The Midnight Club 2 non ci sarà
Non si farà The Midnight Club 2. Ha esordito venerdì 7 ottobre la una nuova serie horror Netflix di Mike Flanagan, produttore di The Haunting of Hill House e Midnight Mass. Ci sarà una seconda stagione della serie teen dai risvolti horror? A seguito dell’annuncio dell’accordo che la Intrepid Pictures ha siglato con Prime Video, traslocando presso la piattaforma di Jeff Bezos e lasciando Netflix, The Midnight Club è stata a tutti gli effetti cancellata e non avrà una stagione 2.
Nel febbraio 2019, infatti, Netflix aveva annunciato di aver siglato un accordo televisivo pluriennale con Mike Flanagan e Trevor Macy. Dopo il successo di The Haunting of Hill House, Flanagan e Macy sono stati incaricati da Netflix di sviluppare e produrre nuove serie in esclusiva per Netflix, tra cui un il secondo capitolo dell’antologia The Haunting. In virtù del patto che legava Flanagan, Macy e la loro casa di produzione Intrepid Pictures a Netflix, una seconda stagione non era per niente da escludere, ma tutto è cambiato quando Macy e Flanagan hanno deciso di stringere una partnership con Amazon.
Tratta dall’omonimo romanzo del 1994 e da altre opere di Christopher Pike, la serie ambientata in una struttura per giovani malati terminali, otto pazienti che si riuniscono ogni notte a mezzanotte per raccontarsi storie stringono un patto: il prossimo di loro a morire darà al gruppo un segno dall’aldilà. Un’eventuale seconda stagione continuerà ad approfondire il mondo e la mitologia della serie, anche se non è scontato che si possa percorrere la strada antologica così come è stata per l’altra serie Netflix di Flanagan, The Haunting of.
Come finisce The Midnight Club
Negli istanti finali della prima stagione, la dottoressa Stanton chiude Brightcliffe e si ritira per andare a letto. Nel prepararsi, la dottoressa si rivela essere senza capelli – indossava una parrucca – e sul suo collo figura il tatuaggio di una clessidra. L’ultimo episodio suggerisce che la dottoressa Stanton sia parte della setta Paragon fondata da Regina Ballard alias Aceso. Avremo modo di approfondire nella seconda stagione le implicazioni di questa rivelazione? Lo speriamo proprio.
Il cast della prima stagione include Iman Benson, Igby Rigney, Ruth Codd, Annarah Cymone, Chris Sumpter, Adia, Aya Furukawa, Sauriyan Sapkota, Matt Biedel, Samantha Sloyan, con Zach Gilford e Heather Langenkamp.
Cosa sarebbe successo in The Midnight Club 2 stagione
Come si sarebbe evoluta la trama di The Midnight Club 2 se fosse stata confermata ufficialmente? A parlarne tramite un lungo post su Tumbrl è stato il creatore della serie, Flanagan, il quale ha aggiornato i fan sulle trame che lo show avrebbe potuto esplorare nel corso della seconda stagione. Nel dettaglio, a partire già dai primi episodi, avremmo approfondito la relazione tra Amesh e Natsuki mentre quest’ultima soccombeva alla sua malattia. Nel frattempo un nuovo paziente sarebbe stato introdotto nella serie arricchendo così la loro narrazione notturna con nuove storie e racconti da rabbrividire.
Non tutti, però, avrebbero avuto una brutta fine. Grazie infatti ai progressi medici registrati negli anni ’90, l’HIV di Spense non sarebbe più stata terminale, tanto che prima o poi il ragazzo avrebbe lasciato l’ospedale.
Emergono poi altre importanti rivelazioni nel post pubblicato da Flanagan. Il fatto, ad esempio, che la dottoressa Stanton fosse la figlia di un leader di una setta pagana, da qui tutti gli strani simboli mostrati in tutta la casa; e la cosa in cui alla fine sarebbero morti più membri del gruppo, incluso Kevin, seguito da Ilonka.
La grande rivelazione finale sarebbe stata che l’Ombra non era davvero la morte, ma una rappresentazione dell’ignoto. La morte stessa è invece rappresentata dal bidello che tutti i ragazzi vedono prima di morire. In fin dei conti, quindi, non ci sarebbe stato un finale così terribile se Netflix gli avesse dato la possibilità di continuarlo.
“Bene, è così… era quello che avevamo in mente” – ha concluso Flanagan nel suo post – “È un peccato che non ce la faremo, ma sarebbe un peccato ancora più grande se voi ragazzi doveste semplicemente convivere con le domande senza risposta e il finale mozzafiato“.
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