Da quando il 30 ottobre 2012 fu annunciata l’acquisizione di Lucasfilm da parte di Disney, Star Wars è tornato ad essere uno dei franchise più produttivi e vulcanici di Hollywood.
Dopo l’apparente conclusione della Saga, avvenuta nel 2005 con l’uscita di Episodio III – La Vendetta dei Sith, George Lucas aveva dichiarato che non vi sarebbero stati ulteriori capitoli cinematografici di Star Wars al di là dell’esalogia.
La televisione appariva la nuova frontiera del franchise: dopo la micro-serie di Genndy Tartakovskj Star Wars: Clone Wars (Cartoon Network, 2003-2005), le Guerre dei Cloni (i tre anni di lotta intergalattica tra Repubblica e Separatisti, situati tra Episodio II e III) tornano protagoniste su Cartoon Network nel 2008 con la serie animata in CGI The Clone Wars.
Prodotta dallo stesso Lucas e realizzata da Dave Filoni, questo progetto si rivelò ben più ambizioso della precedente serie animata del 2003, arrivando a un totale di 121 episodi nell’arco di 6 stagioni.
The Clone Wars fu anticipata da un omonimo lungometraggio distribuito nei cinema americani a partire dal 15 agosto 2008, e costituito dai primi episodi della serie.
Il primo legame tra Star Wars e Netflix emerge proprio a seguito dell’improvvisa cancellazione di The Clone Wars:
poco dopo l’acquisizione di Lucasfilm, nel marzo 2013 Disney annunciò che la serie (ormai giunta alla 5° stagione) sarebbe stata cancellata per permettere al franchise di concentrarsi sull’imminente trilogia dei sequel (il cui primo capitolo, Il Risveglio della Forza, uscirà nei cinema italiani il 16 dicembre) e su Star Wars Rebels, nuova serie in grafica computerizzata che ha debuttato lo scorso ottobre su Disney XD, e ora arrivata alla 2° stagione.
La decisione di Disney mise a repentaglio la produzione della 6° stagione di The Clone Wars, nonché delle ulteriori stagioni 7 e 8, allora già in fase di scrittura e progettazione.
Il colosso dello streaming (in arrivo in Italia ad ottobre) giunse in soccorso di Anakin, Obi-Wan e Ashoka: nel febbraio 2014 Netflix annunciò che a partire dal mese successivo sulla sua piattaforma sarebbero state disponibili le prime 5 stagioni della serie animata e la 6° stagione di The Clone Wars.
I 13 episodi che erano stati realizzati e ultimati al tempo dell’annuncio di Disney apparirono nella videoteca di Netflix a partire dal 7 marzo 2014, col sottotitolo The Lost Missions.
Parallelamente ai progetti animati di Star Wars, negli anni successivi all’uscita de La Vendetta dei Sith George Lucas e Rick McCallum (produttore della trilogia prequel) avevano parlato in numerose occasioni di una serie televisiva live-action ambientata nella Galassia Lontana Lontana.
Il progetto nasceva come spin-off dei capitoli cinematografici, collocandosi nei 19 anni che intercorrono tra gli eventi di Episodio III e l’inizio di Una Nuova Speranza: la serie, definita ‘più oscura e adulta‘ rispetto ai film, avrebbe raccontato il consolidamento del potere dell’Impero Galattico nella Galassia, e sarebbe stata ambientata su Coruscant, il pianeta capitale.
Al centro delle vicende ci sarebbero stati un gruppo di boss della malavita che vivono nei livelli sotterranei della metropoli Coruscant, e alcune famiglie rivali che combattono per il controllo della parte sordida dell’universo di Star Wars.
Paragonata a Il Padrino e al western televisivo Deadwood (HBO, 2004-2006), la serie (che brevemente sembrò essere intitolata Underworld) avrebbe avuto come protagonista un cacciatore di taglie, forse addirittura il leggendario Boba Fett. L’intenzione era quella di seguire le orme di Game of Thrones, con stagioni costituite da non più di 13 episodi all’anno di un’ora ciascuno.
Tuttavia il debutto previsto per il 2009 non si concretizzò anche a causa dell’elevato budget previsto, circa 5 milioni di dollari ad episodio. Due anni dopo Lucas dichiarò che dei 100 episodi previsti erano state ultimate 50 sceneggiature, e che il progetto della serie televisiva live-action si trovava attualmente in pausa.
A partire dal 2013 il presidente degli ABC Studios Paul Lee ha dichiarato in diverse occasioni l’interesse nei confronti di una serie live action di Star Wars, e l’intenzione di inserire questo progetto televisivo nei piani produttivi del broadcaster; all’inizio dell’anno scorso, voci mai smentite hanno riportato che il progetto fosse già in fase di casting.
Provando quindi a fornire delle cifre più realistiche sui costi di produzione del nuovo progetto seriale targato Disney su un broadcast network come ABC, che negli ultimi anni ha comunque prodotto series sempre più dispendiose in termini economici, gli addetti ai lavori hanno accostato come modello produttivo da seguire i nomi delle series di Agents of S.H.I.E.L.D. e Once Upon A Time, entrambi spin-off televisivi di franchise e properties Disney.
Proprio l’avvio delle riprese sul set dei Pinewood Studios, tra la produzione dei due film, Episodio VII e Episodio VIII, potrebbe oltre che far risparmiare risorse importanti, dare un autentico senso di continuità visivo e stilistico essenziale per il direttore degli ABC Studios.
Tuttavia tra le riprese di Rogue One, il primo film antologico della serie di Star Wars in uscita il 16 dicembre 2016, e quelle di Episodio VIII (previsto per il 26 maggio 2017) l’eventuale serie televisiva non potrebbe vedere la luce prima del 2017.
Il progetto live-action sembra inserirsi all’interno di una cornice ben più ambiziosa che Disney avrebbe in progetto di realizzare per i suoi brand di punta, Marvel e Star Wars.
Sull’argomento il sito Daily Finance ha pubblicato un’indiscrezione davvero interessante: si tratterebbe dell’intenzione del CEO di The Walt Disney Company Robert Iger di espandere i propri brand nel campo dell’intrattenimento televisivo, riportando una dichiarazione che alludeva a dei possibili canali tematici via cavo “riguardanti Star Wars e Marvel“.
La novità riportata dal sito Cinelinx riguarderebbe invece una nuova strategia per il debutto di Star Wars nella serialità televisiva:
si tratterebbe di un approccio che sposa le nuove tecnologie digitali dello streaming rispetto al sistema americano rappresentato dai broadcaster e dai network.
Stando a queste nuove informazioni Disney intenderebbe continuare la fortunatissima collaborazione con Netflix, dopo gli straordinari risultati ottenuti da Daredevil, la prima serie realizzata in partnership.
Sembrerebbe che clamoroso successo di Marvel’s Darevil, che ha debuttato sulla piattaforma di streaming lo scorso 10 aprile e che è già stata rinnovata per una seconda stagione prevista per il 2016, sia stato decisivo per Disney: secondo una ricerca condotta dall’istituto Luth Research sulla popolarità delle esclusive Netflix uscite nei primi 4 mesi del 2015 (l’azienda di Los Gatos è famosa per non divulgare i dati di ascolto delle sue serie), Daredevil si aggiudica il primo posto, battendo persino la 3° stagione di House of Cards.
Daredevil è stato solo l’inizio: in produzione ci sono ben altre 4 serie Marvel che debutteranno da qui al 2017: Jessica Jones, Luke Cage, Iron Fist e la miniserie dedicata ai Defenders.
Verso la fine del 2015 toccherà a Jessica Jones, interpretata da Krysten Ritter (Jane in Breaking Bad, e Chloe in Don’t Trust the B—- in Apartment 23).
La strategia di Netflix prevede di lanciare una nuova serie Marvel ogni 6 mesi, e ciascuna delle serie è pensata per potersi sviluppare nell’arco di più stagioni, a seconda del loro successo e del clamore dei fan.
Proprio in virtù di questa partnership inarrestabile già consolidata Disney intende continuare a lavorare con Netflix nella realizzazione non di uno, ma di ben TRE progetti televisivi live-action di Star Wars.
Oltre alla possibilità di esplorare più approfonditamente l’universo narrativo della Saga, soffermandosi maggiormente su diversi personaggi proprio come nel caso delle 5 serie Marvel, Disney sembrerebbe incline a mantenersi al passo coi tempi, accantonando l’idea di destinare la serie ad un emittente broadcast (come nel caso di Agents of SHIELD e Agent Carter, in onda su ABC) a favore di una piattaforma streaming che offre una fruizione non lineare – il cosiddetto binge-watching, la pratica di guardare intere serie e stagioni tutte d’un fiato, un episodio dopo l’altro.
L’ottimo rapporto tra Netflix e Disney, nato e consolidato grazie alle serie Marvel, rappresenterebbe la soluzione migliore e il canale preferenziale per lanciare le nuove serie televisive su Star Wars.
Cinelinx ipotizza che il debutto della prima tra queste eventuali serie non avverrà prima del 2017, ribadendo la medesima previsione che avevano avanzato lo scorso marzo: cruciale è sempre la disponibilità dei set di Pinewood, dove attualmente si sta girando Rogue One, e a partire dai primi mesi 2016 anche Episodio VIII.
Recentemente Disney ha anche annunciato l’uscita del secondo film antologico del franchise (stavolta incentrato sul personaggio di Han Solo) prevista per il 25 maggio 2018: risulta chiaro che attualmente la priorità di Disney è di fissare delle tempistiche di realizzazione ben precise per il franchise di Star Wars, permettendo così di individuare una finestra temporale per i diversi progetti in cantiere.
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