Sherlock Sherrinford: che cos’è?
Ci hanno fatto penare a lungo, prima facendoci credere che Sherrinford fosse il misterioso terzo fratello Holmes poi, con la comparsa di Eurus (Sian Brooke), creando un alone di mistero che ci siamo trascinati per una settimana.
Tra i tanti colpi di scena della quarta stagione di Sherlock quello relativo a Sherrinford è stato uno dei più sorprendenti, pur se abbastanza telefonato dopo il finale 4×03 “The Lying Detective”.
Che cos’è Sherrinford? Potremmo definirla l’Alcatraz britannica della serie Sherlock, ma la realtà è che Sherrinford è molto, molto di più. È il luogo in cui vengono rinchiusi i criminali incontrollabili dal Governo britannico, quelli che devono sparire per sempre dalla circolazione e in cui viene rinchiusa Eurus Holmes dopo che da bambina ha mostrato segni di instabilità palesi. È il luogo in cui la famiglia Holmes chiude per sempre ferite da troppo tempo aperte, dopo che Eurus, avendo preso il controllo della prigione-manicomio, intrappola i fratelli più grandi (e il Dottor Watson) sottoponendoli ad un gioco malato.
Ma è anche – e ce ne accorgiamo solo in “The Final Problem” – il luogo in cui viene architettato, in appena cinque minuti, il malefico piano che darà il la a tutti gli avvenimenti della serie dalla seconda stagione in poi. È qui che James Moriarty (Andrew Scott) incontra – in uno dei flashback più attesi degli ultimi anni – la malefica sorella Holmes, venendo da questa indotto (come se ce ne fosse bisogno) a fare di tutto per distruggere Sherlock Holmes (Benedict Cumberbatch).
È infine il luogo in cui vediamo Sherlock Holmes alle prese con un qualcosa che mai aveva affrontato nella serie: i sentimenti, o il suo lato umano se preferite. Sherrinford quindi non è solo una prigione ma un posto in cui succede tutto e il contrario di tutto, in cui se qualcosa va storto anche le menti più brillanti possono vacillare e cadere se non riuscissero a dimostrarsi abbastanza forti. È il teatro in cui va in scena l’ultimo episodio della quarta stagione di Sherlock, speriamo non l’ultimo episodio dell’intera serie. Se così fosse però, è innegabile che questo macabro e misterioso posto ha contribuito non poco a rendere esaltante l’ultimo capitolo di questa epica storia che è Sherlock.
Esisteva davvero “un Sherrinford”
In realtà esisteva davvero “qualcuno” di nome Sherrinford. Il nome Sherrinford venne trovato tra gli appunti di Sir Arthur Conan Doyle – autore dei romanzi di Sherlock Holmes – come possibile nome per il detective di Baker Street, durante le fasi di creazione del personaggio. Inoltre quando William S. Baring-Gould scrisse una biografia fittizia del personaggio di Sherlock Holmes, inserì un altro fratello maggiore – oltre al canonico Mycrroft – proprio di nome Sherrinford! Questo Sherrinford era il maggiore dei fratelli Holmes, responsabile dell’amministrazione del patrimonio di famiglia. Tra Eurus e Sherrinford sarebbe stato molto meglio quest’ultimo, non trovate?
Testo di Gabriele Fardella e Roberta Caprioli
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