Storia della bambina perduta libro di Elena Ferrante
Storia della bambina perduta riassunto dell’ultimo volume della saga letteraria di L’amica geniale, composta da quattro romanzi editi da E/O e scritti da Elena Ferrante.
La storia d’amicizia che lega le due protagoniste inizia sin dagli albori della loro conoscenza da bambine e perdura accompagnandole per tutta la vita. In quest’ultimo volume conclusivo della saga, la scrittrice svela chi sia “l’amica geniale” tra le due? Una è lo specchio dell’altra, e se Lenù (Elena) ha sempre bisogno di perdersi per poi ritrovarsi, Lila riesce sempre a cavalcare l’onda. Ma che potrebbe succedere se si perdesse per strada?
Come finisce Storia di chi fugge e di chi resta, il terzo libro della saga
Il terzo volume, Storia di chi fugge e di chi resta racconta esattamente ciò che è magistralmente detto nel titolo. Elena (Lenù) fugge da Napoli per cercare di ricominciare altrove ed affermarsi nel panorama letterario italiano. Raffaella (Lila) resta e nonostante le mille difficoltà del rione e della realtà napoletana, sembra riuscire ad ottenere potere e denaro, in una rivalsa sulla vita da sempre desiderata e ricercata.
Non sono state capaci di mantenere i contatti e sopravvivere alla distanza, si frequentavano poco e il rapporto odio-amore sembra raggiungere un punto di non ritorno, a tratti. Elena ha lasciato figlie e marito per stare con Nino, il suo amore di sempre. Una prova d’amore che Nino l’ha esortata a trascrivere in un romanzo. Attraverso una scrittura ispirata dalle frequentazioni femministe di Firenze e Milano, Lenù chiede a Nino di vivere finalmente insieme.
Storia della bambina perduta riassunto della trama
Le due ragazzine ormai sono donne mature. Storia della bambina perduta è il quarto ed ultimo romanzo della saga le accompagna sino alla vecchiaia. All’inizio Elena (Lenù) ha trentadue anni e si trova con Nino a Montpellier. Sta bene, ma non è felice. È libera, ma non basta. Il senso di colpa verso le proprie figlie, l’infedeltà di Nino e la sua relazione non chiara con la moglie, il giudizio dell’ex marito e della sua influente famiglia, sono tutti elementi che non le danno tregua.
Anche la mancanza di Lila è un peso che non sa più gestire, nonostante tutti i problemi e le liti. Rimane incinta di una bambina e torna con Nino a Napoli sperando che lasci la moglie per lei. Non avverrà mai, piuttosto Lenù si ritrova nuovamente da sola nella casa di famiglia in cui viveva da bambina, abbandonata dalle figlie che preferiscono i lussi e lo stile di vita offerto dal padre, mentre intorno a lei si intrecciano violenze e morti.
Lila sembra aver trovato una stabilità e dimensione assieme al devoto ed innamorato Enzo. Gestisce un’azienda informatica ed ha avuto una figlia, Tina. La bambina prende il nome da una bambola di Lenuccia che in passato, per dispetto, Lila buttò nello scantinato.
Le due donne continuano a richiamarsi, inevitabilmente e sottilmente. Sono legate in maniera indissolubile. Lila non ha l’istruzione di Lenù, eppure rimane la sua ancora di salvezza. È da lei che Elena corre ad ogni difficoltà. Il costante supporto che nel tempo le ha dato, con i suoi modi burberi e meschini, l’ha spronata a raggiungere il riscatto che a Lila stessa è stato negato.
Elena è fiera di sentirsi finalmente migliore di Lila: il successo come scrittrice, l’amore di Nino, lo studio, i viaggi, il sesso e il confronto pubblico la soddisfano. Avverte di essere perfettamente calata nel suo tempo e nella sua vita e di avere il dovere di rappresentarla con parole sempre più precise e schiettezza di intenti.
È Elena a scrivere la sua storia e quella dell’amica, mettendo al centro proprio Lila. Ciò che ottiene è un nuovo disarmante successo e la consapevolezza di doverle tutto ciò che è diventata.
Ne L’amica geniale che fine fa Tina?
Tina è una bambina, figlia di Lila ed Enzo, coetanea dell’ultima nata di Lenù e Pietro.
Tina è anche il nome di una bambola che, in passato, per dispetto a Lenù, Lila butta nello scantinato. Purtroppo è la vittima della caparbietà di Lila che non si è mai piegata alla delinquenza rionale: non ha mai accettato di sottostare al dominio della famiglia camorrista del momento.
Quando Lenù torna a Napoli, le bimbe vivono in appartamenti separati solo da una rampa di scale. Giocano insieme e ricordano terribilmente le madri alla loro età. Sono completamente diverse l’una dall’altra, esattamente come Lila e Lenuccia, ma indissolubili.
Tina, all’età di quattro anni, scompare in modo inspiegabile ed è l’inizio della fine per Lila. Nessuno sa dove sia Tina, se sia stata rapita, uccisa o altro. C’è la forte consapevolezza che non tornerà mai. Questo lutto segna Lila nel profondo da cui non si riprende, scivolando lentamente nell’oblio.
Storia della bambina perduta personaggi principali del libro
Ci sono alcuni personaggi del terzo romanzo che, progressivamente, scompaiono. Pietro è un fantasma che vive nei ricordi e nei tormenti di Lenù, nelle discussioni che la donna ha con le figlie.
Imma in particolare, essendo molto vicina a Tina, è il personaggio maggiormente presente. E poi chiaramente ci sono le discussioni con Nino – per Lenuccia – e con Enzo – per Lila -.
Protagoniste indiscusse fino alla fine, le amiche di sempre Raffaella ed Elena, anziane e logorate dalla vita.
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