Dopo il grande successo della prima stagione su Canale 5, è Mediaset Infinity ad accogliere – gratis e in esclusiva – la seconda stagione della serie turca Aile, arrivata in Italia con il titolo The Family.
Sarà proprio la piattaforma targata Mediaset a essere la sola e unica fonte dove trovare la seconda stagione, con un episodio al giorno dal lunedì al venerdì.
Solo su Mediaset Infinity si può quindi scoprire come procede la sorprendente e scoppiettante storia d’amore tra il giovane e ombroso boss Aslan (Kivanç Tatlitug) e la brillante psicologa Devin (Serenay Sarikaya).
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Continua il racconto coinvolgente di Aile, l’adattamento turco della serie televisiva statunitense I Soprano, serie che ha fatto la storia della serialità. Criminalità e psicanalisi si intrecciano nella serie originale quanto nella dizi turca in un modo affascinante. Aile in turco significa “famiglia”, quella “family” che riporta anche il titolo con cui la serie approda nel nostro Paese.
I due protagonisti di The Family hanno alle spalle famiglie ingombranti. Aslan è un esponente della giovane generazione di una famiglia criminale che, pur assicurandogli prestigio e ricchezza, lo rende vulnerabile e fragile sotto altri punti di vista: Aslan cova nel cuore un profondo malessere. In cuor suo, vorrebbe distaccarsi dalle attività losche della sua famiglia, ma non basta pronunciare una frase magica per uscire dal tunnel della zona grigia in cui i suoi parenti operano. Anzi, all’inizio della prima stagione, Aslan ha in mano – addirittura! – le redini di queste attività poco raccomandabili.
Di diversa natura – ma non necessariamente di minor entità – sono le difficoltà che deve affrontare Devin in famiglia. Sua sorella Yağmur si caccia perennemente nei guai, finendo in ospedale già nella primissima puntata della serie. Devin non può non puntare il dito contro quei genitori che le hanno rese “figlie sbagliate, che sono state amate nel modo sbagliato”. Eppure, il passato conta fino a un certo punto: ora c’è il presente da gestire. Consapevole che “amare tanto qualcuno è una maledizione”, Devin non manca di correre al capezzale della sorella che, più avanti nel corso della stagione, si scopre soffrire di una dipendenza.
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Devin ha imparato a prendere le distanze dai suoi genitori – il padre narcisista e la madre bipolare – per spirito di sopravvivenza. Aslan, invece, non ha mai messo in discussione le regole della sua famiglia… Fino a quando la sua strada non si incrocia con quella della giovane psicologa.
Il loro incontro è indimenticabile. I due non si conoscono, prima di prendere lo stesso volo. È la casualità della vita che, però, determina molto di quello che ci accade. Qui da un semplice viaggio in quota, sboccia un amore. Non è un amore facile, fin dalle prime battute.
Nella seconda stagione prosegue questa complessità e il tentativo della madre di Aslan, Hulya, di mettere il bastone tra le ruote ai due piccioncini. Non è facile per il giovane boss trovare un equilibrio tra i suoi sentimenti per l’amata e il legame con chi l’ha messo al mondo. Le due donne della sua vita reclamano il suo cuore e lui non riesce a scegliere.
Sul fronte degli affari, la famiglia Soykan non si trova in una situazione facile, quando pende sulla testa di tutti i suoi membri un’accusa di riciclaggio di denaro da attività illecite. Ecco che in Aslan si fa largo un sentimento di appartenenza, antico e – forse – inscalfibile – alla sua famiglia. Anche se ha messo in discussione i dettami dei Soykan per Devin (a partire dal caposaldo “Nella nostra famiglia il tavolo è tutto. […] Non puoi sfuggire dal tavolo” per accompagnarla da sua sorella nel pilot), nella seconda stagione combatte con tutte le sue forze per l’unità di quella famiglia che – nonostante tutto – l’ha reso l’uomo che è diventato.
