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Suburra trama sintetica della prima stagione
Quella di Suburra: la serie ha una trama di malavita, chiesa e corruzione. Non solo, è anche una storia di emancipazione di tre giovani accomunati dalla voglia di trovare un loro posto nel mondo. Aureliano e Spadino sono figli di due famiglie nemiche, ma condividono un’insofferenza per i rispettivi genitori, visti come un ostacolo che non gli permette di realizzarsi al 100%. Lele, personaggio che non era apparso nella pellicola, è invece figlio di un poliziotto con il quale però non condivide le ambizioni. Nonostante le diverse provenienze e idee, i tre ragazzi saranno costretti ad aiutarsi per riuscire a stare a galla nel mare della criminalità organizzata. In particolare, si troveranno coinvolti in una guerra per i terreni del lungomare di Ostia a cui sono interessati Samurai, noto criminale romano e Sara Monaschi, membro del consiglio in Vaticano.
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Suburra La Serie come inizia?
La serie originale italiana prodotta da Netflix, si pone come un prequel del film di Stefano Sollima dall’omonimo titolo. Come tale racconta la storia dei personaggi già visti sul grande schermo.
Il primo episodio di Suburra si apre con la notizia delle dimissioni del sindaco di Roma, evento scatenante delle vicende successive. Questo vuoto di potere crea notevoli conseguenze non solo di per sè, ma in relazione all’assegnazioni di terre a Ostia, contese tra molti. Inizia una lotta per il controllo. Già nella prima puntata si capisce che Samurai è il boss a cui tutti devono sottostare.
Andare contro Samurai significa firmare la propria condanna a morte. Fin dal principio Samurai è intenzionato a corrompere Amedeo Cinaglia, un consigliere comunale onesto e umile. Cinaglia prende i mezzi pubblici, ha le stesse scarpe da anni e non le cambia pur essendo consunte perchè ci è affezionato. Le cose cambiano, però, quando capisce che in un mondo come quello in cui vive le persone cristalline non vanno lontano. Samurai lo avverte fin da subito: “questo gioco potrebbe piacerti“. Una volta valicato il confine del male, non si torna indietro.
Anche Sara Monaschi che lavora alla Commissione in Vaticano, è interessata ai terreni di Ostia e vuole che siano assegnati alla società di suo marito. La sua influenza sul Monsignore Theodosius può avere effetti diretti sull’assegnazione di questo bottino. Lei è il “diavolo tentatore” che consiglia al Monsignore di prendersi una pausa di svago per pensare a come agire al meglio. Theodosius accetta la proposta e la Monaschi chiama il suo giovanissimo amante, Lele, per organizzare una serata con sostanze illegali e prostitute.
Gabriele, chiamato Lele, è il figlio borghese di un poliziotto. Dopo mesi Sara si fa viva e lo contatta per organizzare il festino per il Monsignore. Lui si attiva subito, nonostante abbia le sue grane a cui pensare. Un uomo di Samurai, infatti, lo ha minacciato: gli deve un sacco di soldi per essersi permesso di spacciare. Come osa travalicare territori non suoi?
Lele incontra presto gli altri due protagonisti della serie. Spadino, membro di una famiglia di cosiddetti zingari che vivono nella periferia di Roma e Aureliano che, invece, fa parte di una famiglia di spicco a Roma: è un Adami. I tre ragazzi si conoscono proprio al festino per il Monsignore che sembra andare per il meglio, fino a quando lui non rotola a terra a causa di un malore. I giovani capiscono che possono guadagnare una marea di soldi dal ricatto.
Suburra 1×01 contestualizza il mondo in cui si svilupperà la trama, quello di una città spaccata a metà tra bene e male, vecchio e nuovo, politica e chiesa.
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Suburra La Serie come finisce la prima stagione?
Nel finale di stagione di Suburra ci sono colpi di scena che ci lasciano con il fiato sospeso. Lele deve fare i conti con il lutto per la perdita di suo padre e prendere consapevolezza delle conseguenze delle sue azioni. Aureliano volta le spalle alla sorella, le dice di andarsene perchè ormai il capofamiglia è lui. Anche Spadino afferma di avere in mente un piano per riscattare gli zingari: la guerra tra i due nuclei famigliari sta per scoppiare.
Cinaglia è entrato nell’ottica dei cattivi e ricorda al nuovo arrivato al posto di Finucci che quando si entra nel vortice non c’è via di uscita. Cinaglia sa che non diventerà mai un politico di primo livello, ma vuole gestirla da dietro le quinte. Si autoproclama socio di Samurai. Insieme hanno solo tre mesi per far eleggere il sindaco che vogliono loro.
Sara Monaschi cerca di tirarsi fuori dalla Commissione con l’intenzione – velata di falsità – di aiutare i poveri. “I migranti sono l’affare del futuro, dicono che frutti più della droga” le risponde il rappresentante del Vaticano con cui parla e con cui stringe un accordo. Infatti, pur non permettendole di andarsene, ammette che Sara ha molte doti che potrebbero tornargli utili.
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