The Good Mothers 2 ci sarà? Ha esordito mercoledì 5 aprile su Disney+ in 75 Paesi in tutto il mondo la serie tv che racconta la ‘ndrangheta interamente dal punto di vista delle donne che hanno osato sfidarla, ha vinto il primo “Berlinale Series Award” alla 73° edizione del Festival Internazionale del Cinema di Berlino, dove è stata presentata in anteprima mondiale lo scorso 22 febbraio nella sezione “Berlinale Series”. Il premio è stato istituito quest’anno ed è il primo dedicato alla serialità nella storia del Festival.
Descritta come “un’opera corale e sfaccettata” la serie – basata su una storia vera raccolta dal giornalista Alex Perry nel suo premiato libro di non-fiction omonimo – racconta la storia vera di tre donne – Denise, la figlia di Lea Garofalo, Maria Concetta Cacciola e Giuseppina Pesce – cresciute all’interno dei più feroci e ricchi clan della ‘ndrangheta, che decidono di collaborare con una coraggiosa magistrata di nome Anna Colace che, appena giunta dalla Calabria, lavora alacremente per distruggerla dall’interno. Queste donne dovranno quindi combattere contro le loro stesse famiglie per il diritto di sopravvivere e di costruire un nuovo futuro per se stesse e per i loro figli.
Il cast della serie tv include Gaia Girace (L’amica geniale) nel ruolo di Denise Cosco, Valentina Bellè (Catch-22, Volevo fare la rockstar) nei panni di Giuseppina Pesce, Barbara Chichiarelli (Suburra – La serie, Favolacce) in quelli di Anna Colace, Francesco Colella (ZeroZeroZero, Trust) in quelli di Carlo Cosco, Simona Distefano (Il Traditore) nella parte di Concetta Cacciola, Andrea Dodero (Blocco 181) in quella di Carmine e con Micaela Ramazzotti (La pazza gioia, La prima cosa bella) nelle vesti di Lea Garofalo. Stephen Butchard (The Last Kingdom) ha scritto la sceneggiatura, per la regia di Julian Jarrold (The Crown) ed Elisa Amoruso (Chiara Ferragni: Unposted). Producono House Productions e Wildside.
Chi si domanda se la serie avrà una seconda stagione potrebbe restare deluso all’apprendere che, sin dal suo concepimento, il progetto è stato descritto come una serie limitata o miniserie che dir si voglia. Questo significa che, a differenza delle serie cosiddette returning – quelle che hanno il potenziale di svilupparsi nell’arco di più stagioni – le limited series sono congegnate per esaurire la loro narrazione all’interno di una singola stagione. Si tratta di racconti auto-conclusivi con un inizio ed una fine ben precisi. In questa fattispecie rientrano la maggior parte delle serie ispirati a fatti realmente accaduti o a persone realmente esistite, proprio come The Good Mothers. Questo perché dare un proseguo a questo genere di progetti comporta un rischio molto alto, ovvero quello di sbavature nella linea – alquanto sottile – che separa realtà da finzione.
Ad oggi Disney non ha formalizzato alcun annuncio in merito al futuro della serie, anche se sembra alquanto improbabile che ci possa essere un prosieguo. Ci sono casi eccezionali che hanno fatto scuola – sia Big Little Lies che Nove Perfetti Sconosciuti nacquero come miniserie che sono poi state rinnovate dai rispettivi committenti -, ma si tratta di eccezioni che confermano la regola. Qualora dovesse sopraggiungere un annuncio di rinnovo per The Good Mothers, noi di Tvserial.it saremo tra i primi a riportarlo e ad aggiornare questo articolo.
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