Suburra differenze film e serie
Quali sono le differenze tra Suburra – La serie e il film? Stiamo parlando della prima serie tv italiana prodotta da Netflix nel 2017, e conclusasi con la terza e ultima stagione lo scorso 30 ottobre 2020.
La serie nasce più come un prequel del film che un adattamento, dato che la prima stagione della serie è ambientata 4 anni prima rispetto al film del 2015. Nel dettaglio lo scopo della produzione Netflix è quella di chiarire le reti di alleanze e le opposizioni che governano la trama del film, offrendo così una spiegazione del grande piano. Come si è arrivati a concepire la profana trinità?
Chiesa, Stato e Crimine sono infatti gli elementi al centro delle tre stagioni della serie tv, che con il film condivide l’idea centrale della lotta al potere. Ci accorgiamo però sin da subito di una chiara differenza tra i due prodotti sia per stile che per contenuto. Lo spiega anche la showrunner Gina Gardini che con Cattleya produce la serie insieme a Riccardo Tozzi.
Ecco le parole della produttrice nel corso della conferenza stampa dello scorso 26 ottobre 2020: “Dal momento in cui Netflix ci ha chiamato per l’adattamento, l’idea era quella di spostarsi a 180 gradi dall’anima del film.”
Afferma Gardini che continua dicendo: “Anche perchè il film è stato sviluppato in una maniera molto precisa, gli eventi erano in primo piano e i personaggi erano al servizio di questa cadenza molto cupa. Qui abbiamo ribaltato, i personaggi che raccontavano e portavano avanti gli eventi… Abbiamo mantenuto il grande tema, e avevamo già previsto un arco di tre stagioni.”
È quindi evidente che la serie tv si concentri maggiormente sulle vicende dei suoi personaggi e sulle loro evoluzioni concepite già dal principio per essere sviluppate in tre stagioni. Lo stesso vale anche per il finale, che in Suburra – La serie supera quello del film.
Vivendo infatti in una storia a sé, i protagonisti della serie vanno incontro a destini del tutto differenti. Ricordiamo infatti che nel film Aureliano “Numero 8” muore per mano di Samurai e dal suo sicario, nella serie tv invece il finale è del tutto ribaltato. Scopri qui come finisce Suburra 3 stagione.
Suburra guardare prima film o serie?
Dopo aver colto le principali differenze tra film e serie tv, ci chiediamo quale dei due andrebbe visto per prima! Pur trattandosi di una trama indipendente dal film, ricordiamo che la serie attinge sempre alla storia sulla mafia romana raccontata dalla pellicola diretta da Stefano Sollima e dal romanzo di Giancarlo De Cataldo e Carlo Bonini.
Sarebbe quindi consigliabile leggere prima il libro, guardare il film e solo alla fine scoprire l’universo narrativo costruito nella serie tv. Tuttavia nessuno vieta di fare il percorso inverso, scoprendo così sempre più dettagli e curiosità non presenti nella serie Netflix.
Suburra differenze serie e libro
Prima di diventare il film diretto da Stefano Sollima e poi, successivamente, la serie tv prodotta da Netflix, Suburra ha avuto un passato letterario costituito da due romanzi. Questi sono Suburra e il sequel La notte di Roma. I due romanzi noir editi da Einaudi nati dalla penna di Carlo Bonini e Giancarlo De Cataldo, pubblicati rispettivamente nel 2013 e nel 2015.
Questi raccontano la storia di Samurai, l’ultimo erede dei criminali della Banda della Magliana e dei suoi successori. Questi, muovendosi nella malavita romana che coinvolge qualsiasi ambiente della Capitale dalle aule del Parlamento al Vaticano, portano avanti dei progetti criminali. Assistiamo così a gli scontri ora con le forze dell’ordine rappresentate dal Tenente Malatesta, amico di vecchia data di Samurai, ora con altri criminali senza scrupoli e personaggi corrotti della Roma bene.
Se nel primo libro il grande progetto criminale del protagonista Samurai consiste nel fare soldi sporchi attraverso il business di appalti collegati all’edificazione dei terreni di Ostia, in La notte di Roma, Sebastiano, erede al trono legittimo del regno di Samurai, deve lottare con Fabio Desideri. Quest’ultimo è un criminale di nuova generazione che prova in tutti i modi a strappargli la corona di re della malavita romana.
Suburra libro – sequel: la trama de La notte di Roma
Nel 2015 è arrivato il seguito, su carta, di Suburra che è stato intitolato La notte di Roma. Anche con quest’opera, i due autori, il giornalista Carlo Bonini e il magistrato Giancarlo De Cataldo, hanno voluto rivelare le oscure verità che Roma nasconde.
Nel mirino, se prima c’era l’edificazione dei terreni di Ostia, ora troviamo il Giubileo straordinario voluto da Papa Francesco. Nella notte di Roma, libro scritto per essere accessibile anche agli orfani di Suburra, si legge di vicende attualissime seppur rivisitate a fini romanzeschi.
Tra queste: l’ascesa di un governo di centrosinistra e l’avvento di un Papa che intende rivoluzionare il Vaticano. È in questo contesto che Sebastiano, personaggio già citato nel primo libro, cerca di sopravvivere portando avanti il regno del Samurai, al quale è succeduto. Ad ostacolarlo, tra gli altri, Fabio Desideri un delinquente di nuova generazione che intende salire al potere destituendo il Samurai.
Suburra differenze libro-film
Del 2015 è anche il film diretto da Stefano Sollima e tratto dal libro Suburra. Nella versione cinematografica si raccontano il 7 giorni che precedono “l’Apocalisse” ovvero la caduta della Repubblica. Con questo escamotage il regista riesce a mettere insieme tutte le linee narrative che si intrecciano nel film, nel quale però non ci sono solo vicende politiche.
Anzi, al centro della storia rimangono i malavitosi intenti a trasformare il litorale romano in una nuova Las Vegas. Tra i protagonisti c’è il Samurai che riesce a convincere tutti i gruppi criminali della zona a collaborare per raggiungere questo unico obiettivo. Una collaborazione che però sfocerà in guerre tra clan e che arriverà anche a coinvolgere politici corrotti.
Se il filo conduttore del libro e del film è lo stesso, non si può dire altrettanto sullo sviluppo delle storie dei personaggi. Una delle principali differenze è infatti legata alla figura di Sebastiano che nel libro eredita il debito del padre con un vecchio usuraio romano, mentre nel film risulta essere indebitato direttamente con gli Anacleti.
Più in generale, si può dire che il libro di Suburra fa spesso riferimento a Romanzo criminale, approfondendo così alcuni dettagli che nella pellicola vengono tralasciati.
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