Che fine ha fatto Hopper in Stranger Things?
Che fine ha fatto Hopper in Stranger Things? Il personaggio interpretato da David Harbour è stata una delle più grandi incognite della serie a seguito del finale della terza stagione. Dove – e come – lo rivedremo nei nuovi episodi in streaming dal 27 maggio su Netflix? Facciamo un passo indietro.
Hopper muore alla fine di Stranger Things 3?
Alla fine della stagione 3 di Stranger Things esisteva soltanto una domanda: Hopper è vivo o è morto davvero? Il papà di Undici si sacrifica nell’ottavo e ultimo episodio, consentendo a Joyce Byers (Winona Ryder) di distruggere il macchinario attraverso il quale i russi stavano riuscendo ad aprire il portale tra la nostra dimensione e il Sottosopra. Sacrificandosi da eroe quale è, Hopper svanisce a seguito dell’esplosione.
Nella scena post-credits ambientata in una prigione situata nel Kamkatchka, in Russia (la stessa del primo episodio, presumibilmente) due soldati percorrono un lungo e sudicio corridoio che divide due fila di celle. Uno dei due si avvicina ad una porta ma il suo compagno lo ammonisce dicendo “no, non l’americano”. Il prigioniero russo scelto al suo posto – tutto suggerisce che l’americano in questione sia Hopper – viene dato in pasto ad un Demogorgone custodito dai russi.
Hopper è vivo in Stranger Things 4
L’episodio si apre con un flashback che racconta cos’è successo a Hopper dopo che era stato dato per morto durante la battaglia di Starcourt come Joyce e gli altri credevano. Come era stato già anticipato dal finale della terza stagione, Hopper non è finito in Russia attraversando il portale, bensì è stato prelevato dalle guardie sovietiche, le quali erano convinte che Hop fosse una spia americana intenzionata ad infiltrarsi tra le loro fila. Per questa ragione, i russi lo prelevarono e – da Hawkins – lo portarono in Kamchatka, dove Hopper è stato dapprima torturato e costretto ai lavori forzati.
Grazie alla complicità di Dmitri (Tom Wlaschiha), Hopper riesce a mettersi in contatto con Joyce e ad organizzare una fuga che potrebbe portarlo lontano dalla Russia e nuovamente negli Stati Uniti. Per farlo, Joyce dovrà portare 40mila dollari ad un punto stabilito da “Enzo” (questo il nome in codice del complice) che assicureranno ad Hopper un passaggio in aereo.
Prima di arrivare al magazzino del contrabbandiere Yuri, però, Hopper dovrà riuscire a liberarsi dalle catene e a fuggire dalla prigione. Un piano ambizioso, specie se considerato che Hopper non può contare sull’aiuto di nessuno. Riuscirà nel suo intento? Lo scopriremo negli episodi successivi.
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