L’orologio a pendolo in Stranger Things 4
Qual è il significato dell’orologio a pendolo in Stranger Things 4? Scopriamolo insieme.
ATTENZIONE: quello che segue è la spiegazione integrale di che cos’è, nello specifico, l’orologio a pendolo e di come rivelato in Stranger Things 4 pertanto include alcuni spoiler sugli sviluppi della quarta stagione. Se preferite non guastarvi la sorpresa, vi suggeriamo di non proseguire la lettura. Se invece volete sapere di cosa si tratti, trovate la spiegazione di seguito.
Nella quarta stagione – disponibile dal 27 maggio con i primi sette episodi, mentre i restanti due escono l’1 luglio sempre su Netflix – un’immagine ricorrente è quella di orologio a pendolo dall’aspetto antico. I suoi rintocchi risuonano in maniera inquietante, poiché coincidono sempre con un evento nefasto.
La visione dell’orologio a pendolo intrappolato nei tralci del Sottosopra appare a Chrissy Cunningham, la prima vittima di Vecna, così come a Fred Benson, il collega di Nancy al giornale scolastico, ma anche a Max e infine a Patrick, il compagno di squadra di basket. Insieme a Dustin e ai suoi amici, Max capisce che tutte le vittime di Vecna (nello specifico, Chrissy e Fred) erano accomunate dai suoi stessi sintomi: mal di testa, difficoltà a dormire, incubi costanti.
Poi iniziano le visioni, che abitualmente prendono la forma della più grande paura della persona (la madre ossessionata dal peso per Chrissy, il trauma della battaglia di Starcourt per Fred, il fratello Billy per Max). Il tormento non finisce qua: c’è poi la visione dell’orologio a pendolo, i cui rintocchi scandiscono di fatto la condanna a morte di chi lo ha visto.
Nel giro di ventiquattro ore, tutte le persone che hanno visto l’orologio a pendolo sono morte. L’unica a scampare questa sorte è Max, la quale – grazie all’aiuto dei suoi amici e alla musica del suo walkman – riesce a scampare alle grinfie di Vecna giusto in tempo. Quello che emerge sull’orologio ha un significato, se possibile, ancora più sinistro.
L’orologio a pendolo proviene dalla casa di Victor Creel, la dimora che è considerata l’epicentro dell’apparizione di Vecna. Nel racconto della sua infanzia, Henry, il figlio di Victor – che poi si scoprirà essere anche Numero Uno e soprattutto Vecna -, racconta di come fosse ossessionato dall’idea di liberarsi dal giogo del tempo, rappresentato per l’appunto dall’orologio. Anziché condurre una vita banale scandita dai ritmi del lavoro, della famiglia, dei doveri – fondamentalmente, della mortalità -, Uno era determinato a riscrivere le regole del gioco a suo favore, anziché sprecare il tempo nell’attesa di qualcosa che lo avrebbe soltanto frustrato.
Ecco svelato il significato dell’orologio. Si tratta di qualcosa di estremamente importante per capire la psicologia di Vecna: il pendolo rappresenta il simbolo di un potere che lui ha sovvertito e al quale si è ammutinato nel momento in cui ha capito che le sue potenzialità superavano quelle di chiunque avesse intorno.
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