Stranger Things 4 Hopper è morto?
Chi ha concluso la visione della stagione 3 di Stranger Things, e si appresta ad iniziare la quarta disponibile dal 27 maggio 2022, ha soltanto una domanda: Hopper è vivo o è morto davvero? Il personaggio interpretato da David Harbour si sacrifica nell’ottavo e ultimo episodio, consentendo a Joyce Byers (Winona Ryder) di distruggere il macchinario attraverso il quale i russi stavano riuscendo ad aprire il portale tra la nostra dimensione e il Sottosopra. Sacrificandosi da eroe quale è, Hopper svanisce a seguito dell’esplosione.
Tuttavia l’epilogo della battaglia di Starcourt sembra non essere così scontato come pensiamo – o meglio, non è detto che abbiamo visto ciò che abbiamo visto. Ma andiamo con ordine ripercorrendo gli istanti finali di Hopper in scena.
Joyce sta per attivare le chiavi, consapevole che così facendo attiverà l’esplosione del macchinario, che come aveva anticipato Alexei disintegrerà chiunque sia nelle vicinanze. Hopper è a fianco al macchinario, avendo appena sopraffatto e ucciso Grigori, il russo strangolatore, scaraventandolo nella chiave. Joyce conosce l’ingrato compito che le spetta e Hopper, con un cenno del capo, la invita a procedere. Sul volto ha una smorfia difficile da interpretare, un misto di commozione e… qualcos’altro? Hopper aveva un asso nella manica del quale Joyce non era a conoscenza?
Ad ogni modo a questo punto Joyce riesce ad attivare entrambe le chiavi, ma chiude gli occhi: la morte di Hopper non viene mostrata, presumibilmente perché avviene nel momento in cui Joyce non sta assistendo alla scena.
Durante l’esplosione del macchinario, Hopper sembra non essere già più al suo fianco. Tuttavia sebbene la sua morte non sia mostrata, è visibile quella dei soldati russi accorsi per fermare Joyce e Hop: i sovietici vengono disintegrati dall’esplosione sprigionata dal macchinario.
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Cosa significa tutto questo? In Stranger Things nulla è lasciato al caso. Va inoltre aggiunto che c’è stato un istante, poco prima che il macchinario andasse distrutto, nel quale il varco era quasi del tutto aperto: è possibile che Hopper sia finito nel Sottosopra, o che abbia viaggiato da un varco all’altro? Alexei aveva menzionato l’esistenza di altri portali, risultato degli esperimenti sovietici antecedenti allo Starcourt.
Ad ogni modo per Joyce, il dottor Owens, Undici e il resto di Hawkins, Hopper è morto durante la battaglia di Starcourt. Nel flash-forward intravediamo un trafiletto dell’Hawkins Post che parla di lui come un “eroe locale” sacrificatosi per proteggere la sua comunità. Col cuore spezzato, Undici trasloca insieme a Joyce, Will e Jonathan, lasciandosi alle spalle Hawkins e il suo compianto papà adottivo. Nessuno sospetta che Hopper possa essere vivo, ma questo non impedisce ai fan di sperare che il personaggio più amato sia in realtà scampato alla morte.
“No, non l’americano”: Hopper è finito in Russia?
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Un indizio sul destino di Hopper potrebbe essere giunto nella scena post-credits dell’ultimo episodio.
In base situata nel Kamkatchka, in Russia (la stessa del primo episodio, presumibilmente) due soldati percorrono un lungo e sudicio corridoio che divide due fila di celle. Uno dei due si avvicina ad una porta ma il suo compagno lo ammonisce dicendo “no, non l’americano”.
Si riferiscono forse a Hopper, che invece di essere morto è passato attraverso il portale ed è finita in un’altra delle basi russe che stavano cercando di aprire un varco con l’altra dimensione? Questo non ci è dato saperlo perché l’identità del misterioso prigioniero americano non viene svelata: nella scena post-credits non è mostrato il detenuto statunitense confinato nella prigione del Kamkatchka, anche se è impossibile non pensare immediatamente a Hopper dopo aver sentito questa frase.
Lo sciagurato è un altro: si tratta di un carcerato russo che implora clemenza e spergiura la propria innocenza. L’uomo viene condotto in un’altra gabbia, dove viene rinchiuso e successivamente dato in pasto ad un Demogorgone.
In Stranger Things 4 Hopper è vivo?
Venerdì 14 febbraio Netflix annuncia il via alle riprese della quarta stagione di Stranger Things, confermando ufficialmente che David Harbour vestirà di nuovo i panni di Jim Hopper. È proprio lui l’Americano imprigionato in Kamchatka. Lo sceriffo Hopper è vivo: lunga vita a Hop!
«il nostro “Americano” al momento è imprigionato lontano da casa nelle nevose terre desolate di Kamchatka, dove affronterà pericolosi esseri umani… e molto altro – pregate per il nostro Americano» – sono queste le parole scelte dai Duffer Brothers per commentare la rivelazione sul futuro di Hopper. Il primo sguardo a Hop nella quarta stagione è disponibile nel teaser trailer “Dalla Russia con amore” diffuso da Netflix in occasione del giorno di San Valentino. Lo trovate di seguito:
In conclusione, agli occhi dello spettatore appariva chiaro che la storia di Hopper non fosse conclusa qui. La sua apparente morte è un colpo di scena che risulta più un cliff-hanger che un vero epilogo per uno dei personaggi più amati della serie. Altrettanto probabile è che il misterioso “americano” imprigionato nel Kamkatchka si rivelerà non essere lui.
I fratelli Duffer ci hanno abituato a indizi ben più raffinati di questo, ma la scena post-credits ha il compito di accendere le speranze nello spettatore, confermando quello che inizialmente è soltanto un diniego nell’accettare la morte di un altro beniamino dopo quella di Bob Newby (Sean Astin) nel finale della stagione 2. Il povero Bob non è citato a caso: il suo sacrificio è una delle scene più cruente di quell’episodio, e a differenza della presunta morte di Hopper che non è mostrata, la fine di Bob è incontrovertibile. A onor del vero, anche la scena della morte di Barb (Shannon Purser) nella stagione 1 viene omessa; tuttavia a dissipare ogni dubbio sul suo destino è la scena in cui Nancy si imbatte nel cadavere della sua amica nel Sottosopra.
Meli dice
Spero con tutto il mio cuore che Hopper sia vivo