Suburra La Serie: come finisce la stagione 2
Suburra La Serie: la seconda stagione su Netflix da venerdì 22 febbraio. Ecco un riassunto completo degli eventi più importanti degli 8 episodi di Suburra 2 e di tutto quello che succede nell’ottavo e ultimo episodio intitolato “Dimmi la verità”.
Suburra 2: Alice confessa, Cinaglia vince le elezioni
Su ordine di Amedeo Cinaglia (Filippo Nigro) e di Sara Monaschi (Claudia Gerini), Spadino (Giacomo Ferrara) e Aureliano (Alessandro Borghi) acconsentono a compiere un omicidio a Roma, non più ad Ostia, che instilli la paura e il senso di emergenza nei cittadini romani. L’obiettivo è la Contessa Sveva Della Rocca Croce (Elisabetta De Palo), che recentemente ha contribuito ad aprire un nuovo centro di accoglienza per gli immigrati a Roma. Assieme al Cardinale Fiorenzo Nascari (Alberto Cracco), la Contessa vuole distruggere Samurai e liberare Roma dalla sua influenza. I due si danno appuntamento a dopo la messa per discuterne, ma mentre la Contessa reca alla liturgia viene aggredita da Aureliano e strangolata. Assiste all’omicidio Alice (Rosa Diletta Rossi), la moglie di Cinaglia: l’Adami le intima di stare zitta se ci tiene alla vittoria elettorale del marito.
Nel frattempo il cardinale Nascari volta le spalle a Samurai: non farà alcuna dichiarazione pubblica in sostegno della sinistra. Adesso che grazie a Samurai ha ottenuto l’incarico di capo della Congregazione Episcopale (per questo aveva accolto i profughi ricorrendo ai terreni di Ostia: per creare un problema a Samurai e poi risolverglielo), Nascari non ha alcun interesse nell’alleanza con Samurai e gli annuncia che in Vaticano non troverà più alcun appoggio. Viene meno l’endorsement di Nascari e così anche l’accordo con Gabriella (Lucia Mascino), ex moglie di Cinaglia e compagna di Forzini, tra i capi del partito di sinistra. Senza le parole di Nascari, Samurai è inutile per Gabriella. Samurai si ritrova senza alcuna sponda in Vaticano e nel partito di sinistra: per questo decide di ripiegare ancora una volta su Cinaglia.
L’indomani Alice affronta Amedeo per capire quanto si sia compromesso per queste elezioni: Cinaglia le spiega che è stata lei a dirgli di vincere a qualsiasi costo, e così ha fatto. Barzacci del partito di destra aveva bisogno di una notizia che cambiasse gli esiti del ballottaggio: se i romani si sentono sicuri voteranno a sinistra, e questo vuol dire che Cinaglia perderà il Campidoglio – e la vita. Dopo essersi riconvenuto con Spadino, Aureliano e la Monaschi, Cinaglia esorta Alice a confessare ciò che ha visto, ovvero che è stato un extracomunitario a rapinare e uccidere la Contessa. La stampa parla solo di “incidente” e non di omicidio: Alice acconsente seppure con riluttanza, ma la sua confessione viene intercettata da Samurai grazie ai suoi agenti corrotti in commissariato.
Samurai ricatta Cinaglia, nonostante il giorno prima gli avesse intimato di annunciare il suo ritiro dalla politica. Manca un giorno alle elezioni, Samurai può far uscire la confessione di Alice troppo tardi perché influenzi il voto dei cittadini romani. Il malavitoso propone un patto a lui e alla Monaschi: sarà lui a far trapelare la notizia dell’aggressione della Contessa per mano di un extracomunitario, consegnando così la vittoria alla destra: in cambio Samurai vuole tornare in affari con loro. I due acconsentono, e Samurai si reca da Adriano, speaker di Roma Radio Sport nonché suo ex allievo ai tempi della militanza di estrema destra. Adriano si ritrova una pistola puntata in faccia: deve dare la notizia riferitagli da Samurai, ritrovandosi a fare il gioco di Cinaglia, che Adriano considera un corrotto.
Con il 54,09% di preferenze, la destra vince il ballottaggio delle elezioni comunali a Roma. Cinaglia entrerà trionfalmente in Campidoglio, e con lui il clan mafioso dei Badali, Samurai e la Monaschi. Cinaglia festeggia l’esito delle elezioni nel suo quartier generale, dove arriva anche la Monaschi per congratularsi; questo desterà la gelosia di Cinaglia, che si da appuntamento a più tardi con Sara. Cinaglia deve andare a trovare Ferinando Badali: il boss siciliano gli riferisce che avrebbe potuto fare a meno di allearsi ancora una volta con Samurai perché non ne aveva bisogno. I due brindano al futuro della loro collaborazione: adesso hanno finalmente in pugno Roma.
Nella lobby dell’hotel, Sara Monaschi confabula con Samurai. La donna vuole avere il controllo degli affari legati all’accoglienza dei migranti, e Samurai le propone di sistemarli nelle strutture di sua proprietà. I due non perdono tempo e si stanno già spartendo i soldi pubblici. Sopraggiunge Cinaglia, al quale Samurai riferisce che ora la sua priorità è sbarazzarsi dei suoi ex soci in affari cioè Spadino e Lele. Sara rassicura Cinaglia: “troveremo una soluzione”. Monaschi e Amedeo si scambiano uno sguardo complice e si lasciano andare ad un bacio appassionato.
Suburra 2: Lele muore
Nel corso della stagione 2 di Suburra assistiamo alla discesa agli inferi di Gabriele Marchilli (Eduardo Valdarnini). Nella prima stagione Lele ha ucciso Tullio Adami (Federico Tocci), padre del suo amico Aureliano (Alessandro Borghi), per ordine di Samurai (Francesco Acquaroli). Non pago dello spargimento di sangue che ha causato, Lele si è dimostrato ancora più spietato quando il padre Franco (Renato Marchetti) si ritrova coinvolto nell’indagine su Spadino (Giacomo Ferrara) e Aureliano, e verrà ucciso proprio da quest’ultimo. Dopo aver tradito i suoi due amici, Lele diventa poliziotto per proteggersi dalle ritorsioni degli Anacleti e degli Adami – ma soprattutto, da quelle di Samurai.
In pochi mesi la carriera di Lele è in ascesa: il giovane diventa in pochi mesi vice-ispettore del commissariato di Ostia, una carica che riceve su intercessione di Samurai, il quale vuole un uomo ricattabile in un territorio “caldo”. Samurai infatti non è ancora riuscito ad assicurarsi i terreni di Ostia degli Adami, e giacché deve garantire alla famiglia mafiosa di Ferdinando Badali (Emmanuele Aita) la costruzione del porto, è meglio avere un traditore compromesso nella polizia locale. Dopo la morte di Livia Adami, Spadino, Aureliano e Lele tornano in società: l’obiettivo è distruggere Samurai e governare Roma.
Sulle tracce di Lele indaga Mara Guagli (Fiorenza Tessari), collega e amante di Franco convinta che il giovane sia responsabile della morte del padre. Assieme a Cristiana (Cristina Pelliccia), sottoposta di Lele e smaniosa di fare carriera, Mara ottiene una confessione di Samurai sul coinvolgimento di Lele nella morte di Tullio Adami, ma non solo: Samurai allude al ruolo di Lele nella morte di Franco. Mara affronta Lele sulla spiaggia di Ostia la notte della guerra tra i sinti e gli Adami: Lele si ritrova la pistola di Mara puntata addosso, ma Spadino la disarma colpendola alla testa. In uno scatto di ira, Lele affoga Mara. All’apprendere la notizia della morte della vice-ispettore Guagli, Cristiana entra in casa di Lele per svolgere una propria indagine segreta.
Successivamente Lele sarà rapito da Boiardo (Alessandro Bernardini), braccio destro di Samurai. Quest’ultimo cerca di costringerlo a parlare in merito ai suoi affari con Spadino, Lele e Cinaglia. Sarà proprio il politico a liberarlo arrivando al capannone dove Adriano (Jacopo Venturiero) e Samurai stanno torturando Lele, e con lui scapperà dopo aver ferito con un colpo di arma da fuoco Adriano. Lele arriverà a casa di Cristiana, e le confesserà tutto. Presto Lele scoprirà che Cristiana vuole usarlo per arrivare a Samurai: è pronta a stringere un patto col diavolo per fare carriera, perché a detta sua rispettando le regole non arriverà da nessuna parte. Cristiana costringe Lele a portarla da Samurai, ma Lele la conduce fuori città, la stordisce e prende l’auto per recarsi al solito punto d’incontro con Spadino e Aureliano. Quest’ultimo ha appreso del coinvolgimento di Lele nella morte del padre da Spadino: lo stesso Aureliano ammette che, essendo stato lui a uccidere il padre di Lele, i due sono pari.
Gabriele non riesce più a vivere col peso di quello che ha commesso negli ultimi mesi. I ricatti di Samurai, la morte di Tullio Adami, quella di suo padre e adesso le sue mani sono nuovamente sporche del sangue di Mara. In un flashback a inizio episodio assistiamo a un piccolo Lele che spara per errore nella direzione del padre, brandendo la sua pistola di servizio. Il bambino Lele non riesce a capacitarsi della fuga della madre ed è convinto che se ne sia andata di casa per colpa sua. Torniamo al presente: stremato e coi segni delle torture di Samurai in viso, Lele dice ai suoi amici che gli vuole bene ma che non è più capace di vivere con sé stesso. Lele si spara un colpo alla tempia e muore. Di fronte a Spadino e Aureliano, Lele giace a terra esanime. Il suo corpo sarà ritrovato da Cristiana, che però lascerà la scena del delitto voltando le spalle a Lele.
Spadino e Aureliano bruceranno il cadavere fissando le fiamme e dicendo il loro addio silenzioso a Lele. Adriano appare alle loro spalle, proponendo loro di subentrare alla loro alleanza per distruggere Cinaglia (Filippo Nigro), che nel frattempo è tornato in affari con Samurai. Adesso che Cinaglia ha vinto le elezioni e si appresta a salire in Campidoglio, il politico è determinato a ucciderli. Spadino e Aureliano rimpiazzeranno Lele con Adriano? Lo scopriremo nella terza stagione (se ci sarà).
Suburra 2: Aureliano e Nadia insieme
Aureliano si sta ancora riprendendo dalla morte di Romolo (Stefano Fabrizi), per lui come un padre. Ad ucciderlo Alex (Alessandro Proietti), il cugino di Spadino, durante la guerra tra le famiglie di Ostia e i Sinti. Aureliano ha bisogno di persone fidate al suo fianco e per questo sceglie di affidare a Nadia (Federica Sabatini) la gestione del primo carico di droga in arrivo dagli Anacleti. Spadino e Aureliano hanno stretto un accordo per il narcotraffico a Ostia.
Il padre di Angelica, Vincenzo Sale (Alessio De Persio), ha ceduto agli Anacleti un carico di droga a patto che Adelaide Anacleti (Paola Sotgiu) si facesse da parte e lasciasse comandare a suo figlio Spadino e Angelica (Carlotta Antonelli). Riluttante, Adelaide acconsente e lascia che Spadino stringa un patto con Aureliano per lo spaccio di droga ad Ostia. Nadia e Angelica iniziano a lavorare fianco a fianco ma emergono delle tensioni, specialmente tra le famiglie di Ostia. Flavio, il figlio di Romolo, vuole vendicarsi ed è arrabbiato con Aureliano, che incolpa della morte di suo padre. Per questo Flavio accoltellerà uno degli Anacleti, mandando in fumo la collaborazione tra Anacleti e Adami.
Aureliano ha ucciso la Contessa per ordine di Cinaglia e della Monaschi, e dopo aver convinto Alice a testimoniare che l’omicida era un extra-comunitario si ritrova ad assistere imponente al suicidio di Lele. Mentre bevono alla memoria di Gabriele, Aureliano ringrazia Spadino per esserci sempre stato, anche quando Aureliano l’ha allontanato dopo. Adami ricorda le parole pronunciate da Spadino verso la fine della prima stagione (‘mi hai cambiato la vita, Aureliano’) e gli dice “ti voglio bene, Spadi’”. Spadino interrompe il momento di fratellanza con Aureliano per rispondere alla telefonata di suo cugino Alex.
Tornato in hotel, Aureliano sorprende Nadia mentre è intenta a disegnare: i due si lasciano finalmente andare alla passione e consumano il loro amore. Aureliano si ricongiungerà a Spadino per bruciare il corpo di Gabriele e dirgli definitivamente addio. A loro si unirà Adriano, che li sorprende con una proposta: un’alleanza a tre per sconfiggere Cinaglia, tornato nuovamente in combutta col loro nemico comune Samurai.
Easter egg: quando Aureliano scorge i disegni di Nadia, tra questi prende in mano un foglio che ritrae una nuca con un numero otto tribale. Il disegno sembra ispirato ai tatuaggi delle due ali che Aureliano porta al collo. Numero 8 è il soprannome di Aureliano Adami nel film Suburra, ambientato circa tre anni dopo gli eventi di Suburra La Serie, nel novembre 2011. Questo dettaglio sembra presagire gli eventi non soltanto di una ipotetica terza stagione, ma inizia a collegare ciò che accade nella serie con il film di Suburra. L’origine di Numero Otto, l’alias di Aureliano Adami, è quindi Nadia.
Suburra 2: Spadino uccide il fidanzato Teo
Alex (Alessandro Proietti) è il cugino di Spadino e giunge dal ramo della famiglia che abita in Abruzzo. La madre di Spadino, Adelaide, l’ha chiamato a Roma perché non si fida di Spadino e della sua abilità a comandare. Adelaide incolpa Spadino di quello che è successo al fratello Manfredi, il quale si trova ancora in coma. Alex ambisce al controllo del clan Anacleti e entra in conflitto prima con Angelica e poi con Spadino. Alex è determinato a ottenere il comando della famiglia. All’inizio lascia intendere di essere al corrente dell’omosessualità di Alberto ad Angelica, ma quando si accorge che questo non scalfisce il sodalizio tra Angelica e Spadino, Alex cambia strategia.
Il cugino osserva con attenzione quando Teo (Aleph Viola) si presenta a casa Anacleti alla ricerca di Spadino di cui non aveva notizie da giorni. Nonostante quest’ultimo cacci il fidanzato in malo modo e frettolosamente per non destare nell’occhio (si giustifica identificandolo come un deejay che voleva suonare al locale di loro proprietà), Alex non si lascia sfuggire quello spiraglio di indiscrezione nella vita segreta di Spadino, e per questo si mettere sulle tracce di Teo.
Dopo averlo rapito, segregato in un garage e torturato, Teo gli confessa di avere una relazione con Spadino. Alex telefona a suo cugino, che arriva al garage dove Teo è tenuto prigioniero. Alex minaccia di condurre Teo a casa Anacleti dove rivelerà a tutta la famiglia che Spadino è gay. Alberto si avvicina a Teo e lo pugnala al collo, cingendolo tra le braccia mentre il suo amante muore dissanguato. Avendo privato il cugino Alex delle prove che avrebbero dimostrato la sua omosessualità, Spadino non si volta indietro anche se ha gli occhi colmi di lacrime. Alberto raggiunge Aureliano per l’addio a Gabriele. Di fronte alla pira improvvisata riceverà la proposta inattesa di Adriano: un’alleanza per distruggere Cinaglia e Samurai una volta per tutte.
Suburra 2: Angelica incinta di Cesare, Manfredi si risveglia dal coma
Angelica è finalmente la regina del clan Anacleti. Dopo che la suocera Adelaide si è fatta da parte grazie all’intervento del padre Vincenzo, Angelica siede al fianco di Spadino sul trono di casa Anacleti. L’accordo con gli Adami per lo spaccio ad Ostia mette fine alla guerra tra i due clan, quello delle famiglie di Ostia e quello degli Anacleti. Spadino informa Angelica che il loro figlio, che pronostica sarà maschio, si chiamerà Cesare. Il nuovo nucleo famigliare Anacleti sembra aver voltato pagina e si appresta a inaugurare una nuova era di prosperità e ricchezza, un’era segnata proprio dall’imminente arrivo dell’erede di Spadino.
Tuttavia le tensioni iniziano a manifestarsi quando Angelica lavora fianco a fianco a Nadia, la donna di fiducia di Aureliano nonché sua seconda in comando. Le famiglie di Ostia non prendono bene la notizia che spacceranno la droga degli Anacleti: tra questi Flavio, il figlio di Romolo, che si rifiuta di lavorare per conto degli Anacleti dopo che Alex ha ucciso suo padre. Per questo motivo Flavio aggredisce uno degli uomini degli Anacleti in una loro piazza di spaccio. La notizia porta Angelica a interrompere il sodalizio con gli Adami, e lo comunica a Nadia. Quest’ultima le risponde che Spadino vuole rimanere a Ostia, al fianco di Aureliano. Angelica le dice che lei è la moglie di Spadino, mentre Nadia non è nessuno.
Colpo di scena negli ultimi minuti dell’ultimo episodio di Suburra La Serie 2: Manfredi Anacleti (Adamo Dionisi) apre gli occhi e si risveglia dal coma nel quale si trovata dalla fine della prima stagione. Manfredi infatti aveva teso un agguato ad Aureliano, L’attacco nella palestra era stato concordato da Samurai con l’ex contabile degli Adami nonché fidanzato di Livia, Quirino (Mario Sgueglia). Aureliano era riuscito a sparare a Manfredi prima che quest’ultimo lo uccidesse. “Che mi sono perso?” chiede Manfredi alla madre Adelaide, intenta a vegliarlo, con un sorriso compiaciuto.
Suburra La Serie: chi muore nella seconda stagione
Ecco l’elenco completo di tutti i personaggi a cui abbiamo detto addio nel corso degli otto episodi di Suburra La Serie – Stagione 2. Dalle morti più inaspettate come quella di Livia Adami, sorella di Aureliano, al gran finale in cui Lele si suicida perché non è più in grado di perdonare sé stesso per le orribili azioni che ha commesso, nella seconda stagione di Suburra La Serie nessuno è al sicuro e ciascun personaggio si ritrova a dover sacrificare le persone più care nella scalata al potere. Spadino ucciderà con le sue stesse mani il suo amato Teo pur di rimanere “il re degli zingari”, Aureliano ha perso il fidato Romolo nella guerra per il controllo di Ostia e ha ucciso la Contessa Della Rocca Croce per consegnare la vittoria alle comunali di Roma al partito di destra. Nadia ha visto il padre e i cugini morire per mano di Aureliano. Samurai ha ucciso Livia Adami e il cardinale Giunti: le sue prossime mire sono Aureliano e Spadino.
- Boss Gravoni: il padre di Nadia viene ucciso da Aureliano (Episodio 1)
- Livia Adami: la sorella di Aureliano viene uccisa da Samurai (Episodio 2)
- Cardinale Giunti: il cardinale corrotto viene ucciso da Samurai che lo fa cadere delle scale (Episodio 5)
- Cugini Gravoni: i due cugini di Nadia (che avevano picchiato per vendetta) vengono uccisi da Aureliano (Episodio 5)
- Romolo Lucci: il socio di Aureliano viene ucciso da Alex nella guerra per Ostia (Episodio 6)
- Mara Guagli: la vice-ispettore viene uccisa da Lele quando lo affronta sulla spiaggia di Ostia (Episodio 6)
- Contessa Sveva Della Rocca Croce: la contessa viene uccisa da Aureliano su ordine di Cinaglia e Monaschi (Episodio 7)
- Lele: il vice-ispettore si spara alle tempie di fronte agli amici Aureliano e Spadino (Episodio 8)
- Teo: il fidanzato di Spadino viene ucciso dal suo amante che è stato ricattato dal cugino Alex (Episodio 8)
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