Su Serially è arrivata The City and The City, serie tv di genere crime tratta dalla pluripremiata opera letteraria di China Miéville riadattata per il piccolo schermo da Tony Grisoni (Paura e delirio a Las Vegas, The Young Pope)
Formata in tutto da quattro episodi, The City and The City è disponibile in Italia a partire da martedì 6 dicembre 2022 in esclusiva streaming su Serially, la piattaforma di serie tv inedite e gratuite.
È il momento, quindi, di lasciarci appassionare dalle vicende del crime inglese dalle tinte distopiche e psicologiche ambientato in due insolite città gemelle invisibili tra loro. Parliamo di Besźel e Ul Qoma, città-stato immaginarie da qualche parte nell’Europa orientale formate da società, culture, tecnologie e lingue diverse, ma con un’unica cosa in comune: lo spazio fisico.
Besźel e UI Qoma coesistono senza vedersi. Ai cittadini è vietato infatti interagire e socializzare per via di una crudele separazione che impedisce loro di vedersi. Così è stabilito da un’oscura organizzazione nota come Breccia che, qualora qualcuno di loro intendesse violare questa legge, finirebbe per scomparire per sempre.
Cosa succede, però, quando una ragazza americana viene trovata morta a Besźel ma è stata uccisa a UI Qoma? Se lo domanda l’ispettore Borlù (interpretato qui dall’attore inglese David Morrissey ricordato per The Walking Dead e Basic Instinct 2), un uomo burbero, ostinato e dal passato oscuro alle prese con le indagini sulla morte di questa giovane ragazza.
Si tratta di un caso davvero particolare dove la “violazione“, quella che punisce i dissidenti, è costretta a intervenire non sapendo come abbia fatto la vittima a oltrepassare il passaggio tra le due città. A Borlù non rimane quindi che superare quel confine invisibile e raggiungere UI Qoma per provare a far luce sulla faccenda, ritrovandosi tuttavia al centro di un’indagine sempre più complicata e dai risvolti cupi e inaspettati.
Grazie anche all’aiuto della poliziotta Lizbyet Corwi (interpretata da Mandeep Dhillom di After Life), l’ispettore scopre dell’esistenza di una terza città tra le due già invisibili tra loro, una sorta di mito misterioso sul quale, molto probabilmente, la giovane vittima scambiata per una prostituta in realtà stava provando a far luce. Una possibilità così remota e segreta che una società oscurantista come la loro vorrebbe continuare a negare.
Borlù però non si arrende, e continua a combattere per scoprire la verità dietro la morte della giovane Mahalia, scoprendo inoltre di avere un inquietante legame personale con quello stesso crimine, il più contorto mai affrontato finora.
Qualcuno potrebbe scambiare questo mondo spietato e autoritario per una sottile metafora del nostro mondo attuale, quello in cui la soluzione migliore ai problemi sembrerebbe quella di alzare muri e creare distacco e divisione tra le persone.
Dimentichiamoci quindi per un attimo di fantascienza e luci al neon, e immaginiamo che Besźel e UI Qoma siano divise come lo erano Berlino Est da Berlino Ovest con una parte di città più calda illuminata di arancione, e l’atra circondata da un’atmosfera triste e blu glaciale. Due mondi diversi ma appartenenti alla stessa realtà, due città vere e concrete ma alle quali è vietato vedersi.
“La violazione è ovunque. Il tuo amico più caro, tuo fratello, tuo figlio, tua moglie. Sapevo che c’era un’altra città che non avevo visto. Proprio lì, proprio dall’altra parte dove non mi era permesso guardare”.