Terra Amara, Ozhan Colak si suicida?
Ozhan Colak muore in Terra Amara. Tragico epilogo per uno dei nuovi personaggi di Bir Zamanlar Çukurova, la soap opera turca in onda su Canale 5 dal lunedì al sabato alle 14.10, e il giovedì in prima serata a partire dalle ore 21.25. Non bastavano i perfidi Abdülkadir, Vahap e Betül: agli antagonisti pronti a mettere i bastoni tra le ruote a Züleyha si aggiunge anche Haşmet Çolak, malavitoso da poco tornato a piede libero e con un conto in sospeso con Demir Yaman.
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Haşmet è convinto che Demir gli abbia sottratto dei terreni mentre si trovava dietro le sbarre, dove era finito per avere ammazzato otto persone in una contesa legata a delle proprietà. Uscito dal carcere dopo vent’anni grazie a uno sconto di pena, Çolak è determinato a recuperare il tempo perduto presentandosi alla Adnan Yaman Holding per minacciare Züleyha. Se la vedova di Demir non gli cederà i terreni che gli spettano, Çolak le promette una guerra durissima. Il criminale non è solo: al suo fianco c’è il figlio Özhan, spesso destinatario delle sue angherie. È proprio Özhan – distratto al volante dal padre – che finisce per investire e uccidere le povere Saniye e di Gülten.
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Züleyha riceve una telefonata da Ekrem che l’avverte di un grave incidente occorso al mulino; la donna si mette subito in macchina per raggiungere il luogo, ma viene fermata da Özhan ed Erdil e portata da Çolak. L’uomo, con l’aiuto di Vahap, ha escogitato un piano per entrare nelle grazie di Züleyha, ma un evento inaspettato cambia tutte le carte in tavola. Da quando Vahap si è messo al servizio di Çolak, questi affida tutto a lui e il povero Özhan è l’ultima ruota del carro. Dopo essere stata rapita, Züleyha si ritrova davanti Çolak che finge di essere estraneo al rapimento: si tratta di una messinscena con la quale Çolak spera di entrare nelle grazie di Züleyha per poi colpirla quando meno se lo aspetta.
Çolak procede quindi a dare la colpa a Özhan, umiliandolo davanti a tutti i presenti – compresi Hakan-Mehmet e Züleyha – e insultandolo crudelmente, sostenendo che non avesse capito nulla e che avesse agito di testa propria. Özhan non capisce cosa stia succedendo: ha eseguito alla lettera gli ordini del padre, non si capacita di quel repentino cambio di strategia. Esasperato dalla tirannia del padre, Özhan alza la pistola contro il padre, esternando il suo stato d’animo, per poi premerla contro la sua tempia e premere il grilleto. Özhan si toglie la vita davanti agli occhi del padre Çolak, il quale non può più fare altro che rimpiangere la sua condotta nei confronti del figlio. Ma è troppo tardi ormai…
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