Suburra 3 stagione riassunto completo
Suburra 3 stagione riassunto: ecco la trama degli ultimi episodi della prima serie italiana originale distribuita da Netflix e prodotta da Cattleya– parte di ITV Studios- in associazione con Bartlebyfilm. Leggi il nostro dettagliato riassunto della stagione 3 di Suburra per scoprire come si conclude la lotta al potere su Roma!
Suburra 3 episodio 1: “Giubileo”
Il primo episodio di Suburra 3 ha inizio con un flashback di una campagna nebbiosa rischiarata dalle primi luci del mattino. Lì una donna e un bambino si dirigono verso un cavallo. Il bambino si aggrappa alla sella e con un po’ di fatica riesce a salire sull’animale. Subito dopo la donna si congratula con il piccolo Valerio, dicendogli di scegliere la direzione con gli occhi e far capire a tutti che è lui a comandare.
Appena oltre il sentiero nebbioso, sullo stesso cavallo incontriamo Samurai. Il boss cavalca fino al maneggio dove Saverio e un ragazzo lo stanno aspettando. Il ragazzo è Flavio, il figlio di Romolo. Ci ritroviamo ad Ostia, dove Aureliano guarda pensieroso oltre la finestra. Dietro di lui Nadia dorme tranquilla sul divano. In villa Anacleti, nel frattempo, Spadino mostra ad Angelica la loro nuova sfarzosa camera da letto in attesa della nascita del piccolo Cesare. Entrambi gli amici, però, hanno davanti l’immagine di Lele che deve essere a tutti i costi vendicato.
Per farlo, Spadino ammette di aver bisogno del sostegno di Aureliano e della loro alleanza. In ospedale, intanto, Manfredi si è risvegliato e adesso fa riabilitazione. Con lui ci sono sua madre Adelaide, l’avvocatessa e Alex. Insieme discutono del fatto che Samurai, adesso al comando di Ostia, desidera il suo ritorno in famiglia per togliersi dai piedi Aureliano e Spadino.
Adelaide allora si sfila un grosso anello e lo mette al dito del figlio che stringe il pugno e fa una smorfia sicura e decisa. Ci spostiamo al centro storico di Roma, dove Cinaglia entra in un ristorante per raggiungere Sara, il siciliano Badali e Samurai. Si discute così di nuovi e importanti affari, come il Giubileo straordinario promosso da Sua Imminenza il cardinale Nascari, per il quale il Vaticano organizza centinaia di eventi.
Il prossimo compito di Cinaglia è quello di lavorarsi proprio il cardinale, mentre Samurai incontrerà Sibilla, una persona di fiducia con la quale il boss dice di lavorare da trent’anni. Nel frattempo, all’hotel abbandonato, Spadino e Angelica incontrano Aureliano e Nadia per discutere di quanto successo la sera prima. Angelica fa riferimento alla bravata di Flavio che ha accoltellato un zingaro per vendicarsi della morte di suo padre. Un gesto insensato che ora spinge la donna a voler modificare l’accordo con l’Adami. Quest’ultimo, però, alla fine la persuade a lasciare tutto per com’è: ormai gli affari si fanno insieme.
Samurai intanto raggiunge la sua complice Sibilla, alla quale espone il loro nuovo piano. Aureliano raggiunge invece gli amici di Flavio in Darsena per chiedere del ragazzo di cui però nessuno sa nulla. Così Aureliano lo chiama dal cellulare di Francesco per dargli appuntamento all’Idroscalo. Più tardi, quando Cinaglia raggiunge il cardinale per parlare del Giubileo, Sua Imminenza lo avvisa che la celebrazione si terrà in Africa, lontano da Roma.
Il religioso gli fa capire inoltre che non avrà più alcuna intenzione di continuare a parlare con lui, dato che gli ricorda la voce di Samurai. Nel frattempo Aureliano raggiunge Flavio prima del previsto e, dopo averlo disarmato, gli chiede di parlare. Intanto Nadia attende Samurai dalla Jeep, mentre Flavio manda di nascosto un messaggio dal suo cellulare. Poco dopo Aureliano gli dice che suo padre Romolo gli ha proprio insegnato tutto, anche a prendersi cura delle persone a lui vicine.
Per questo motivo, l’Adami adesso vuole Flavio con lui perché sa di potersi ancora fidare. Peccato però che nel frattempo arrivano gli uomini di Samurai avvisati poco prima dal ragazzo. Flavio allora si alza e dice ad Aureliano di scappare. Gli scagnozzi di Samurai però sono più veloci di lui, dunque lo raggiungono e lo atterrano. Uno di loro poi impugna la pistola e si dirige da Aureliano indifeso.
A quel punto Flavio spara alle spalle dello sgherro salvando la vita dell’Adami. Fuori da quella casa un quarto uomo colpisce Flavio alla gamba, ma Aureliano risponde al fuoco e scappa con Nadia e il ragazzo per portarlo da un medico; adesso sono pari. Nel frattempo Samurai chiede a Cinaglia di rintracciare e parlare con don Fabrizio, un prete che potrebbe conoscere i segreti di Nascari. Più tardi Amedeo conduce sua moglie Alice in un appartamento lussuoso per riconquistarla, ma non c’è niente da fare. Alice è ormai delusa da Cinaglia e per questo se ne va.
Nel frattempo, al Vaticano, Nascari incontra altri cardinali per discutere del Giubileo straordinario. Scopriamo così che la decisione di svolgerlo in Africa ha molta importanza per Sua Eminenza, dal momento che è un modo per piazzare la propria candidatura al prossimo pontificato: Nascari aspira a diventare Papa.
In seguito Nadia e Angelica si dirigono al parco giochi dove Alice gioca con i suoi figli. Il piccolo Fabrizio, però, scompare nel nulla e la moglie di Cinaglia inizia ad allarmarsi cercandolo dappertutto. All’improvviso arriva Nadia che consiglia alla donna di seguirla senza opporre resistenza. Nel frattempo Amedeo si trova nella sua nuova casa in dolce compagnia di Sara. Cinaglia la osserva e all’improvviso le chiede il motivo per cui ha incontrato Badali.
La donna allora gli dice che è grazie al boss mafioso se potrà finalmente gestire un centro di accoglienza tutto suo in Sicilia. A Roma Sara ha preso tutto quello che poteva prendere, e ormai quella città non le basta più; questa è l’ultima volta che i due amanti di vedranno. Più tardi, in un quartiere di periferia, Cinaglia raggiunge Samurai per dirigersi insieme da don Fabrizio che prima si è rifiutato di collaborare.
In realtà il politico conduce il boss da Aureliano e Spadino, che all’improvviso sparano alle gambe di Samurai. Aureliano poi si china su di lui e gli afferra il viso: “sta a morì come tutti gli altri, come un infame” gli dice. Samurai alza gli occhi verso quelli di Cinaglia mentre Spadino solleva la pistola e la punta contro la sua testa, poi lo colpisce alla fronte. Samurai crolla per terra esamine, mentre Cinaglia chiede ai due ragazzi di dargli indietro i suoi figli.
Aureliano però è ancora arrabbiato con il politico, e quindi gli punta contro la pistola. Amedeo è disperato, e per salvarsi la vita pensa bene di proporgli un nuovo importante affare. Aureliano si convince e abbassa la pistola. Il riassunto della prima puntata di Suburra 3 stagione si conclude con un’importante scena finale, la fine di un’era: il corpo esanime di Samurai abbandonato su una panchina dinanzi al Colosseo.
Suburra 3 episodio 2: “Tortura”
Il secondo episodio di Suburra si apre sul tavolo di un buio obitorio; lì giace il corpo di Samurai. All’indomani dell’inaspettato delitto, Alice sta facendo le valigie per portare i propri figli lontano da loro padre e da tutte le sue pericolose conoscenze. Nel frattempo, a villa Anacleti, Spadino sta provando a montare la culla per suo figlio Cesare, convinto che tutti i suoi sogni si siano già avverati.
In ospedale suo fratello Manfredi si rassegna al fatto che non uscirà più dal carcere ora che Samurai è morto. Nell’hotel abbandonato, intanto, Aureliano e Spadino riflettono su come conquistare Roma nord per avere pieni poteri di tutta la città. Quella parte è controllata da un certo Titto Zaccardelli, personaggio che Nadia si propone di andare a trovare insieme ad Angelica. I loro uomini, invece, devono occuparsi di affari molto più importanti come il Giubileo.
Ritorniamo così in obitorio, dove Sibilla e Adriano porgono dispiaciuti un ultimo saluto a Valerio. Più tardi Sibilla porta il ragazzo nel suo studio per consegnargli il testamento che Samurai gli ha lasciato. Adriano però lo rifiuta, offeso dal tradimento di quell’uomo che gli aveva promesso di cambiare Roma e che alla fine aveva trovato invece solo un modo per fare soldi. Più tardi Nadia e Angelica fanno visita a Titto Zaccardelli, boss che le sbeffeggia e si rifiuta di accettare le loro condizioni; Roma nord è zona sua.
Nel frattempo Spadino e Aureliano raggiungono Sibilla per farsi spiegare come funzionano adesso gli affari senza Samurai. Scopriamo così che la donna conosce l’Adami da quando era piccolo, e che per questo gli consiglia di lasciar perdere l’ambizione di comandare su Roma.
“Roma non si governa con le carte o con le pistole. Roma si governa col potere” gli dice Sibilla mentre tiene stretta la sua sigaretta tra le dita. Il vero problema però è Cinaglia, che non riuscirà mai a convincere Nascari di svolgere il Giubileo a Roma. Aureliano e Spadino quindi gli fanno visita nella nuova casa, convinti di essere stati presi in giro dal politico.
I ragazzi mettono a tutto volume il Nessun dorma di Puccini allo stereo e bloccano Amedeo nella sauna. La temperatura inizia a salire mentre Cinaglia perde lentamente i sensi. In cucina, nel frattempo, Aureliano e Spadino cucinano la pasta tranquilli, brindando alle spalle di Cinaglia. Un’ora dopo, Aureliano chiede ad Amedeo di organizzargli un incontro con Badali per gestire la questione del Giubileo. Cinaglia si trova così in seria difficoltà, ma prova comunque a convincere il siciliano ad incontrare Spadino ed Aureliano.
Nel frattempo Angelica e Spadino scoprono che il figlio in arrivo è in realtà una bambina, notizia che spiazza il giovane Anacleti. Più tardi, in un bar di periferia, Sibilla tenta ancora una volta di convincere Adriano ad accettare l’eredità di Samurai, ma il ragazzo rifiuta prontamente. Avviene così l’incontro tra Aureliano e Badali, siciliano che riescono a convincere senza troppi giri di parole. Adesso a dover cambiare idea sono il capo di Roma Nord e il cardinale Nascari sulla questione Giubileo.
Per questo motivo Cinaglia incontra un potente magistrato al quale promette un posto nella sua commissione; riuscirà quest’ultimo a cambiare le cose prima che sia troppo tardi? Più tardi a intromettersi negli affari dei ragazzi è Flavio, che per vendicare Samurai contatta Titto Zaccardelli per metterselo dalla sua parte. Peccato però che il capo di Roma nord gli tende un’imboscata e finisce per uccidere lui e i suoi uomini. Poco dopo giungono sul posto anche Aureliano e Spadino che, dinanzi alla sparatoria appena terminata, promettono a Titto che da questo momento in poi le cose per lui non cambieranno, anzi andranno sempre meglio.
Nel frattempo Cinaglia, in cerca di un po’ di conforto, incontra il suo vecchio professore di scuola che adesso ha l’alzheimer, l’unica figura paterna che gli è ancora rimasta amica. Si fa tardi, e mentre Aureliano torna dalla sua Nadia che dorme già, Spadino brucia la culla non più adatta a una bambina. L’episodio si conclude con Manfredi che lascia l’ospedale libero e senza guardie alle calcagna. Tutto merito di Cinaglia, che adesso come ringraziamento per averlo reso libero gli chiede di sbarazzarsi di Aureliano e Spadino; è l’inizio di una nuova alleanza?
Suburra 3 episodio 3: “La festa”
Siamo a metà della storia, mentre prosegue il nostro riassunto di Suburra 3 stagione. All’inizio del terzo episodio Spadino è svegliato dalla dolce ninna nanna in sinti cantata da Angelica. In realtà si tratta di un sogno che per un attimo rassicura il giovane Anacleti.
Ad essere reale è invece il ritorno di Manfredi nella villa, novità che preoccupa Spadino e la sua autorità. Il riassunto del terzo episodio di Suburra 3 stagione prosegue con l’incontro tra Cinaglia e il fantomatico don Fabrizio. Lui è il prete dal volto sfigurato che potrebbe aiutare il politico a scoprire i lati oscuri di Nascari. Nel frattempo ha inizio il nuovo giro di droga a Roma nord gestito dalle ragazze, mentre per le strade del centro Cinaglia contratta adesso con l’avvocatessa di Manfredi.
Lei è Laura, una donna per metà sinti che per svolgere al meglio il suo lavoro si aspetta dei soldi anche da parte del politico. Dopo è il turno di Sua Eminenza Nascari, cardinale che Cinaglia riesce finalmente a convincere grazie al segreto rivelatogli da don Fabrizio: il suo collaboratore di colore è in realtà suo figlio.
Il Cardinale, adesso in difficoltà, è costretto a garantirgli i primi sei mesi di Giubileo a Roma, mentre gli altri sei si svolgeranno in Africa. Questa soluzione però non è ancora abbastanza per Aureliano e Spadino, che più tardi fanno incontrare il Cardinale con suo figlio minacciandolo e rivelandogli tutta la verità. Nascari sembra non avere altra scelta se non quella di assecondare il volere dei due ragazzi, ma non è ancora detta l’ultima parola. Più tardi Aureliano e Spadino tornano da Sibilla per firmare le nuove carte che fanno di loro i nuovi padroni di Roma. Peccato però che sono in due, e secondo Sibilla si può comandare soltanto in uno.
Nel frattempo si svolge in villa Anacleti la grande festa per il ritorno in famiglia di Manfredi, mentre Nadia e Angelica si occupano ancora dei pegni nell’ufficio di Brillo a Roma nord. Presto Spadino fa la sua entrata trionfante alla festa del fratello annunciando a tutti i presenti di aver preso il posto di Samurai, e che adesso si arricchirà sempre di più grazie al Giubileo. Più tardi Cinaglia incontra Manfredi nei bagni di un bar per ricordargli di disfarsi di Aureliano e Spadino, troppo giovani e incompetenti per gestire i loro affari.
Ci spostiamo ad Ostia, nell’arenile di Badali pieno di operatori a lavoro. Arriva Aureliano che entra nel capanno aderente alla spiaggia. Lì il ragazzo trova una particolare scatola di latta con alcuni oggetti appartenuti un tempo alla sorella. Aureliano trova una piccola confezione di fiammiferi con su scritto il nome di Livia, oggetto che scatena in lui molti ricordi. Il ragazzo quindi perde la testa e inizia ad urlare come un folle facendo scappare tutti i lavoratori.
In villa Anacleti, intanto, Spadino organizza una nuova festa mentre Manfredi visita Angelica nella sua stanza. La ragazza però non si lascia mettere i piedi in testa, dato che grazie a Spadino lei ha ottenuto rispetto e potere. Più tardi, in un attico in pieno centro a Roma, i nuovi padroni della città brindano alla loro vittoria. Spadino però non riesce ancora a baciare sua moglie, e preferisce infatti lasciarla in pista per salire sul palco con Aureliano e festeggiare i nuovi re di Roma!
Poco dopo, mentre Angelica si confida con Nadia sul terrazzo, in pista Leo e Alex cominciano a disturbare gli invitati. Il primo infatti punta la pistola contro Aureliano, ma interviene Nadia che lo spara senza pensarci due volte. La gente allora comincia a scappare, mentre Alex si china sul cadavere dello zingaro incredulo per quanto successo. Spadino è senza parole, e si scambia uno sguardo preoccupato con Angelica, mentre Nadia e Aureliano lasciano di corsa la festa.
Suburra 3 episodio 4: “Il processo”
Giungiamo al riassunto del quarto episodio di Suburra 3 stagione, quello che si apre con un flashback sul passato di Amedeo Cinaglia. Lo vediamo da ragazzo raggiungere la casa del suo professore e contestare il 4 ricevuto. L’uomo però non sente ragioni e Amedeo gli tira un pugno in faccia. Adesso è giorno, e Amedeo torna in quella casa più grande e consapevole di sé.
Nonostante ciò, l’anziano professore si assume la colpa di non essersi mai accorto prima che quel ragazzino aggressivo di una volta in realtà fosse già marcio dentro, proprio come la sua pianta di cactus che non è riuscito a salvare. Amedeo lo ascolta incredulo, consapevole di essere rimasto la stessa persona malata di sempre. Nel frattempo a villa Anacleti si parla del terribile incidente della festa.
Se da una parte Spadino non ha intenzione di mettere fine all’accordo con l’Adami, dall’altra Alex e gli zingari si mettono contro di lui. Ad Ostia intanto Nadia siede in silenzio su una grande piscina olimpionica vuota; la ragazza è ancora sconvolta per aver ucciso un uomo. Scopriamo nel frattempo che Alice si è rifugiata in un convento lontano da Roma per trovare conforto nella preghiera.
Presto però la donna è raggiunta dal cardinale Nascari che la interroga sulle ultime vicende di suo marito Cinaglia. Sua Eminenza però sa perfettamente cosa sta succedendo, e per questo invita la donna a denunciare alle autorità ciò che sa di suo marito: Cinaglia deve imparare a mettere al primo posto Dio e la famiglia, le dice. Più tardi Spadino incontra Aureliano per dirgli che è necessario che Nadia si rechi di persona dagli Anacleti per chiedere scusa e chiarire quanto accaduto alla festa.
Gli animi degli zingari si stanno agitando, mentre continuano gli incontri segreti tra Manfredi e Cinaglia: è ora che il politico faccia la sua mossa e coinvolga lo zingaro nel Giubileo. Nel frattempo Aureliano si reca a villa Anacleti ma senza Nadia, dato che la ragazza tra gli zingari potrebbe trovarsi in pericolo.
Assistiamo così all’incontro tra l’Adami e il clan completo degli zingari. Parte un botta e risposta tra Aureliano e l’Anacleti più anziano, deluso dal fatto che la diretta interessata non si sia presentata. All’improvviso però Nadia giunge alla riunione, e senza pensarci due volte avanza fino al tavolo per spiegare come sono andate realmente le cose.
A sostenerla è Angelica, che ammette di aver assistito alla provocazione degli zingari e al fatto che Alex avesse puntato la pistola contro la testa di Aureliano. Si è trattato quindi di legittima difesa, un gesto estremo che anche lei avrebbe compiuto se in pericolo ci fosse stato Spadino.
L’anziano allora crede alla versione della legittima difesa, ma non gli basta. Per ripagare la morte di uno della famiglia, lo zingaro chiede ad Aureliano il comando su Roma Nord, proposta che l’Adami rifiuta all’istante. La questione si risolve quindi con una ridistribuzione di soldi. Proposta che però né Adelaide né Manfredi sono pronti ad accettare.
Nel frattempo Alice torna in città per incontrare Amedeo e convincerlo a mollare tutto e mettere al primo posto la famiglia. Peccato però che Amedeo capisce subito che la donna si trova lì perché ha parlato con Nascari. Innervosito, Amedeo prima spinge con violenza la donna contro la porta e poi la caccia via. Più tardi, risolto il problema con gli zingari, Aureliano deve vedersela con Badali.
Dopo aver scoperto quanto successo nel chiostro, il siciliano si convince che l’Adami non sia abbastanza lucido per entrare in affari con lui. Per questo motivo l’uomo si presenta all’hotel abbandonato per minacciarlo di mandare all’aria i loro piani.
A creare in seguito altri problemi sono tre malviventi che si presentano all’improvviso al negozio dei pegni per rubare l’incasso ottenuto dallo spaccio di droga. Uno di quei ragazzi, poi, punta la pistola contro Angelica e per farle capire che fa sul serio, finendo però per sparare al braccio di Nadia. I malviventi fuggono via mentre Flavio, Angelica e Nadia corrono da un medico per salvare la ragazza ferita.
Suburra 3 episodio 5: “Fratelli”
Arriviamo quasi alla fine del riassunto di Suburra 3 stagione. Nel quinto episodio un giovanissimo Spadino ascolta una lezione di vita da suo fratello Manfredi, il quale gli spiega come riconoscere l’oro vero e come fare per recuperare un coltello da terra. Poco dopo il giovane Manfredi abbraccia il bambino promettendogli che per lui ci sarà sempre.
Al presente Spadino sembra aver imparato bene ad usare il suo coltello e la sua autorità, soprattutto quando si ritrova di fronte ai tre malviventi che la sera prima hanno sparato a Nadia rubando tutti i loro incassi. L’Anacleti inizia ad interrogare uno dei tre ragazzi, mentre gli altri due vengono uccisi da un suo complice.
Il malvivente allora inizia a implorare Spadino di lasciarlo andare: racconterà tutto. Nel frattempo scopriamo che Nadia sta bene, ma gli accordi con Titto devono cambiare. Nel frattempo Cinaglia si reca dal cardinale Nascari per trovare un nuovo compromesso ed evitare così la denuncia della moglie.
Adesso l’appoggio del cardinale equivale all’uscita di scena di Badali e dell’Adami. Più tardi Spadino va da Aureliano per riferirgli quanto scoperto dal malvivente. È stato suo fratello Manfredi a organizzare tutto, e lui ci è cascato come uno stupido. Per tutta risposta Aureliano gli dice che gliela farà pagare con la vita, ma è lo stesso Spadino, deluso e arrabbiato, a proporsi di ucciderlo di persona. Così, mentre Manfredi si mette d’accordo con il padre di Angelica,Vincenzo Sale, Aureliano va da Sibilla insieme a Flavio; lì trova Cinaglia ad aspettarlo.
A mancare però sono ancora i soldi dal comune, e ormai non c’è più tempo da perdere. Aureliano quindi inveisce contro il politico cacciandolo via dallo studio di Sibilla. La donna lo guarda con disprezzo, consapevole di avere davanti colui che ha ucciso il suo unico amico: Samurai. Più tardi Nascari fa un’altra visita ad Alice in convento. Questa volta però il cardinale vuole convincerla del contrario, ovvero a non denunciare più il marito.
Tuttavia la donna sembra aver già preso la sua a lungo meditata decisione. Poco dopo Nascari contatta Cinaglia per informarlo che ci ha provato a cambiare le cose, ma sua moglie ormai intende denunciarlo. Intanto a villa Anacleti arriva Spadino che supera il clan di anziani e si dirige dritto da Manfredi. Spadino non perde tempo blocca il fratello da dietro e gli punta il coltello alla gola, senza riuscire però ad ucciderlo. Manfredi allora lo insulta e lo deride mentre il giovane Anacleti corre via piangendo.
Più tardi Manfredi racconta tutto ad Adelaide, donna che pur di non vedere un figlio morto decide che è arrivato il momento di mandare Spadino via dalla villa. Intanto scopriamo che l’anziano professore amico di Cinaglia si è buttato dalla finestra, tragedia che sconvolge il politico scatenando in lui il lato più spietato.
Poco dopo, infatti, il politico si dirige da Sibilla per mettere in chiaro le cose: non è un uomo debole. Intanto Aureliano incontra Spadino che gli racconta quanto accaduto con il fratello. L’Adami allora gli promette che sarà lui in persona ad uccidere l’Anacleti. Quest’ultimo, nel frattempo, incrocia Angelica per strada e la costringe a salire sulla sua auto. Così, quando più tardi la Jeep di Aureliano inizia a tamponare sempre più violentemente la macchina di Manfredi, Angelica lotta tra la vita e la morte per salvare se stessa e la bambina che porta in grembo.
Segue un violento inseguimento stradale che sfocia con un testacoda che porta la macchina degli Anacleti fuori strada. Adesso Aureliano può finalmente uccidere il suo rivale, ma quando apre lo sportello dell’auto e vede Angelica bloccata tra le braccia dello zingaro con un coltello alla gola, l’Adami rabbrividisce e alla fine rinuncia alla sua vendetta. Ancora una volta Manfredi è salvo.
Lascia un commento