Super Mario Bros Il Film, recensione
Super Mario Bros. Il Film la recensione del nuovo film d’animazione ambientato nel mondo di Super Mario Bros, dal 5 aprile al cinema. Realizzato da Nintendo e Illumination, il film è diretto da Aaron Horvath e Michael Jelenic (produttori di Teen Titans Go! – Il Film ), da una sceneggiatura di Matthew Fogel (The LEGO Movie 2: Una Nuova Avventura, Minions 2 – Come Gru Diventa Cattivissimo), nella versione originale Chris Pratt doppia Mario, Anya Taylor-Joy è la Principessa Peach, Charlie Day è Luigi e Jack Black Bowser; Keegan-Michael Key presta la voce a Toad, Seth Rogen e Fred Armisen rispettivamente a Donkey e a Cranky Kong. A Kevin Michael Richardson spetta il ruolo di Kamek e a Sebastian Maniscalco quello di Spike.
Il film è prodotto dal fondatore e CEO di Illumination Chris Meledandri e da Shigeru Miyamoto per Nintendo. Il film è co-finanziato da Universal Pictures e Nintendo e distribuito in tutto il mondo da Universal Pictures.
Strutturato come un videogioco a tutti gli effetti, Super Mario Bros. Il Film è un film colorato, dinamico che non si ferma mai, dall’inizio alla fine. In una storia semplice alla portata di tutti, con tanto divertimento, riferimenti ai giochi e tematiche famigliari. Quando pensiamo a Mario e Luigi al cinema subito viene in mente il film live-action del 1993, flop, diventato quasi un cult per la sua bruttezza. Ma il baffuto più famoso dei videogiochi ci insegna che è dalle grandi cadute che ci si può rialzare per fare grandi cose.
Il giovane duo di registi Aaron Horvath e Michael Jelenic hanno realizzato l’unico modo in cui il mondo di Super Mario può e deve essere trasportato sullo schermo: un film d’animazione. Il 2023 sembra essere un grande anno per gli adattamenti dei videogiochi in serie tv come The Last of Us e ora con la mascotte di Nintendo, probabilmente siamo di fronte al miglior adattamento mai realizzato.
Mario e Luigi si ritrovano catapultati in un regno fantastico, quello dei funghi, minacciato da un cattivo, il folle Bowser. I due fratelli si ritrovano separati e dovranno fare di tutto per ritrovarsi e capire che solo se stanno insieme renderanno qualcosa di ordinario (come dei semplici idraulici) straordinario.
Siamo a Brooklyn e vediamo uno spot televisivo dei Super Mario Bros: due idraulici impacciati italo-americani. Due fratelli, uno l’opposto dell’altro, come il rosso e il verde, due caratteri completamente opposti ma complementari. Gli affari vanno male e in famiglia, il padre su tutti, sono scontenti dei due fratelli. Mario triste e sconsolato mentre toglie i funghi dagli spaghetti (Sì, Mario non mangia i funghi), trova un’occasione per riscattare lui e Luigi, sperando di essere riconosciuti per il loro vero valore. Tutto cambia, quando un misterioso tubo nelle fognature della città risucchia i due fratelli in un mondo magico. Mario finisce nel Regno dei Funghi, circondato da tanti Toad e governato dalla Principessa Peach. Luigi, invece, cade nelle Terre Oscure dominate da Bowser. Malvagia tartaruga che una volta ottenuta la stella magica ha intenzione di invadere tutti i Regni e conquistare il cuore della Principessa.
Una trama semplice, lineare come le varie missioni dei videogiochi. Entrare in un mondo, riuscire ad arrivare alla fine verso quell’ambita bandierina in una scalata ricca di emozioni e cambiamenti.
Gli appassionati di Super Mario vivranno questa esperienza cinematografica inseguendo sullo schermo i riferimenti e le citazioni al gioco. Dalle inquadrature, alle musiche perfettamente remixate all’interno della pellicola. Molti easter egg sono facilmente riconoscibili, mentre altri sono nascosti come i migliori segreti di un videogioco. La storia non è profonda. Non è questo lo scopo del film. Vogliamo giocare e divertirci e l’obiettivo è raggiunto a pieni voti.
Illumination Entertainment ha realizzato un lavoro eccellente creando la vita quotidiana del Regno dei Funghi, conosciuti in forma videoludica solamente in forma stilizzata sullo sfondo. A differenza di altri film d’animazione che hanno suscitato l’omaggio della critica (vedi The Lego Movie), Super Mario Bros. Il Film non spinge troppo sull’acceleratore, rimanendo sul racconto d’avventure per famiglie. Eppure si corre – e si “vola” – sui famosi Gokart. Tra derapate, turbo, tutte le dinamiche del videogioco Super Mario Kart che tanto ci hanno fatto urlare, infuriare, ma anche gioire. Rivedere sullo schermo certe sequenze e la “maledetta” Pista Arcobaleno accresce un certo senso di gioia nel cuore dei giocatori.
In questo film strutturato come un videogioco a più livelli, partendo dai tutorial, fino al boss finale, la pellicola è un Luna Park animato. Mario deve ritrovare e salvare il fratello Luigi. La Principessa si salva da sola – con tanto di riferimento a Frozen -, e in tutto questo il film dona allo spettatore anche una bella morale. Su tutti c’è la fratellanza, l’unione della famiglia con cui giocavi da piccolo – ma non solo – e ritrovavi un senso di unione che puoi sentire ora anche al cinema.
Un film d’animazione ha successo quando anche il doppiaggio funziona, e in questo caso è ottimo. A parte alcuni estremismi nello stereotipo italo-americano, Claudio Santamaria – irriconoscibile – doppia in maniera eccellente Mario. Super Mario ha finalmente il suo film dedicato.
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