie come questa, quando ero ragazzina” ha commentato Aimee Lou Wood nel corso della sua intervista esclusiva a Tvserial.it. “Guardare Sex Education è confortante come passare del tempo coi tuoi migliori amici. Ricordo quando, da adolescente, nessuno dei teenager sullo schermo mi assomigliava neanche alla lontana. La nostra serie riesce a raccontare molto bene l’imbarazzo e la goffaggine di quegli anni” ha spiegato l’interprete di Aimee.
Nella terza stagione, la creatrice Laurie Nunn e il suo team di autrici e autori espande ancora di più il mondo di Moordale a favore di una maggiore rappresentatività inclusiva. Tra i personaggi che debuttano nei nuovi episodi anche Cal, studente non-binary interpretato dall’artista Dua Saleh.
Il liceo frequentato da Otis e dai suoi amici cambia rotta sotto la guida della nuova preside Hope (Jemima Kirke, tra le protagoniste di Girls), la quale promette di riportare l’istituto ai suoi antichi splendori. “La Moordale sarà pervasa di un forte senso di vergogna, ma assisteremo ad una reazione da parte degli studenti che si rifiutano di sottostare a questo regime” racconta Chinenye Ezeudu, interprete di Viv.
Quanto al suo personaggio, Chinenye racconta: “Viv continua a puntare tutto sulla sua carriera accademica, ma ci sarà un nuovo personaggio che minaccia il suo percorso meticolosamente pianificato”. Se questo avrà a che fare con Eugene, il fidanzato col quale Viv ha in progetto di entrare a Oxford, lo scopriremo nel corso degli episodi.
Al momento, Netflix non si è formalmente sbilanciata sul futuro della serie. È piuttosto raro che le Netflix Originals stacchino il traguardo delle quattro stagioni, ma risulta difficile immaginarsi che il colosso dello streaming rinunci ad una delle sue serie più amate. “Sex Education può continuare ancora per molti anni a venire,” sostiene Aimee Lou Wood, “perché i suoi personaggi sono talmente dettagliati che hanno ancora tante storie da raccontare”.
In apertura di post il video integrale con il racconto di Chinenye Ezeudu e Aimee Lou Wood riguardo all’esperienza di Sex Education, la cui terza stagione è disponibile in streaming dal 17 settembre su Netflix.
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