The Crowded Room 2 ci sarà?
The Crowded Room 2 ci sarà? Si è conclusa venerdì 28 luglio la produzione originale Apple con protagonista Tom Holland. Cosa sappiamo sul suo futuro? Ad oggi la Casa di Cupertino non ha formalizzato alcuna decisione in merito al rinnovo della serie. Tuttavia il progetto è stato presentato, sin dall’inizio, come una miniserie e – pertanto – è stata narrativamente congegnata per esaurire il suo racconto con la fine della sua prima stagione.
A onor del vero, quando iniziarono a trapelare le prime informazioni sui casting di The Crowded Room, la stampa di settore parlò della serie come di un’antologia. Fino all’anno scorso del prodotto si continuava a parlare come di un’anthology, cioè di una serie che avrebbe affrontato casi differenti in ciascuna stagione. Questa ipotesi acquisisce spessore quando si considera il modo in cui si è conclusa la prima stagione. Se per quanto riguarda il personaggio di Tom Holland il racconto pare aver esaurito il materiale, lo stesso non si direbbe invece per Rya Goodwin. Andiamo per gradi.
Come finisce The Crowded Room
Quel che è certo è che l’ultimo episodio della prima stagione lascia ben poco di insoluto. Il decimo e ultimo episodio dal titolo “Giudizio” vede Danny Sullivan alle prese con il processo che determinerà come passerà i restanti anni della sua vita. Tuttavia, quando è il suo momento nell’aula di tribunale, appare chiaro agli occhi di tutti che si tratta di un processo a carico di una persona che non è capace di intendere o di volere.
La prigione non rappresenta la soluzione per Danny: il suo posto è in un istituto di salute mentale dove può essere aiutato con il disturbo di cui soffre. La giuria decide pertanto di esprimere un verdetto di non colpevolezza basandosi sul fatto che Danny è, in estrema sintesi, pazzo. La terapia alla quale Danny viene successivamente sottoposto dà risultati incoraggianti, e la sua personalità principale sembra affiorare e avere la meglio sulle altre.
Quanto a Rya Goodwin, il personaggio interpretato da Amanda Seyfried vive un’epifania personale quando si rende conto che la traiettoria professionale della docente universitaria non fa per lei. Rya decide di diventare una psicoterapeuta per poter avere un impatto decisivo sulla vita delle persone che soffrono. Il finale non apre necessariamente alla possibilità di una seconda stagione imperniata su Rya alle prese con un altro paziente, ma quel che è certo è che si tratterebbe di una strada più che plausibile da percorrere, qualora Apple decidesse di rinnovare la serie. Staremo a vedere.
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