Stranger Things 5, le riprese della quinta stagione dureranno un anno

Stranger Things 5, le riprese della quinta stagione dureranno un anno

Stando a quanto riportato da Popbuzz, le riprese della quinta e ultima stagione di Stranger Things dureranno un anno. Attualmente non vi è conferma ufficiale sulla data precisa dell’inizio delle riprese della quinta stagione, ma gli ultimi rapporti indicano che inizieranno nel febbraio 2024. La lettura del copione, invece, per i primi 6 episodi è avvenuta nel mese di dicembre appena concluso.

Al momento, non c’è una data di uscita ufficiale per la quinta stagione di Stranger Things. In base a quanto dichiarato da David Harbour nel corso del 2023, le riprese della stagione finale richiederanno fino a un anno di tempo. Con queste stime, considerando anche il commento di Finn Wolfhard sulla sua età al momento della release, potremmo aspettarci una possibile data di uscita verso il 2025. “Quando uscirà la stagione finale avrò 22 anni e potrò bere con Gate, Caleb e Noah all’anteprima di Stranger Things 5”.

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Come ogni fan di Stranger Things saprà, ogni stagione inizia con un piccolo salto temporale. La linea temporale è passata da novembre/dicembre 1983 nella prima stagione ad ottobre 1984 nella stagione 2, per poi arrivare a luglio 1985 nella stagione 3. La stagione 4 si svolge nel marzo 1986, otto mesi dopo la Battaglia di Starcourt.

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Sembra che i fratelli Duffer stiano prendendo in considerazione un altro salto temporale. Parlando a TVLine, i creatori hanno dichiarato che un intervallo di tempo prolungato è quasi inevitabile a causa dell’età dei giovani attori: “Siamo sicuri che faremo un salto temporale. Idealmente, avremmo girato [le Stagioni 4 e 5] di fila, ma semplicemente non è stato fattibile realizzarlo”. 

Ogni stagione di Stranger Things si svolge un anno dopo, ma resta da vedere se la quinta stagione avrà luogo nel 1987.
Se la serie si estenderà, invece, oltre il marzo 1988, potrebbe coincidere con l’uscita di Beetlejuice, film che ha naturalmente come protagonista Winona Ryder. E uno show che fa riferimento così spesso alla cultura pop come Stranger Things non può perdere un’occasione così ghiotta per una citazione così importante.