Sunny: intervista a Katie Robbins e Lucy Tcherniak (rispettivamente creatrice e produttrice esecutiva)
Esordisce mercoledì 10 luglio 2024 su Apple TV+ una nuova serie: Sunny. Di seguito, nell’intervista a Katie Robbins e Lucy Tcherniak, che sono rispettivamente creatrice e produttrice esecutiva, scopriamo di più.
Trovi il video con l’intervista completa a Katie Robbins e Lucy Tcherniak (rispettivamente creatrice e produttrice esecutiva) all’inizio di questo articolo.
Perché Katie Robbins ha deciso di adattare il libro The Dark Manual per la tv
Nelle sapienti mani di Katie Robbins, il romanzo da cui la serie è tratta è diventato uno show. Cosa l’ha indotta a imbarcarsi in questa avventura? “È stato un viaggio divertente, perché non avevo mai scritto niente di science fiction prima. Tuttavia, ho letto il libro e c’era questo personaggio con il quale ero davvero in sintonia”, racconta.
Questo personaggio è “Suzie, una persona che si sposta nel mondo con un senso dell’umorismo sardonico. Penso che lo usi come un meccanismo di protezione per tutelarsi dal diventare troppo vulnerabile nei confronti delle altre persone perché se tu permetti agli altri di entrare nella tua vita, se apri te stessa all’amore, questo ti rende estremamente vulnerabile. Quindi, è una persona che ha creato questa sorta di armatura protettiva per sé stessa”.
Sente di poter parlare liberamente di ciò perché “questo è qualcosa che – in vari momenti della mia vita – ho fatto come una sorta di misura di autoprotezione. Quindi mi sono sentita vicina a lei e a questa storia su quello che segue – in qualche modo – una perdita importante”.
Il secondo motivo è che cerca “sempre di raccontare storie sulla resilienza e sull’umanità”. Sunny le ha dato l’opportunità di sfruttare un “percorso laterale” per “parlare dei temi a cui ero interessata, usando il concetto dell’intelligenza artificiale come una sorta di oggetto transitorio o di surrogato quando le persone stanno sperimentando la perdita; come una sorta di via più sicura di connettere con le altre persone, dato che un robot non ti lascerà mai o non morirà. È più sicuro aprirsi con un robot. Quindi, teoricamente, se puoi imparare a riconnetterti con un robot, poi puoi lentamente iniziare a tornare ad aprirti di nuovo agli esseri umani. Perciò ero molto interessata a questo”.
La terza motivazione per aver deciso di intrapredere la strada dell’adattamento televisivo è che ha “portato in questa idea una specie di elemento thriller misterioso, che sarebbe potuto essere una specie di propulsore per il procedere della serie, esplorando i temi della solitudine, della perdita e dell’amicizia femminile”.
Sunny: una serie con tante piccole sfide per la produttrice esecutiva Lucy Tcherniak
Lucy Tcherniak ha qualche dubbio nell’indicare quale sia stata la sfida più grande nel dare vita alla serie. “C’è stato molto da fare per la costruzione del mondo [narrativo] e questo comporta sempre sfide. Non so se questa sia stata la più grande”.
Tuttavia, specifica che di sfide ce ne sono state tante. “Mi sento di dire che ce ne sono state tante piccole come girare. Girare [una serie] sul mondo nel prossimo futuro senza il più grande budget della Terra, ci ha costretto a fare delle scelte come: ‘Se stiamo creando il mondo del prossimo futuro, non usiamo macchine perché non stiamo cercando di costruire macchine del futuro. Non avremo nessuna macchina’.
La creatrice Katie Robbins aggiunge che “creare tutta la stoffa di un mondo interamente nuovo è un’opportunità straordinaria, ma è stata una sfida. È stato un duro lavoro”. La collega non può che essere d’accordo.
Sunny avrà una stagione 2?
Chi meglio di Katie Robbins e Lucy Tcherniak potrebbero illuminarci sul futuro della serie dopo la prima stagione? Nessuno, ma Katie Robbins non si sbilancia in merito: “Adesso siamo molto concentrate sulla prima stagione e sul suo debutto internazionale. Non abbiamo altre informazioni sulla stagione 2, al momento.”
Dita incrociate, quindi!
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